Luigi Borro
Luigi Borro (Ceneda, 29 luglio 1826 – Venezia, 6 gennaio 1880) è stato uno scultore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Francesco e di Francesca Casagrande, il padre lo avrebbe voluto come lui fabbro ma le sue precoci abilità artistiche furono scoperte dal pittore Giovanni De Min che lo raccomandò affinché studiasse a Venezia. Alla fine del '42 fu iscritto all'Accademia di Belle Arti dove si distinse particolarmente.
La sua opera più nota è il monumento a Daniele Manin (1868) posta a Venezia in campo Manin, che tuttavia non gli valse il successo che probabilmente meritava. Il bozzetto in gesso di quest'opera è conservato al Museo del Cenedese di Vittorio Veneto (TV).
Altra opera importante è il monumento ai caduti per la Patria nel 1866 (conosciuto come la Teresona) nel centro di Treviso.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dedalo; rassegna d'arte, n. 3 (testo completo della rivista).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luigi Borro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bórro, Luigi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ugo Nebbia, BORRO, Luigi, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Bórro, Luigi, su sapere.it, De Agostini.
- Luigi Menegazzi, BORRO, Luigi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 13, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1971.
- Barbantini Nino, Lo scultore Luigi Borro, in Dedalo, 1922. Anno II, vol. III, pp. 795-817 [collegamento interrotto], su velasquez.sns.it.
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