Locomotiva FS 683
Locomotiva FS 683 | |
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Locomotiva a vapore | |
Anni di progettazione | 1938 |
Anni di costruzione | 1940–1941 |
Anni di esercizio | 1940–1962 |
Quantità prodotta | 5 |
locomotiva | |
Dimensioni | 11.980 mm (lunghezza tra respingenti)x ?? x4.255 mm |
Interperno | 8.450 mm (assi estremi) |
Passo dei carrelli | 2.000 mm-1.950 mm |
Rodiggio | 1-3-1 |
Diametro ruote motrici | 1.850 mm |
Distribuzione | Caprotti |
Potenza oraria | 1.100 CV |
Velocità massima omologata | 120 km/h |
Alimentazione | carbone |
Tender | |
Dimensioni | 8.660 mm x 2600 mm x ???? |
Capacità | Acqua: 22.000 litri Carbone: 6.000 kg |
Interperno | 4.500 mm |
Passo dei carrelli | 1.700 mm |
Massa in servizio | 49.600 kg |
Massa vuoto | 21.600 kg |
Le locomotive gruppo 683 erano un gruppo di cinque locomotive a vapore delle Ferrovie dello Stato italiane, carenate, derivate dalla trasformazione di altrettante unità del gruppo 685.
Il numero di gruppo 683 aveva in precedenza designato un lotto di 14 locomotive, di ugual rodiggio, ricevute dall'Ungheria in conto riparazioni di guerra.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le locomotive, nel numero di cinque unità, nacquero dalla trasformazione operate tra il 1940 e il 1941 di altrettante locomotive nate originariamente come gruppo 680. Già in precedenza erano state modificate in 685 ricevendo anche l'applicazione della distribuzione Caprotti; ricevettero ulteriormente l'applicazione del sistema di preriscaldamento Franco-Crosti.
Tale sistema, innovativo anche se nato in Italia quando già la trazione a vapore era al tramonto, consisteva di una serie di dispositivi per il preriscaldamento dell'acqua prima che questa entrasse nella caldaia; ciò veniva ottenuto usando i fumi di scarico e il vapore esausto. Il sistema permetteva un risparmio di carbone dell'ordine del 15-20%.
I preriscaldatori, applicati poi su varie serie di locomotive quali le 640 e le 740, modificavano fortemente l'aspetto estetico per cui nei primi esperimenti si ricorse all'uso di una carenatura integrale seguendo la tendenza alle carenature aerodinamiche in voga nel resto d'Europa. La carenatura tuttavia impedisce notevolmente le normali manutenzioni e ancor più le riparazioni pertanto nel dopoguerra venne rimossa. Le 683 vennero accantonate all'inizio degli anni sessanta.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Le locomotive avevano ricevuto la numerazione 965, 966, 969, 972 e 981 che conservava memoria del numero precedente anteponendovi il 9 per distinguerle. Le locomotive conservavano il rodiggio 1-3-1 ed erano autorizzate alla velocità massima di 130 km/h. Ricostruite tra 1940-1941, vennero assegnate al Deposito Locomotive di Udine negli ultimi anni di vita [1]; svolsero servizio fino al 1962.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Denis Carlutti,Il parco a vapore del deposito locomotive di Udine nel dopoguerra, su dlfudine.it. URL consultato il 27-01-2010 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2004).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- top-train.it, http://www.top-train.it .