Locomotiva prussiana G 3
Locomotiva prussiana G 3 | |
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Locomotiva a vapore | |
La 3143 "Saarbrücken" preservata al Museo ferroviario di Norimberga | |
Anni di progettazione | 1875 |
Anni di costruzione | 1877- 1896 |
Anni di esercizio | 1877- ?? |
Dimensioni | 15.176 x ? x ? |
Passo dei carrelli | 3.400 (passo rigido) |
Massa in servizio | 40,0 t |
Massa aderente | 40,0 t |
Tipo di motore | a vapore a semplice espansione |
Alimentazione | carbone |
Velocità massima omologata | 45 km/h |
Rodiggio | 0-3-0 |
Diametro ruote motrici | 1.340 mm |
Distribuzione | Allan |
Tipo di trasmissione | bielle |
Numero di cilindri | 2 |
Diametro dei cilindri | 450 mm |
Corsa dei cilindri | 630 mm |
Superficie griglia | 1,53 m² |
Superficie riscaldamento | 116 m² |
Pressione in caldaia | 10 |
Dati tratti da:
Mascherpa,IF 1,2,11, pp. varie |
Le locomotive prussiane G 3 erano locomotive con tender, di rodiggio 0-3-0, per treni merci, delle ferrovie della Prussia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima locomotiva entrò in servizio nel 1877 sulla relazione ferroviaria Berlino-Wetzlar allora chiamata la Kanonenbahn (o linea dei Cannoni). Ne vennero costruite svariate centinaia per ferrovie private, di stato e perfino militari della Prussia. Locomotive di tipo G 3 vennero acquistate anche da altre compagnie ferroviarie:
- Gran Ducato di Mecklenburgo: Friedrich-Franz Bahn: 8 unità "Mecklenburg G 3"
- Ferrovie Imperiali di Alsazia-Lorena: 37 unità "C 21 e C 24" poi riclassificate AL G 3
- Ferrovia Lübeck-Büchen: 2 unità immatricolate come classe "G 2".
In tutto vennero prodotte 2.068 locomotive.
Le G 3 inizialmente avevano una caldaia tarata a 10 bar. Dal 1886 ne venne costruita una variante con pressione di esercizio più alta.
In seguito alla sconfitta della Germania, nella prima guerra mondiale, molte locomotive vennero destinate a risarcimento di danni bellici e cedute ad altri paesi d'Europa. In Italia, dopo il 1919, ne giunsero tre unità e vennero immatricolate come FS 271.001-003[1]. Si trattava tuttavia di macchine ormai antiquate che sarebbe stato costoso tenere a lungo in esercizio; vennero radiate dal parco FS tra 1923 e 1924[2].
Nel 1923 le Deutsche Reichsbahn immatricolarono le 523 locomotive rimaste efficienti nel proprio parco rotabili come DRG 53 7001-7522 più la 53 8294 (ex-sassone). Dal 1925 ne rimasero in esercizio solo una parte, le DR 53 7001-7157, ma vennero accantonate entro il 1930 in quanto ormai obsolete.
Nel corso della seconda guerra mondiale 2 ex-G 3 del territorio occupato della Polonia vennero incorporate nelle ferrovie del Reich ed ebbero assegnata la numerazione DR 53 7005-7006.
Una prussiana G 3, ex-Cöln 1100, in seguito denominata "Saarbrücken 3143" è stata preservata al Museo delle DB di Norimberga.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Le locomotive erano costruite, secondo la tecnica del tempo, con una caldaia a vapore saturo e un motore a semplice espansione con distribuzione interna al telaio tipo Allan. Il carro della macchina poggiava su tre assi accoppiati da una biella. Il moto veniva trasmesso mediante biella motrice sull'asse centrale; il rodiggio era "dissimmetrico" in quanto il primo asse distava 2.000 mm dal secondo che, a sua volta, era distanziato di 1.650 mm. Per migliorare l'inscrizione in curva e ridurre l'effetto del passo rigido della locomotiva questa aveva il bordino dell'asse centrale di spessore ridotto rispetto agli altri due. La massa della locomotiva veniva ripartita in ragione di 14,4 t sul primo asse, di 13,8 t sull'asse centrale e di 11,9 t sul terzo ed ultimo. Le locomotive G 3 erano equipaggiate con il tender prussiano a tre assi, 3 T 10.5[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cornolò, p. 126.
- ^ a b Mascherpa, IF 1, p. 15.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Erminio Mascherpa, Le locomotive tedesche in Italia, in Italmodel ferrovie, (IF 1) (gennaio 1977) n. 200, pp. 15-25.
- Erminio Mascherpa, Le locomotive tedesche in Italia, in Italmodel ferrovie, (IF 11) (novembre 1976) n. 198, pp. 592-601.
- Erminio Mascherpa, Le locomotive tedesche in Italia, in Italmodel ferrovie, (IF 2) (febbraio 1977) n. 201, pp. 93-96.
- Giovanni Cornolò, Locomotive di preda bellica, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 2009. ISBN 978-88-87372-74-8
- (DE) Horst Troche, Preußischen Normal-Güterzuglokomotiven der Gattungen G 3 und G 4 (Reichsbahn-Baureihe 53), Freiburg, EK-Verlag, 1992.ISBN 3-88255-873-3
- (DE) Wagner, Bäzold, Zschech, Lüderitz, Lokomotiven preußischer Eisenbahnen -Güterzuglokomotiven- (Eisenbahn-Fahrzeug-Archiv 2.3.3), Düsseldorf, Alba Verlag, 1990.ISBN 3-87094-134-0
- (DE) rlag|Fürste Herbert Rauter, Manfred Weisbrod, Preußen-Report Band Nr. 5, Hermann-Merker-Venfeldbruck, 1992.ISBN 3-922404-22-7
- (EN) Peter M. Kalla-Bishop, Italian State Railways Steam Locomotives, Abingdon, Tourret Publishing, 1986.ISBN 0-905878-03-5
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