Biodiversità
|
|
|
Il clima e la morfologia del territorio hanno portato alla formazione di diversi ecosistemi nel paese.
Nella zona delle Ande è possibile trovare il condor andino, dichiarato monumento naturale nel 2006. El Norte Grande è una zona di vegetazione xerofitica, caratterizzata da scarsa vegetazione a causa della estrema aridità del deserto di Atacama e dell'assenza di precipitazioni. I lama sono i principali animali che popolano l'area.
Nella zona di Norte Chico predomina la vegetazione sclerofilla, con specie adattate a lunghi periodi di siccità e calore.
Nella parte meridionale la vegetazione diventa più densa e viene chiamata Foresta Valdivia.
Nella zona sud ci sono ampi tratti di foresta sempreverde. Il Territorio antartico cileno è in gran parte coperto dal permafrost, quindi la diversità vegetale è ridotta ad alcune specie di licheni e muschi; tuttavia, la fauna raggiunge la costa una ricchezza e un valore eccezionale. Lungo la costa, è l'habitat del leone marino e una varietà di uccelli.
Continua…
Lama glama – Phoenicopterus chilensis – Puma concolor – Hippocamelus bisulcus – Aptenodytes forsteri – Lapageria rosea
|
|
Storia del Cile
|
|
|
Nel 1520, Ferdinando Magellano fu il primo esploratore europeo a visitare il territorio cileno percorrendo lo stretto che porta il suo nome. Ma fu soltanto nel 1535 che i conquistatori spagnoli provarono a conquistare le terre della "valle del Cile" dopo aver sconfitto l'impero Inca. Durante il tentativo di conquista guidato da Pedro de Valdivia, ed attraversando il deserto di Atacama, Valdivia fondò una serie di centri abitati, il primo ed il più importante, il 12 febbraio 1541, fu la città di Santiago della Nuova Estremadura.
La Capitanía General de Chile, chiamata anche il Regno del Cile, fu una delle colonie più australi dell'Impero Spagnolo. A causa della sua lontana posizione dai grandi centri e dalle strade commerciali imperiali, ed a causa del conflitto con i mapuche, il Cile fu una provincia povera, appartenente al Vicereame del Perù e la cui economia era praticamente destinata a sostenere i pochi abitanti del territorio.
Le truppe indipendentiste, profughe a Mendoza, formarono un battaglione con i soldati argentini dell'Esercito delle Ande guidato da José de San Martín che liberò il Cile dopo la battaglia di Chacabuco, il 12 febbraio 1817. L'anno successivo Bernardo O'Higgins dichiarò l'indipendenza del Cile.
L'11 settembre 1973 viene realizzato il colpo di Stato cileno, con l'aiuto della CIA. Durante il golpe perse la vita lo stesso Allende, morto all'interno del Palazzo della Moneda, e, secondo la versione ufficiale, suicidatosi poco prima di cadere nelle mani dei militari golpisti.
Continua…
Impero spagnolo – José de San Martín – Bernardo O'Higgins – José Manuel Balmaceda – Augusto Pinochet
|
|
Biografia
|
|
|

Salvador Guillermo Allende Gossens (Valparaíso, 26 giugno 1908-Santiago del Cile, 11 settembre 1973) è stato un politico cileno, primo Presidente marxista democraticamente eletto nelle Americhe e, secondo alcuni, al mondo.
Nel 1933 partecipò alla fondazione del Partito Socialista del Cile. Successivamente eletto deputato del Parlamento cileno nel 1937; quindi nel 1943 venne scelto come segretario deisocialisti e ricoprì la carica di Ministro della Sanità e delle Politiche Sociali; infine nel 1945 divenne senatore e nel 1966 Presidente del Senato. Nel 1970 ottenne la vittoria elettorale, come candidato dichiaratamente marxista, oltre che socialista democratico, alla carica di Presidente della Repubblica del Cile, quindi presiedette un governo di coalizione tra socialisti, comunisti, radicali ecattolici di sinistra.
