La maledizione della stanza rossa

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Rappresentazione dell'annuncio pop-up che chiede "Ti piace la stanza rossa?"

La maledizione della stanza rossa (Giapponese: 赤い部屋 o Akai Heya) è una leggenda urbana giapponese diffusa su internet che narra di una pubblicità pop-up rossa che annuncia la morte premeditata della persona che la incontra nel proprio schermo del computer.[1] Potrebbe essere originata da un'animazione horror prodotta in Adobe Flash nel tardo 1990 che racconta la storia della leggenda.

Leggenda[modifica | modifica wikitesto]

Esistono diverse variazioni della leggenda urbana.[2] La più comune narra che, navigando su internet, alla vittima apparirà un pop-up rosso contenente del testo nero contenente la seguente domanda: "Ti piace —?" (あなたは〜好きですか?). Dopo aver provato a chiuderla, il pop-up riapparirà, questa volta dicendo "Ti piace la stanza rossa?" (あなたは赤い部屋が好きですか?). A quel punto lo schermo diventerà rosso, mostrando una lista contenente i nomi delle vittime della stanza rossa. Il bersaglio quindi percepirà una misteriosa presenza dietro di loro, perdendo successivamente conoscenza. Verranno poi trovati morti nella loro casa, con i muri della casa in cui saranno scoperti coperti di "sangue rosso".[3][4][5][6]

Origine e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Nel tardo 1990, un'animazione horror interattiva prodotta su Adobe Flash, considerata come l'origine della leggenda della Maledizione Della Stanza Rossa, fu pubblicata su GeoCities.[7] L'animazione narrava la storia di un giovane ragazzo che fu maledetto e che morì dopo aver visto il pop-up.[7] La leggenda della maledizione ha guadagnato popolarità nel 2004 a causa dell'omicidio di Nevada Tan. L'omicidio di una ragazza di 12 anni causato da una compagna di classe di 11 anni (Chiamata "Girl A") in una scuola elementare di Sasebo.[8] "Girl A" era una fan dell'animazione della Maledizione Della Stanza Rossa,[9] avendo la pagina web del video salvata nel proprio computer al momento dell'omicidio. La pagina in questione è correntemente inaccessibile usando metodi convenzionali a causa dei cessati servizi di GeoCities e Adobe Flash.

Un cortometraggio intitolato "La Maledizione Della Stanza Rossa" inspirato dalla leggenda urbana fu rilasciato nel 2016.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Terrifying RED ROOM Curse That AimsTo Kill Netizens, su Medium, 9 aprile 2017. URL consultato il 6 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2022).
  2. ^ (EN) Encyclopaedia Of The Impossible: The Red Room Curse, su The Ghost In My Machine, 27 marzo 2019. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  3. ^ The Red Room, su scaryforkids.com. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  4. ^ (JA) 「あなたは好きでしたか?」2020年で消える?かもしれない都市伝説『赤い部屋』, su リアルライブ. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  5. ^ (EN) Veronica Carnevale, Japanese Urban Legends, su JapanTravel, 12 ottobre 2021. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  6. ^ (EN) Aaron Baggett, 7 Terrifying Japanese Urban Legends Based on True Stories, su GaijinPot, 11 agosto 2021. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  7. ^ a b Alicia Joy, Japan's Spookiest Urban Legends And Myths, su Culture Trip, 23 agosto 2016. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  8. ^ Girl says internet spat prompted slaying, su chinadaily.com.cn. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  9. ^ (JA) ja:殺害手口、参考の可能性 ネットの物語掲載サイト [Omicidio della compagna di classe di una ragazza della prima media a Sasebo], in Nagasaki Shimbun, 9 giugno 2004. URL consultato il 6 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2004).
  10. ^ (EN) Sunday Scares: "The Red Room Curse", su PromoteHorror.com, 28 maggio 2017. URL consultato il 6 febbraio 2022.