Lingua mogholi

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Mogholi
Parlato inAfghanistan
RegioniHerat
Locutori
Totaleprobabilmente estinta (etnicità 2000)
Tassonomia
FilogenesiLingue altaiche
 Lingue mongoliche
  Lingue mongoliche occidentali
Codici di classificazione
ISO 639-3mhj (EN)
Linguist Listmhj (EN)
Glottologmogh1245 (EN)
Mappa delle lingue mongoliche. Il Mogholi è rappresentato in rosso porpora, isolato, nell'angolo nord-occidentale dell'Afghanistan.

Il Mogholi (o Moghol o Mogul) è una lingua appartenente alla famiglia linguistica Mongolica, parlata nella regione di Herat in Afghanistan, nei villaggi di Kundur e Karez-i-Mulla. È la lingua madre del popolo Moghol, discendenti dei soldati mongoli di Gengis Khan, stanziati nel XIII secolo nella regione. La lingua è probabilmente estinta, in quanto sui circa 2000 membri della popolazione, attualmente censiti, non risulta che più nessuno la parli[1].

Nel 1970, quando lo studioso tedesco Michael Weiers, si recò in zona per studiare la lingua, erano rimaste poche persone che la parlavano, molti la comprendevano passivamente e tutti avevano più di 40 anni.[2]

La lingua è stata fortemente influenzata dal Persiano, nella fonologia, morfologia e sintassi, portando Weiers ad affermare che ha assunto l'aspetto di una "vera lingua creola asiatica".[2]

Grammatica[modifica | modifica wikitesto]

La grammatica Moghol evidenzia sostanziali influenze dal Persiano, avendovi preso in prestito anche classi grammaticali non presenti in altre lingue mongoliche. Le parti del discorso sono: sostantivi, verbi, aggettivi, pronomi, preposizioni, avverbi e congiunzioni.

Le flessioni degli aggettivi per il comparativo ed il superlativo sono simili al Persiano per i suffissi -tar e -tariin, ma non per numero e caso.

Fonologia[modifica | modifica wikitesto]

La fonologia Moghol è influenzata dalla lingua tagica.

Si basa su un sistema di sei vocali: /i e a u o ɔ/.

Le consonanti sono /p b f w m t d s z n l r t͡ʃ d͡ʒ ʃ ʒ j k g ʀ ʔ q h/ [2]

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Weiers riporta la seguente poesia, del poeta Moghol Abd Al-Qadir.

Testo Moghol:
Dotanamni dog baina
Hawoi ukini aimag baina
Nesoni ugunambi agar toni baiji
Mota giri qara qurgani baina.
Ekimni dard kina halmini geibe
Bemoor boljambi kam khormini geibe
Bemoor boljambi kam khormini khodai jaan
Ena bemoreztu parwoimini geibe.
Traduzione:
Dentro il mio cuore c'è una ferita
La ragazza che ho cercato e lungo appartiene alla tribù Aimag
Un segno io vi do, se accanto vi capiterà di stare vicino a lei
Sappiate che nel suo ger (yurta) c'è un agnello nero
La testa mi fa male, sono in cattive condizioni fisiche
Sono malato ma non mi interessa
Sono malato, ma la mia preoccupazione è l'amore per Dio
A queste malattie non do (quindi) alcuna attenzione.

Un'altra poesia Moghol (o canzone) di Abd Al-Qadir scritta in alfabeto arabo (sempre da Weiers):

Testo Moghol:
Argun-i kulkah utalat Cingiz kulkah ulu'at
Nirah-ci-du kulkah gahat ya gaut al-a'zam gar bari
Karyas-du-ci kibah nudun lar-i dazam iz abatun
Mun abd qadir gai urun ya gaut al-a'zam gar bari
Traduzione:
Signore dei signori, Arghun dei vecchi, Gengis re dei re
Sotto il tuo nome tutto è vecchio, oh supremo mediatore prendi (la mia) mano
Nel tuo recinto (campo) riposeranno gli occhi degli amici che soffrono
Io stesso Abd Qadir, riposo in pace, oh supremo mediatore prendi (la mia) mano

Numerali[modifica | modifica wikitesto]

Italiano Mongolo Classico Moghol
1 "Uno" "Nigen" "Nika"
2 "Due" "Qoyar" "Qyor"
3 "Tre" "Ghurban" "Qurbun"
4 "Quattro" "Dorben" "Durbon"
5 "Cinque" "Tabun" "Tuwan"
6 "Sei" "Jirghughan" "Jurghan", "Shish"
7 "Sette" "Dologhan" "Jolan", "Huft"
8 "Otto" "Naiman" "Hushtu"
9 "Nove" "Yisun" "No"
10 "Dieci" "Arban" "Arbon", "Da"

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mogholi | Ethnologue
  2. ^ a b c Michael Weiers. 2003. "Moghol," The Mongolic Languages. Ed. Juha Janhunen. Routledge Language Family Series 5. London: Routledge. Pages 248–264.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Ramstedt. 1906. "Mogholica," JSFOu 23-4.
  • Louis Ligeti. 1954. "Le lexique moghol de R. Leech," AOH 4.
  • Л. Лигети. 1954. "О монгольских и тюркиских языках и диалектах Афганистана," AOH 4.
  • Sh. Iwamura and H. F. Schurmann. 1954. "Notes on Mongolian Groups in Afghanistan," Silver Jubilee Volume of the Zinbun-Kagaku-Kenkyusyo, Kyoto University. Kyoto University.
  • Shinobu Iwamura. 1961. The Zirni Manuscript: A Persian-Mongolian Glossary and Grammar. Kyoto University.
  • H. F. Schurmann. 1962. The Moghols of Afghanistan. Mouton & Co.
  • Michael Weiers. 1972. Die Sprache der Moghol der Provinz Herat in Afghanistan (Sprachmaterial, Grammatik, Wortliste). Opladen: Westdeutscher Verlag.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàJ9U (ENHE987007541015105171