Io, l'infame

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Io, l'infame
AutorePatrizio Peci
1ª ed. originale1983
GenereMemorie
Lingua originaleitaliano

Io, l'infame è un libro scritto da Patrizio Peci, ex dirigente delle Brigate Rosse. Il libro è uscito in Italia nel 1983 ed è a cura di Giordano Bruno Guerri. È stato tradotto in francese e inglese.[1]

Il libro, redatto dopo l'arresto e il successivo pentimento di Peci, è un memoriale della sua attività terroristica, iniziata nel 1974, con l'arruolamento da parte di due funzionari della Sit-Siemens, esponenti del Partito Armato. Peci descrive i luoghi della sua clandestinità (Milano e Torino) e i suoi molti compagni di ventura, soffermandosi in particolare su quelli che ebbe a frequentare più da vicino (Raffaele Fiore, Piero Panciarelli e Maria Rosaria Roppoli, che fu la sua compagna). L'arresto, il pentimento-tradimento e l'omicidio-ritorsione del fratello Roberto, ormai nei primi anni '80, rappresentano l'epilogo della vicenda.

  • Infame io?
  • Fuori dal mondo
  • I balletti rossi delle brigate rosa
  • L'armata br-ancaleone
  • I grandi capi
  • Delitto e pentimento
  • Tanti auguri
  1. ^ Io, l'infame, su worldcat.org. URL consultato il 30 settembre 2018.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]