Lobopodia

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Lobopodia
Ricostruzioni di Hallucigenia (esemplare piccolo) e di Paucipodia (esemplare grande)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Protostomia
(clade) Ecdysozoa
Phylum Lobopodia
Generi

I lobopodi (Lobopodia) sono un gruppo poco conosciuto di animali estinti, apparsi per la prima volta nel Cambriano inferiore o addirittura nel Neoproterozoico (circa 550 milioni di anni fa). Includono un gran numero di animali dal corpo segmentato e muniti di zampe, che però non sono classificabili facilmente in nessun gruppo del phylum degli artropodi.

Gruppo variegato[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte dei lobopodi sono stati classificati come parenti degli artropodi o degli onicofori; alcune forme considerate appartenenti ai lobopodi soltanto da alcuni studiosi, i cosiddetti dinocaridi (Dinocarida), esteriormente non sembrano simili a nessun altro organismo noto. A seconda degli autori, i lobopodi sono costituiti da una quantità di forme, tra cui Xenusion, Microdictyon, Aysheaia, Onychodictyon, Paucipodia, Cardiodictyon, Hallucigenia, Luolishania e i moderni onicofori, tardigradi e pentastomidi. Dal momento che Microdictyon era ricoperto di scaglie scleritiche, alcuni autori includono nei lobopodi anche altri animali del Cambriano dotati di queste strutture. Le dimensioni dei lobopodi variano da pochi centimetri (o millimetri, se si considerano anche i tardigradi) ad alcune decine di centimetri (o addirittura un metro, se si considera Anomalocaris). Alcuni di essi erano nuotatori, mentre altri strisciavano sul fondo del mare. Gli onicofori attuali, invece, sono compiutamente terrestri. Sembra che la maggior parte dei lobopodi estinti fossero predatori, così come le forme attuali. Si conosce molto poco, tuttavia, dello stile di vita e delle parentele delle forme estinte. Alcuni lobopodi, come Diania, sembrerebbero essere stati muniti di zampe segmentate, come quelle degli artropodi, e quindi potrebbero essere stati molto vicini all'origine di questo gruppo.

Lobopodia nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Nel manga di Hajime Isayama L'attacco dei giganti sono presenti alcuni esemplari di lobopodi che rivestono un ruolo cruciale nel corso della storia.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

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