Jacobello di Bonomo

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Jacobello di Bonomo (Venezia, ... – ...; fl. XIV secolo) è stato un pittore italiano, attivo nella seconda metà del XIV secolo.

Polittico dell'Incoronazione della Vergine e santi, Czartoryski Museum.
Polittico Madonna in trono col Bambino e santi, Cattedrale di San Vito, Praga

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Monumento funebre del doge Michele Morosini.

Alla fase giovanile dell'artista, intorno al 1370, vanno ascritte le opere un tempo raggruppate intorno al nome del Maestro di Arquà: i polittici dell'oratorio della Santissima Trinità ad Arquà Petrarca e al Museo civico di Lecce. In queste opere influenzato nel colore dalla maniera di Lorenzo Veneziano e nella severità delle figure da Paolo Veneziano

Perduto il dipinto del 1375 con Sant'Orsola, realizzato per la chiesa di San Michele a Vicenza, del suo periodo maturo sono: il polittico, oggi conservato nella cattedrale di Praga ma proveniente dalla Dalmazia, e le tavole, con l'Incoronazione della Vergine e otto santi, oggi al Museo Czartoryski di Cracovia, come pure la tavola di Sant’Agostino in cattedra e due donatori, Musei Civici di Pavia, parte di un più grande polittico ora perduto[1].

Secondo il De Marchi, sono da attribuire a Jacobello i disegni preparatori per i mosaici che ornano la lunetta e la cuspide della tomba del doge Michele Morosini, nel prebisterio della basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Il mosaico raffigura la Crocifissione con il doge e la dogaressa inginocchiati.[2]

Del 1370- 1380 è polittico con la Madonna in trono col Bambino e santi, nella Capella di Santa Agnes di Boemia della Cattedrale di San Vito, Praga

Del 1385 è il polittico, con la Madonna in trono col Bambino e santi, nella chiesa collegiata di San Michele Arcangelo di Santarcangelo di Romagna.

Le opere di Jacobello si caratterizzarono per lo stile gotico, per la severità delle figure e per la volumetria intensa.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pinacoteca Malaspina, su malaspina.museicivici.pavia.it. URL consultato il 28 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2021).
  2. ^ Jacobello di Bonomo, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Le Muse, vol. 6, Novara, De Agostini, 1965, p. 26.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Paoletti, Raccolta di documenti inediti per servire alla storia della pittura veneziana nei secoli XV e XVI. II: Jacobello Catanio, Jacobello Bonomo, Jacobello Buleghela, Alberegno, Jacobello dalla Chiesa, dal Fiore, Bono, Vivarini, Mocetto, Padova, Prosperini, 1895.
  • Pietro Paoletti, Un'ancona di Jacobello Bonomo, in "Rassegna d'arte", III, 1903, pp. 65–66.
  • Lionello Puppi, Sopra un recente contributo al regesto di Jacobello di Bonomo, in "Arte veneta", XVII, 1963(1964), p. 209. (recensione di: F. Barbieri, Il Museo civico di Vicenza. Dipinti e sculture dal XIV al XV secolo, Venezia, 1962).
  • Lionello Puppi, Contributi a Jacobello di Bonomo, in "Arte veneta", XVI, 1962(1963), pp. 19–30.
  • Rodolfo Pallucchini, La pittura veneziana del Trecento, Venezia-Roma, Istituto per la collaborazione culturale, 1964, pp. 200-207.
  • Mauro Lucco, ]acobello di Bonomo, in La pittura nel Veneto - Il trecento, 1992, pp. 528-529.
  • Francesca Flores d'Arcais, L'influenza della scultura dei Dalle Masegne sui pittori tardotrecenteschi veneziani. Il caso di Jacobello di Bonomo, in Der unbestechliche Blick. Festschrift zu Ehren von Wolfgang Wolters zu seinem siebzigsten Geburtstag, a cura di M. Gaier, Trier, Porta-Alba-Verlag, 2005, pp. 431–435.
  • Cristina Guarnieri, Per un corpus della pittura veneziana del Trecento al tempo di Lorenzo, in Saggi e Memorie di storia dell'arte, vol. 30, Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 2006, pp. 37-38.

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