La favola dei saltimbanchi

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La favola dei saltimbanchi
Azione scenica in sette quadri con un prologo e un epilogo
Opera teatrale
AutoreMichael Ende
Titolo originaleDas Gauklermärchen
Lingua originaleTedesco
Composto nel1982
 

La favola dei saltimbanchi è il testo di un'opera teatrale scritta da Michael Ende. Il sottotitolo recita: "Azione scenica in sette Quadri con un Prologo e un Epilogo".

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel prologo si vede uno squallido spazio fabbricabile, il giorno prima che i lavori abbiano inizio, circondato dalle sagome cupe di grosse industrie. Qui si trova una compagnia di artisti girovaghi, disperati perché ormai privi di un qualunque pubblico: hanno dovuto vendere il contenuto di tutti i loro carri, persino i cavalli che li tiravano, e ora, privi di tutto, sono costretti ad abbandonare anche il terreno in cui si trovano. Potrebbero salvarsi firmando un contratto con una ditta chimica, che li assumerebbe e li pagherebbe per reclamizzare i suoi prodotti. Unica condizione: abbandonare Eli, una ragazzina dodicenne, orfana e ritardata, che tre anni prima avevano accolto tra loro: Eli è rimasta minorata proprio a causa di una nube tossica, liberatasi da una fabbrica dell'azienda che ora vorrebbe assumere i saltimbanchi.

I sette quadri mettono quindi in scena una recita fantastica che vede coinvolti gli attori, trasfigurati in una favola dove il piano della realtà e quello della finzione si fondono progressivamente.

Nell'epilogo, amaro, la compagnia prenderà la sua decisione, se firmare o meno il contratto che li metterà al servizio dell'industria.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

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