Kepler-442

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Kepler-442
Kepler-442
ClassificazioneNana arancione
Classe spettraleK5V[1]
Distanza dal Sole1206 al
(370 pc)
CostellazioneLira
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta19h 01m 27.98s
Declinazione+39° 16′ 48.22″
Parametri orbitali
Sistema planetario
Dati fisici
Raggio medio0,6[2] R
Massa
0,61[2] M
Temperatura
superficiale
4402±100 K[2] (media)
Luminosità
0,117[2] L
Metallicità43% rispetto al Sole
Età stimata2,9+8,1
−0,2
miliardi di anni
Dati osservativi
Magnitudine app.+14,97
Magnitudine ass.+7,73[2]
Parallasse2,7037 arsec
Moto proprio7,785 arsec/anno
Nomenclature alternative
2MASS 2MASS J19012797 +3916482, KOI-4742, KIC 4138008

Coordinate: Carta celeste 19h 01m 27.98s, +39° 16′ 48.22″

Kepler-442 è una nana arancione distante circa 1 206 anni luce dalla Terra, visibile nella costellazione della Lira. Si trova all'interno del campo visivo del telescopio spaziale Kepler. Il 6 gennaio 2015 è stato annunciato che attorno alla stella orbita un pianeta extrasolare della categoria delle super Terre, denominato Kepler-442 b, all'interno della zona abitabile del sistema.

Nomenclatura e storia[modifica | modifica wikitesto]

La Via Lattea nel volume di ricerca del telescopio spaziale Kepler.

Prima della sua osservazione da parte del telescopio Kepler, la stella aveva il numero di catalogo 2MASS 2MASS J19012797 +3916482. Nel Kepler Input Catalog, la stella ha la designazione di KIC 4138008, e, quando si è scoperto che Kepler-442 era un possibile candidato per avere pianeti in transito, è diventato oggetto di interesse di Kepler, e gli è stato assegnato il nome di KOI-4742.

Possibili pianeti sono stati rilevati intorno alla stella dalla missione Kepler della NASA, una missione incaricata di scoprire pianeti in transito attorno alle loro stelle. Il metodo di transito che Kepler utilizza prevede il rilevamento di cali di luminosità nelle stelle. Questi cali di luminosità possono essere interpretati come pianeti le cui orbite passano davanti alle loro stelle dal punto di vista della Terra, anche se altri fenomeni possono anche essere responsabili, e dunque non si era sicuri della scoperta.[3]

In seguito all'accettazione del documento che ne accertava la scoperta, il team di Kepler ha dato un ulteriore nome al sistema di Kepler-442. Difatti, gli scopritori si riferirono alla stella come Kepler-442[4] a seguito dei pianeti scoperti dalla missione, ed è questo il nome con il quale la stella (e il suo pianeta) sono conosciuti dal pubblico.

Il nome Kepler-442 deriva direttamente dal fatto che la stella è la 442ª stella catalogata scoperta da Kepler ad avere pianeti confermati.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Kepler-442 è una stella di sequenza principale di tipo K (una nana arancione), che presenta circa il 61% della massa e il 60% del raggio del Sole. Ha una temperatura di 4402 K e la sua età è incerta: è stata stimata in 2,9+8,1
−0,2
 miliardi di anni
, potrebbe quindi essere più giovane del Sole, che ha circa 4,6 miliardi di anni[5], oppure molto più vecchia, visto il grande margine d'errore nella stima.[2] Essendo una nana arancione la sua temperatura è inferiore a quella solare: 4402 K contro i 5778 K del Sole,[6] mentre la sua luminosità è circa l'11% di quella solare.

La stella è piuttosto povera di metalli, con una metallicità di circa , o, per avere un'idea, il 43% della quantità di ferro e altri metalli trovati nel Sole.[2]

La magnitudine apparente di Kepler 442 è di poco meno di 15[7]. Pertanto, è troppo debole per essere vista ad occhio nudo.

Sistema planetario[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Kepler-442 b.

