Louis Devedeux

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La siesta, quadro dipinto prima del 1874

Louis Devedeux (Clermont-Ferrand, 8 luglio 1820Parigi, 9 agosto 1874) è stato un pittore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Louis Devedeux nacque a Clermont-Ferrand nel 1820 ed era il figlio di Jean Jacques Henri Devedeux e di Catherine Émilie Raymond.

Un mercato degli schiavi in Asia Minore, 1867 circa

Devedeux studiò a partire dal 1836 alla scuola di belle arti di Parigi, dove fu allievo di Paul Delaroche e Alexandre-Gabriel Decamps. Nel 1838 egli espose per la prima volta un quadro al Salone di Parigi e in seguito avrebbe esposto delle altre opere ad Amburgo (nel 1872) e a Vienna (nel 1876). Il dipinto Un mercato degli schiavi in Asia Minore venne esposto al Salone parigino del 1867 e poi entrò nella collezione d'arte di Napoleone III di Francia.[1]

Durante la sua carriera egli si occupò per lo più di dipinti dall’ambientazione orientale (quasi sempre con dei soggetti femminili), pur non avendo mai viaggiato nei paesi orientali.[2] Egli si ispirò ai libri di Gustave Flaubert e Théophile Gautier, nonché ai diari di viaggio dei suoi contemporanei, come Eugène Fromentin.[2] Anche le illustrazioni realizzate da Jules Laurens, un compagno di studi di Devedeux nell'atelier di Delaroche, per il Voyage en Turquie et en Perse ("Viaggio in Turchia e in Persia") di Hommaire de Hell (1857) gli fornirono senza dubbio un ricco repertorio iconografico dal quale ispirarsi.[3] Secondo il critico alverniate Gabriel Marc, le tele orientaliste di Devedeux erano più vicine alle turcherie del diciottesimo secolo che alle visioni più realistiche dipinte dai suoi contemporanei.[3]

Devedeux sposò Léonie Méchin. Egli morì il 9 agosto 1874, all’età di 55 anni, nella sua casa di Parigi, presso Passy.[4]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Catherine Granger, L'empereur et les arts: la liste civile de Napoléon III, École nationale des chartes, 2005, ISBN 978-2-900791-71-4. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  2. ^ a b (FR) DEUX FEMMES JOUANT DE LA MUSIQUE - LOUIS DEVEDEUX... - LOT 229 - BOISGIRARD - ANTONINI, su boisgirard-antonini.com. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  3. ^ a b (FR) L'Orient rêvé de Louis Devedeux - Musée des Beaux-Arts de Dijon (PDF), su beaux-arts.dijon.fr. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  4. ^ (FR) Beaux-arts (1923): revue d'information artistique, 1873. URL consultato il 1º febbraio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN231347509 · ISNI (EN0000 0004 1814 0714 · ULAN (EN500016750 · BNF (FRcb14972883x (data) · WorldCat Identities (ENviaf-231347509