Lamont Young
Lamont Young (Napoli, 12 marzo 1851 – Napoli, 1929) è stato un architetto e urbanista italiano.
Di padre scozzese e madre indiana, nacque e lavorò a Napoli e fu famoso per aver progettato e costruito il Parco Grifeo col Castello Aselmeyer, alcuni palazzi del Parco Margherita e del rione Amedeo, Villa Ebe sul Monte Echia (sua residenza personale) e la sede dell'Istituto Grenoble in via Crispi.
A lui si devono anche i progetti (mai realizzati) della prima linea metropolitana napoletana (che oggi appaiono ricordati nelle stazioni del Metro dell'Arte) e del "rione Venezia", la nuova città fatta di canali, giardini e palazzi residenziali a bassa densità abitativa.
Il nuovo rione avrebbe dovuto sorgere fra Santa Lucia e l'area flegrea, che il progetto voleva unite e collegate da un sistema di calli e canali, fra cui una spettacolare canale in galleria che avrebbe dovuto passare sotto la collina di Posillipo e, attraverso Fuorigrotta, avrebbe dovuto sfociare a Bagnoli che Young, con estrema lungimiranza, aveva indicato come ideale polo turistico e balneare cittadino di respiro europeo.
Il suo stile "pseudo-Vittoriano" fu talvolta criticato in quanto non rispondente alla tradizione architettonica cittadina.
Morì suicida a Villa Ebe, a Pizzofalcone, nel 1929.
Young fu anche un appassionato di motori e la sua passione per le auto lo indusse a promuovere la nascita dell'automobile club di Napoli, ufficialmente costituito il 18 febbraio del 1906, presso la sua abitazione di allora.