Il paese chiuso

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il paese chiuso
fumetto
Titolo orig.Ici Même
Lingua orig.francese
PaeseFrancia
AutoreJean-Claude Forest (testi), Jacques Tardi (disegni)
1ª edizionefebbraio 1978 – gennaio 1979

Il paese chiuso (titolo originale Ici Même, "Proprio qui"[1]) è un romanzo grafico dei francesi Jean-Claude Forest, autore della sceneggiatura, e Jacques Tardi, realizzatore dei disegni.

La storia a fumetti fu pubblicata originariamente sulla rivista À Suivre nel 1978 e fu raccolta poi in volume presso l'editore Casterman nel 1979.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

A Montetetro (in originale Mornemont), Arturo Dall'Alto vive sui muri che dividono i vari appezzamenti di terreno. Spossessato delle terre della sua famiglia ad opera degli abitanti del luogo, non ha potuto recuperare altro che i muri divisori e i cancelli, che apre riscuotendo un pedaggio. Con l'aiuto dei suoi avvocati conta di recuperare i suoi beni, biasimando la perfidia dei suoi vicini desiderosi di sbarazzarsi di colui che considerano un piantagrane.

Il Presidente della Repubblica apprende dal suo consigliere Brevillacci la storia di Montetetro, che un tempo era infeudato al marchese Dompleix che aveva reso dei grandi servigi alla corona. Il Presidente, preoccupato per un altamente probabile insuccesso elettorale, decide di proclamare Montetetro una «città-stato» indipendente, inventandosi che il re dell'epoca avrebbe concesso al marchese la piena sovranità sul paese: la sua intenzione sarebbe d'installarsi a Montetetro per preparare la riscossa sui suoi oppositori.

Nel frattempo, Arturo vede riconosciuti dal tribunale i suoi diritti su Montetetro, al che i suoi vicini, furiosi, si riuniscono per linciarlo, ma sono bloccati dalle truppe giunte per mettere in opera il piano del Presidente, le quali fanno sgomberare il paese adducendo la causa di un'inesistente epidemia. L'esito delle elezioni, tuttavia, arride inaspettatamente al Presidente, che decide allora di annullare il riconoscimento della sovranità di Montetetro. L'ignaro Arturo, che finalmente si è liberato dell'incombenza di aprire e chiudere i cancelli, decide di partire per vedere il mondo assieme a Giulia, la ragazza di cui si è invaghito; questa però, dopo averlo prima spronato a partire, si rifiuta di andare con lui, sostenendo di non essere stata debitamente consultata. Ne scaturisce una lite tra i due; Arturo lascia Montetetro sulla sua barca a remi, dopo aver gettato Giulia fuori bordo.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

In corsivo i nomi originali.

  • Arturo Dall'Alto (Arthur Même), giovane allampanato in completo nero e cappello a bombetta, che spesso parla da solo e finge di telefonare alla madre, morta da molti anni.
  • Il droghiere, fornitore di generi alimentari di Arturo. Attraversa il lago su un battello a vapore per arrivare a Montetetro e affonda con la sua nave quando questa imbarca acqua.
  • Giulia Magliulo (Julie Maillard), ragazza accorta e graziosa, piuttosto scaltra; Arturo se n'invaghisce. Si adombra il fatto che sia stata adottata dalla famiglia Magliulo, ma ciò non viene chiarito definitivamente.
  • Il signor presidente Faina (Monsieur le Bâtonnier Roubillard), che si occupa della causa di Arturo contro gli abitanti di Montetetro.
  • Il presidente della repubblica. È lui ad avere l'idea di fare di Montetetro uno stato indipendente.
  • Brevillacci (Baudricourt), capo di gabinetto.
  • Marcello Magliulo (Marcel Maillard), fratello minore di Giulia.
  • Quattro-Settembre (Quatre-Septembre), organizzatore d'orge e ruffiano.
  • Il marchese Gian Maria Dompleix (le Marquis Jean-Marie Dompleix), antenato di Arturo Dall'Alto.
  • L'avvocato Paletò (Maître Paletot), avvocato di Arturo.
  • Il ragazzino del Fondo (le petit garçon du Bout), bambino di cui Arturo diventa amico. Dopo l'arrivo delle truppe viene fatto evacuare con la sua famiglia, e regala ad Arturo un libro a fumetti di Topolino a cui tiene tantissimo, e che Giulia getterà in acqua dalla barca di Arturo, provocandone la reazione furibonda.