L'11 settembre 1973, un golpe organizzato dall'esercito causò la sua morte in circostanze drammatiche - probabilmente suicida - nel palazzo presidenziale a Santiago del Cile, portando al governo il generale Augusto Pinochet che instaurò una dittatura militare.
Continua…
Golpe cileno del 1973 - Presidenti del Cile
|
|
Economia
|
|
|
L'economia cilena è riconosciuta internazionalmente come una delle più solide del subcontinente latinoamericano. Il principale prodotto minerario esportato è il rame, di cui il Cile soddisfa il 36% del mercato mondiale. Di importanza rilevante ci sono anche il molibdeno, platino ed oro. L'agricoltura e l'allevamento sono le principali attività economiche del centro e del sud del paese. L'esportazione della frutta e della verdura hanno raggiunto livelli storici grazie all'apertura dei mercati europei e nordamericani oltreché asiatici dove il Cile è uno dei principali esportatori e questo vale anche per la silvicoltura e per la pesca. Attualmente il paese ha superato la Norvegia per la pesca del salmone ed è il maggior esportatore al mondo, ed uno dei più grandi produttori vinicoli.
L'industria cilena è principalmente strutturata su piccole e medie unità ad eccezione della produzione di farina di pesce dove viene prodotta da grandi industrie.
La moneta ufficiale in Cile dal 1975 è il peso cileno ($).
Economia del Cile
|
|
|
Città
|
|
|
Santiago del Cile o semplicemente Santiago (in spagnolo: Santiago de Chile) è la capitale e il centro urbano più importante del Cile. L'area metropolitana della città è stata denominata Gran Santiago. La città è situata a un'altitudine media di 567 m s.l.m. sulla rive del Mapocho. Nel 2014 l'estensione della conurbazione era pari a 641,4 km² e la popolazione era pari a 6.158.080 abitanti che equivale a circa il 35,9% della popolazione totale del paese.
La città ospita molte sedi governative, finanziarie, commerciali e culturali del paese ed è considerata come la terza città dell'America Latina per qualità della vita. Santiago venne fondata da Pedro de Valdivia il 12 febbraio 1541 con il nome di Santiago del Nuevo Extremo in onore di San Giacomo e a ricordare che, come Santiago di Compostela rappresentava per gli antichi l'estrema terra abitata in Europa prima dell'oceano inesplorato, analogamente la nuova città rappresentava l'estremo limite dell'esplorazione nel continente americano da poco scoperto.
Continua…
Coquimbo – Puerto Montt – Iquique – Chillán - Los Ángeles – Arica – Talca – Rancagua – Talcahuano – Temuco – Antofagasta – Viña del Mar – Concepción – Valparaíso
|
|
Vetrina
|
|
|

I moai sono statue che si trovano sull'Isola di Pasqua. Nella maggior parte dei casi si tratta di statue monolitiche, cioè ricavate e scavate da un unico blocco di tufo vulcanico; alcune possiedono sulla testa un tozzo cilindro (pukao) ricavato da un altro tipo di tufo di colore rossastro, interpretato come un copricapo oppure come l'acconciatura un tempo diffusa tra i maschi.
I moai sono alti da 2,5 metri fino a 10 metri. Il loro significato è ancora oggi poco chiaro ed esistono ancora molte teorie a proposito. La teoria più comune è che le statue siano state scolpite dai polinesiani abitanti a partire dall'anno 1000 d.C. Il significato più comune tramandato dagli attuali discendenti maori è quello di essere monoliti augurali portatori di benessere e prosperità dove volgono lo sguardo. Per questo nell'isola di Pasqua molti di essi sono rivolti verso il mare, per auspicare sempre un'abbondante pesca. Si ritiene inoltre che i piccoli moai siano le rappresentazioni degli antenati defunti o di importanti personaggi della comunità, a cui vennero dedicate come segno di riconoscenza, mentre per quelli grandi tra le tante spiegazioni possibili vi è anche quella a sfondo religioso.
Continua…
Isola di Pasqua - Māori
|
|
|