Mansour Osanlou

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Mansour Osanlou

Mansour Osanlou (Teheran, 24 febbraio 1960) è un sindacalista iraniano, imprigionato dalle autorità iraniane[1][2][3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tra i principali esponenti del Sindacato dei lavoratori degli autobus di Teheran,[4] dal 22 dicembre 2005 al 9 agosto 2006 è incarcerato nella prigione di Evin (liberato dopo il pagamento di una cauzione di 150 milioni di toman).[5]

Nel gennaio 2006 un migliaio di lavoratori iscritti al sindacato vengono arrestati in seguito a uno sciopero di un giorno (tra cui di nuovo Osanlou)[6] e 46 di loro verranno licenziati dalle compagnie di trasporto pubblico per cui lavoravano.[7]

Il 10 luglio 2007 intorno alle 19:00 viene rapito mentre terminava il suo turno alla guida di un autobus della Vahed Company.[5][8] Secondo i testimoni, gli assalitori di Mr. Osanloo lo picchiarono selvaggiamente, e continuarono a picchiarlo mentre lo portavano via in una Peugeot grigia metallica.[5] Nell'ottobre 2007 Osanlou viene condannato a cinque anni di prigione con l'accusa di aver messo in pericolo la sicurezza nazionale dell'Iran e di aver criticato il regime.[9] Per la Confederazione sindacale internazionale la vera ragione per cui è stato arrestato è la sua adesione a un sindacato indipendente non controllato dal governo.[9]

Delegati del Parlamento europeo hanno incontrato la moglie di Mansour e chiesta l'immediata scarcerazione.[10]

Viene scarcerato nel giugno 2011.[11][12]

Note[modifica | modifica wikitesto]