Genesi dell'opera[modifica | modifica wikitesto]

Lo sceneggiatore Jean-Claude Forest aveva iniziato a immaginare la storia in questione una decina d'anni prima, dopo l'uscita del film Barbarella, adattamento del suo fumetto.

«Tra gli altri progetti [...]: una sordida storia normanna di contesa a proposito di un muro che rischia di crollare e minaccia di ammazzare una vacca o un bambino, mi dà l'idea di una sceneggiatura, che scrivo per il cinema. Ma questo Ici Même non andrà più lontano di una domanda d'aiuto al Centre national du Cinéma. Tanto meglio, forse non avrei mai conosciuto Tardi![2]»

Egli spiega nella sua prefazione che il lavoro con Jacques Tardi procedette senza discussioni sulla sceneggiatura, in un'intesa perfetta a partire dal momento in cui avevano deciso di lavorare insieme su questo fumetto.

Sottolinea inoltre la libertà di cui beneficiarono da parte della rivista:

«Al diavolo le sceneggiature ad episodi regolari con falso epilogo, il numero di pagine limitato, l'eroe o l'antieroe.[3]»

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Rivista[modifica | modifica wikitesto]

Ici Même apparve sulla rivista À Suivre dal numero 1 del febbraio 1978 al numero 12 del gennaio 1979[4].

Volumi[modifica | modifica wikitesto]

Il fumetto uscì come volume unico presso l'editore Casterman nella collana «les romans (A SUIVRE)» nel 1979[5], con una prefazione di Jean-Claude Forest. È stata ripubblicata in formato tascabile presso J'ai lu nel 1988. L'album in grande formato riappare nella collana «Classiques» di Casterman nel 2003 con una nuova copertina, poi nel 2006 con una diversa presentazione[6].

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

L'albo è stato tradotto in spagnolo dell'editore Laertes col titolo Aquí Même nel 1981. La Norma Editorial lo ripubblica nel novembre 2005 nella «Colección BN»[7].

L'albo è stato tradotto in inglese da Kim Thompson col titolo You Are There e pubblicato dalle edizioni Fantagraphics nel 2009[8].

L'opera è apparsa in Italia nel 1980, col titolo Il paese chiuso in un volume della collana «Le nuvole» per le edizioni L'isola trovata di Bologna, tradotto da Gabriella Giardino con la prefazione originale di Forest.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Adattamenti[modifica | modifica wikitesto]

Il fumetto fu oggetto di un adattamento teatrale da parte della Compagnie Théâtre en kit a Nancy nel 1985[9], poi della compagnia Abribus a Grenoble nel 2001.

Edizioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • Jean-Claude Forest e Jacques Tardi, Il paese chiuso, traduzione di Gabriella Giardino, collana Le nuvole, Bologna, L'isola trovata, 1980.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si tratta anche di un gioco di parole col cognome del protagonista (chiamato in originale Arthur Même), che si potrebbe interpretare anche come "Même qui".
  2. ^ (FR) Jean-Claude Forest, Ma vie, mon œuvre, en douze pages, pour en finir avec cet épisode et passer à autre chose, in À Suivre, n. 73, febbraio 1984, p. 52.
  3. ^ Forest e Tardi (1980), p. 11.
  4. ^ (FR) (À SUIVRE) nella Bédéthèque.
  5. ^ (FR) Ici Même nella Bédéthèque.
  6. ^ (FR) Edizioni d'Ici Même nella Bédéthèque.
  7. ^ (ES) El tío Berni, Ici Même (Forest y Tardi), su Entrecomics, 21 luglio 2006. URL consultato il 14 giugno 2022 (archiviato il 1º dicembre 2017).
  8. ^ (EN) You Are There, su Fantagraphics.com (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2013).
  9. ^ (FR) Spectacles, su Théâtre en kit. URL consultato il 14 giugno 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Ici Même in (À suivre), su bdoubliees.com. URL consultato il 3 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2017)..
  • (FR) Ici Même, su bedetheque.com. URL consultato il 3 agosto 2017..
  Portale Fumetti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di fumetti