Kebedech Seyoum

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Kebedech Seyoum (in amarico:ከበደች ስዩም; Abissinia, 1910 circa – 1976) è stata una guerrigliera etiope. Ha combattuto le truppe italiane durante l'occupazione italiana dell'Etiopia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Entrò nella resistenza quando seppe, pochi giorni dopo il parto, che suo marito era stato giustiziato dalle truppe di Mussolini. Riuscì a raccogliere un esercito sotto il suo comando con il quale si scontrò quattordici volte con le armate italiane prima di ritirarsi in Sudan.

Si è sposata con Aberrà Kassa, figlio di Kassa Haile Dargel e nipote di Darge Sahle Selassie. Ha avuto tre figli: Amha Abera, Amde Abera e Tarku Abera.

La scrittrice italo-etiope Gabriella Ghermandi ha scritto di lei: "Era la moglie di Aberrà Kassa. Dopo che gli italiani hanno ammazzato suo marito, lei, nascosta tra le montagne, ha preso il comando dell'armata - dicono che sia un capo migliore degli uomini. Una combattente senza eguali. I suoi uomini la venerano. Ogni imboscata della sua armata si conclude con una vittoria, e a ogni vittoria i contadini e le genti del Selale lasciano le loro terre per unirsi a lei. Gli italiani la cercano, la cercano, ma ancora non sono riusciti a catturarla. Né lei e neppure uno, anche solo uno dei suoi uomini. Dicono che l'anima del marito e il santo protettore della famiglia Kassa siano al fianco dell'armata." [1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Da Gabriella Ghermandi, Regina di fiori e di perle, Donzelli editore, Roma, 2011, pp.215-216. ISBN 978-8860366238