Isla Santa María

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Isla Santa María
La baia de Arauco e l'isola Santa María
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Pacifico
Coordinate37°01′39″S 73°31′06″W / 37.0275°S 73.518333°W-37.0275; -73.518333
Superficie35 km²
Geografia politica
StatoBandiera del Cile Cile
Regionedel Bío Bío
Provinciadi Concepción
Comunedi Coronel
Demografia
Abitanti2200 (ca)[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Cile
Isla Santa María
Isla Santa María
voci di isole del Cile presenti su Wikipedia

L'Isla Santa María è un'isola del Cile centrale, situata lungo la costa dell'oceano Pacifico, di fronte al golfo de Arauco. Appartiene alla regione del Bío Bío e alla provincia di Concepción; è amministrata dal comune di Coronel.

Nella parte settentrionale dell'isola c'è un faro attivo dal 1887[2]. La maggior parte dei 2200 abitanti dell'isola è concentrata a Puerto Sur che è anche dotato di una pista d'atterraggio. Un altro centro abitato è Puerto Norte. La principale attività locale è la pesca e la raccolta di frutti di mare.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

L'isola Santa María è situata a nord della punta Lavapié, che delimita a sud-ovest il golfo de Arauco; si trova a sud-ovest della città di Concepción e 29 km a ovest di Coronel. L'isola è lunga 11,5 chilometri, in direzione nord-sud, e tra 0,5 e 6,5 km di larghezza, in direzione est-ovest; ha una superficie di 35 km². La sua costa occidentale è formata da scogliere alte 60 metri.[1]

Durante il terremoto del Cile del 2010, di 8,8 gradi nella scala Richter, l'isola di Santa María si è innalzata, insieme al fondale marino, di 1,8 metri.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si stima che l'isola sia stata abitata fin dal 2500 a.C. dal popolo Lafquenche (i Mapuche della costa) che la chiamavano Tralca o Penequen.[1]

Nei viaggi di scoperta degli europei, l'isola fu avvistata da Giovanni Battista Pastene probabilmente nel 1544, ma in ogni caso nel 1550, durante il suo secondo viaggio, e fu lui ad attribuirle il nome attuale.[1]

Durante il XVII, il XVIII e l'inizio del XIX secolo fu uno degli ancoraggi preferiti dei marinai non spagnoli che si avventurarono nel Pacifico americano. Corsari, esploratori, balenieri e trafficanti britannici, olandesi, americani e francesi si rifornivano di acqua e viveri a Santa María, dopo aver attraversato Capo Horn; o, dopo essere approdati a Isla Mocha, cercavano informazioni a Santa María, a causa della sua maggiore vicinanza ai centri abitati di Talcahuano e Concepción. Vi sono testimonianze del passaggio sull'isola da parte di Olivier van Noort[3] e di Joris van Spilbergen.[1]

Due secoli dopo, nel 1805, una nave baleniera americana, la Perseverance, attraccata presso l'isola di Santa María, avvistò una nave in difficoltà, la Trial, battente bandiera spagnola. Il capitano e baleniere, Amasa Delano, prestò aiuto e si rese conto che l'imbarcazione stava trasportando degli schiavi che si erano ribellati, prendendo il controllo della nave e costringendo l'equipaggio a riportarli in patria, in Africa. Questo episodio, narrato dal capitano della nave, ha ispirato lo scrittore americano Herman Melville nella stesura del suo romanzo Benito Cereno del 1855.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (ES) Isla Santa María, su ecoronel.cl. URL consultato il 12 agosto 2018.
  2. ^ (EN) Lighthouses of Central Chile, su unc.edu. URL consultato il 12 agosto 2018.
  3. ^ Olivier van Noort, Description du penible voyage faict entour de l’univers ou globe terrestre, Madrid, Università Complutense, 1602.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh90001906 · J9U (ENHE987007551203105171