I corsari

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I corsari
Lingua originaleitaliano
Generemelodramma semiserio
MusicaAlberto Mazzucato
LibrettoFelice Romani
(libretto online)
Fonti letterarieLa citerne di René-Charles Guilbert de Pixérécourt
Attidue
Prima rappr.15 febbraio 1840
TeatroTeatro alla Scala di Milano
Personaggi
  • Don Alvaro, capitano di vascello, reduce dalla schiavitù d'Algeri, padre di Serafina e di Chiara (basso)
  • Serafina (mezzosoprano)
  • Chiara (soprano)
  • Don Fernando, tutore di Serafina, falso amico di Don Alvaro, ricco signore di Minorca (tenore)
  • Don Ramiro, figlio del podestà di Minorca, destinato sposo di Serafina (tenore)
  • Picaro, antico servitore di Don Fernando, ora pirata (basso)
  • Simoncino, benestante del villaggio di Belmonte (basso)
  • Lisetta, figlia di Sancio e di Agnese (soprano)
  • Agnese, custode del castello di Belmonte (mezzosoprano)
  • Spalatro, capo de' pirati (tenore)
  • Gennaro, capo de' pirati (tenore)
  • Cori e comparse: paesani, paesane, pirati e guardie

I corsari è un'opera in due atti di Alberto Mazzucato, su libretto di Felice Romani. La prima rappresentazione ebbe luogo nell'ambito della stagione di Carnevale e Quaresima del Teatro alla Scala di Milano il 15 febbraio 1840.[1]

Gli interpreti della prima rappresentazione furono:[2][3]

Personaggio Interprete
Don Alvaro Gaetano Rossi
Serafina Teresa Brambilla
Chiara E. Beltrami Barozzi
Don Fernando Francesco Regini
Don Ramiro, Catone Lonato
Picaro Celestino Salvatori
Simoncino Giuseppe Frezzolini
Lisetta Rosina Olivieri
Agnese Teresa Ruggeri
Spalatro Antonio Benciolini
Gennaro Napoleone Marconi

La direzione era dello stesso Mazzucato.

Lo stesso libretto era stato usato per l'opera Chiara e Serafina ossia Il pirata di Gaetano Donizetti, rappresentata al Teatro alla Scala nel 1822.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La scena è nell'isola di Maiorca nel vecchio castello di Belmonte e nel palazzo di Don Fernando.

Avvertimento dal libretto: Don Alvaro, padre di Chiara e di Serafina, era un prode capitano di vascello, che, durante la guerra degli Spagnoli contro gli Algerini, veleggiando con Chiara primogenita sua da Cadice a Majorca, fu da questi sorpreso e tenuto due lustri prigioniero. Gli emuli suoi alla corte, stigati da don Fernando, uomo potentissimo, segretamente nemico di don Alvaro, diedero a questa disgrazia tutta l'apparenza del delitto; di modo che don Alvaro fu condannato come reo di tradimento, e tutore della piccola Serafina fu eletto don Fernando medesimo. Cresciuta essa in età ed in bellezza, confinolla questi in Majorca, e andò macchinando come farla sua, non già per amore ch'essa gli inspirasse, ma per desiderio di possederne il ricchissimo patrimonio. In questo mentre Serafina, innamoratasi di don Ramiro, giovane cavaliere di quell'isola, fu da lui chiesta in isposa a don Fernando, il quale non sapendo come opporsi apertamente a queste nozze, ebbe ricorso all'inganno. Finse che don Alvaro ritornasse segretamente da Algeri, si presentasse al suo castello per veder Serafina, e seco la guidasse a Madrid per gettarsi a' piedi del re, ed impetrarne perdono. Picaro, antico suo servo, uomo intraprendente e facinoroso, capitato per caso in Majorca in compagnia di corsari, coi quali da lungo tempo viveva, secondava il raggiro, fingevasi il padre, e dava Serafina in potere di don Fernando. Ma don Alvaro liberato dalla schiavitù per opera del console di Spagna, fatto certo della sua innocenza, ritornava effettivamente d'Algeri; e spinto da una burrasca approdava nell'isola quel giorno medesimo che Serafina era giuoco dei due scellerati. Come procedesse l'inganno e qual fine sortisse, forma il nodo e lo scioglimento del melodramma.

Struttura musicale[modifica | modifica wikitesto]

  • Sinfonia

Atto I[modifica | modifica wikitesto]

  • N. 1 - Introduzione e Cavatina di Chiara L'alba in cielo appar già chiara - Queste romite sponde (Coro, Agnese, Lisetta, Simoncino, Chiara)
  • N. 2 - Coro e Cavatina di Picaro Maledetto il temporale - Questa vita errante e oscura
  • N. 3 - Coro e Duetto fra Ramiro e Serafina Oh! come il dolce zefiro - Ah! Serafina ho l'anima (Ramiro, Serafina, Coro)
  • N. 4 - Duetto fra Picaro e Serafina Per vederti, o mia figliuola
  • N. 5 - Finale I Zitti, zitti... entriam bel bello - Mi dicea, la nonna mia (Spalatro, Coro, Simoncino, Agnese, Lisetta, Alvaro, Picaro, Serafina, Ramiro)

Atto II[modifica | modifica wikitesto]

  • N. 6 - Aria di Ramiro Tolto a lei per cui sereni (Ramiro, Agnese, Coro)
  • N. 7 - Coro Capitano! (Spalatro, Gennaro, Coro)
  • N. 8 - Duetto fra Simoncino e Chiara Ah! Signora, l'abbiamo fatta
  • N. 9 - Aria di Serafina Tu non sai di qual tormento (Serafina, Agnese, Chiara, Lisetta, Simoncino, Coro, Picaro)
  • N. 10 - Settimino Chiara... ebben? Questa volta (Simoncino, Chiara, Picaro, Serafina, Lisetta, Agnese, Ramiro)
  • N. 11 - Finale II Vittoria!... Vittoria!... - Palpiti alfin il core (Coro, Serafina, Chiara, Simoncino, Lisetta, Ramiro, Alvaro)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ almanacco di amadeusonline (consultato il 19 aprile 2012)
  2. ^ Dalla scheda del libretto (n. 7347) sul sito Libretti d'Opera dell'Università di Padova (consultato il 10 aprile 2012)
  3. ^ Elenco interpreti sul libretto per la prima rappresentazione

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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