Ai pianeti candidati associati alle stelle studiate dalla Missione Kepler veniva assegnato il nome della stella seguito dalle denominazioni ".01", ".02",[8] eccetera, per ordine di scoperta.[9] Se i candidati planetari vengono rilevati contemporaneamente, l'ordinamento segue l'ordine dei periodi orbitali dal più breve al più lungo. Seguendo queste regole, fu rilevato un solo pianeta, con un periodo orbitale di circa 112 giorni. suo unico pianeta conosciuto transita la stella. La sua inclinazione rispetto alla linea di vista della Terra, varia di meno di un grado. Ciò consente misurazioni dirette dei periodi del pianeta e dei relativi diametri, monitorando così il transito del pianeta sulla stella.

La designazione b deriva dall'ordine della scoperta e viene attribuita al primo pianeta in orbita attorno a una data stella, seguito dalle altre lettere minuscole dell'alfabeto. Nel caso di Kepler-442, è stato rilevato un solo pianeta, quindi viene utilizzata solo la lettera b.

Abitabilità[modifica | modifica wikitesto]

Kepler-442 b è una super-Terra con un raggio di 1,34 volte quella della Terra, e orbita all'interno della zona abitabile, dove riceve il 70% del flusso di radiazioni che riceve la Terra dal Sole.[10] È probabilmente un pianeta roccioso, a causa del suo raggio non troppo superiore a quello terrestre e secondo la NASA, è uno dei pianeti più simili alla Terra, in termini di dimensioni e temperatura, trovato al momento della sua scoperta.[11][12]

Kepler-442 b è situato al di fuori della zona dove le forze mareali bloccherebbero il pianeta in rotazione sincrona, e può quindi avere l'alternanza tra il giorno e la notte su tutta la sua superficie, al contrario dei pianeti scoperti nelle zone abitabili delle più piccole nane rosse.[13]

PianetaTipoMassaRaggioPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricità
Kepler-442 bSuper Terra2,34+5,9
−1,3
1,34 R112,3053 giorni0,409 UA0,04

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ hec_orbit_Kepler-442_b.png 2.000x2.000 pixel (PNG), su hpcf.upr.edu.
  2. ^ a b c d e f g Guillermo Torres et al., Validation of Twelve Small Kepler Transiting Planets in the Habitable Zone (PDF), 6 gennaio 2015.arΧiv:1501.01101v2
  3. ^ Timothy Morton e John Johnson, On the Low False Positive Probabilities of Kepler Planet Candidates, in The Astrophysical Journal, vol. 738, n. 2, 23 agosto 2011, p. 170, Bibcode:2011ApJ...738..170M, DOI:10.1088/0004-637X/738/2/170, arXiv:1101.5630.
  4. ^ (EN) Naming of exoplanets, su iau.org. URL consultato il 6 giugno.
  5. ^ Fraser Cain, What is the Life Cycle Of The Sun?, su universetoday.com, Universe Today, 16 settembre 2008. URL consultato il 6 giugno 2020.
  6. ^ (EN) Fraser Cain, What Color is the Sun?, su universetoday.com, Universe Today, 15 settembre 2008. URL consultato il 19 febbraio 2011.
  7. ^ precisamente 14,976
  8. ^ Characteristics of planetary candidates observed by Kepler, II: Analysis of the first four months of data (PDF), su kepler.nasa.gov, 2011 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2011).
  9. ^ (EN) KIC10 Search Results, su archive.stsci.edu, Space Telescope Science Institute. URL consultato il 6 giugno 2020.
  10. ^ Conservative Sample of Potentially Habitable Exoplanets, su phl.upr.edu.
  11. ^ (EN) Whitney Clavin, NASA's Kepler Marks 1,000th Exoplanet Discovery, Uncovers More Small Worlds in Habitable Zones, su NASA, 6 gennaio 2015.
  12. ^ Ian Sample, Kepler 438b: Most Earth-like planet ever discovered could be home for alien life, in The Guardian, 7 gennaio 2015. URL consultato il 7 gennaio 2015.
  13. ^ Kepler 442 b (PNG), su hpcf.upr.edu.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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