Vai al contenuto

I musicanti di Brema

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi I musicanti di Brema (disambigua).
Una statua di bronzo, situata a Brema, raffigurante i protagonisti della fiaba.

I musicanti di Brema (in tedesco Die Bremer Stadtmusikanten) è una favola pubblicata dai fratelli Grimm nel 1819, nella seconda edizione della loro raccolta Le fiabe del focolare.

Un asino, un cane, un gatto e un gallo, vissuti in quattro diverse fattorie, sono stati sempre trattati male dai loro padroni, i quali, una volta invecchiati, vorrebbero sbarazzarsi di loro. Ognuno di loro, allora, decide di abbandonare il proprio territorio e fuggire. Dopo essersi incontrati, decidono di andare insieme a Brema, in Germania, per vivere senza padroni e provare a diventare musicisti nella banda della città.

Sulla strada per Brema i quattro animali, stanchi ed affamati per il lungo cammino, scorgono una casa illuminata, vi guardano dentro, vedono dei briganti seduti a una tavola riccamente imbandita e decidono di mandarli in fuga per poter avere del cibo: dopo essersi posizionati l'uno sopra la schiena dell'altro, intonano uno strano concerto emettendo i propri versi, producendo un rumore assordante. I briganti, non capendo da dove provenga quel trambusto, pensano che la loro casa sia infestata da fantasmi e fuggono via spaventati. Gli animali allora entrano, si rifocillano con il cibo lasciato dai briganti e decidono di fermarsi lì a dormire per la notte.

Durante la notte i briganti, non sentendo più rumori, decidono di mandare uno di loro a controllare la situazione nella casa. Non essendoci luce, il volontario va in cucina per accendere una candela. Vedendo gli occhi del gatto brillare nell'oscurità, li scambia per carboni ardenti e avvicina la candela al gatto, che però gli salta addosso e gli graffia la faccia. L'uomo fa qualche passo indietro e finisce addosso al cane, che gli morde una gamba, poi l'asino gli tira un calcio e infine il gallo lo spaventa urlando da sopra il tetto.

Tornato dai suoi compagni, il brigante volontario, non avendo visto le cause di ciò che gli è accaduto a causa del buio, racconta loro di essere stato malmenato da un'orribile strega che lo avrebbe graffiato (il gatto), da un uomo che lo avrebbe pugnalato (il cane), da un mostro che lo avrebbe bastonato (l'asino) e da un giudice sopra il tetto (il gallo) che avrebbe urlato "Qui il ladro!". A sentire un simile racconto, i briganti decidono di non tornare più alla loro casa; i quattro animali rinunciano quindi ad andare a Brema e rimangono a vivere felici nella casa nel bosco per il resto della loro vita.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN174183125 · GND (DE4225766-9
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura