Lingua tumbuka

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Tumbuka
chiTumbuka
Parlato inBandiera del Malawi Malawi
Bandiera dello Zambia Zambia
Locutori
Totale2,7 milioni[1]
Tassonomia
FilogenesiLingue niger-kordofaniane
 congo-atlantico
  volta-congo
   benue-congo
    bantoidi
     bantoidi meridionali
      bantu
       bantu centrali
        N
Codici di classificazione
ISO 639-2tum
ISO 639-3tum (EN)
Glottologtumb1250 (EN)
Linguasphere99-AUS-wc

La lingua tumbuka è una lingua africana, appartenente al ceppo delle lingue bantu orientali.

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

La lingua tumbuka viene parlata prevalentemente in Zambia e Malawi. Secondo i dati del censimento 2010 del Malawi i locutori madrelingua del tumbuka erano 2,2 milioni; secondo dati del 2006, invece, i parlanti madrelingua nel territorio zambiano sono circa 480.000.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dalle popolazioni che la parlano, la lingua tumbuka è chiamata chitumbuka; "chi" significa "la lingua di", analogamente alla funzione del "ki" in kiSwahili, o del "se" in seTswana.

Il tumbuka è una lingua creata da un regime letterario molto rigido. Ad esempio, la pressoché totalità dei verbi inizia con la lettera "k", e finisce con una vocale forte, ma mai accentata. Sono presenti, tuttavia, differenze linguistiche, anche sostanziali da un'area di lingua tumbuka ad un'altra; ad esempio, nel distretto di Rumphi, nel Malawi, la lingua denota rilevanti modifiche di sintassi, ma anche del lessico stesso, con l'aggiunta di articoli locali, e con la creazione di nuovi predicati, sconosciuti nel resto dell'area a lingua tumbuka.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85138546 · BNF (FRcb14420477h (data) · J9U (ENHE987007555910505171