La vaccina

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La vaccina
AutoreAlessandro Manzoni
1ª ed. originale1809
Generepoemetto
Lingua originaleitaliano

La vaccina è un poemetto[1]a cui lavorò Alessandro Manzoni intorno al 1809 e di cui restano pochi frammenti.

Con l'inizio del XIX secolo il medico inglese Edward Jenner aveva diffuso la pratica preventiva dell'innesto del vaiolo usando il vaiolo bovino e nacque così il termine "vaccinazione". Manzoni in una lettera al Claude Fauriel del 5 ottobre 1809 dice di aver appreso con piacere che in Valle di Scalve, nella Bergamasca, c'era l'usanza di far condurre vacche infette di vaiolo nelle case per scopo preventivo.[2]

Manzoni aveva scelto per il poemetto da comporre il metro: l'ottava, preferendolo ai versi sciolti. L'opera sembrava tutta perduta.

Tommaso Grossi citava a memoria due soli versi, chiusura d' un'ottava:

E sento come il più divin s’invola,
     Nè può il giogo patir della parola.

Successivamente furono rinvenute due ottave

. . . . . . . . .
Ma più nel sacro punto allor che l'alma
   Dai pigri nodi del sopor si scote;
   Che in sè sola ancor vive, e lieve, in calma,
   Il soffio della vita lo percote;
   Nè giunta a soverchiarla ancor la salma
   È delle cure e delle voglie note;
   Sì che il pensier disprigionato e solo
   Batte per aria più celeste il volo.

. . . . . . . . .
Ma se le viste cose a narrar prendo,
   Gran parte la memoria m’abbandona,
   Chè, i terrestri pensier sopravvenendo.
   Al primo soffio, di leggier s’adona;
   E quel pur che a fatica in carte io stendo
   Del concetto minor troppo mi suona;
   Ch’io sento come il più divin s’invola,
   Nè può il giogo patir della parola.
. . . . . . . . .

che Teresa Manzoni attribuì ad un incompiuto poemetto Visioni Poetiche.

Anche nelle edizioni più diffuse successive resta l'incertezza.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Michele Scherillo, Tragedie,_inni_sacri_e_odi pag 505.
  2. ^ Je suis plus heureux que je ne le merite, pour ma vaccine. Je reçois de Milan un extrait d'un ouvrage que l'on va imprimer, et dans le quel il est dit, que non seulement on a trouvé la petite verole dans les vaches en quelques endroits de la Lombardie, mais que dans la Valle di Scalve qui est dans les montagnes de la Bergamasque il y avait une tradition que l'on conduisait les vaches infectes dans les maisons de ceux qu'on voulait preserver de la petite verolle naturelle. Ainsi, voyez, j'ai: vaccine, Lombardie, montagnes, et tradition.
  3. ^ La BUR a cura di Polvara include i versi nelle Visioni poetiche, nell'edizione del le attribuisce a La vaccina

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]