Hautville

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Hautville
Il gruppo al Wave Gotik Treffen del 2017
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereNeofolk
Neoprogressive
Progressive folk
Periodo di attività musicale2006 – in attività
EtichettaSPQR
Album pubblicati4
Studio3
Raccolte1
Sito ufficiale

Gli Hautville sono un gruppo musicale neofolk, neoprogressive e progressive folk italiano nato nel 2006 tra Cervia e Ferrandina da un progetto dei lucani Francesco Dinnella (tastiere) e Leonardo Lonigro (chitarra) a cui si unisce Simona Bonavita, voce del gruppo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto, principalmente acustico, fonde elementi neofolk di matrice europea al rock progressivo italiano mentre i testi, in buona parte, si ispirano alle tradizioni antiche e alla filosofia ermetica. Il nome Hautville (da Altavilla) fa riferimento al medioevo normanno svevo.

Nel 2010, dopo un lungo periodo di ricerca, pubblicano l'album No Milk For Babies (CDR - Invisible Eye Productions)[1][2].
Nel 2011 incidono Numen Lumen (CD - Hau Ruck! SPQR)[3][4], che contiene brani rimasterizzati di No Milk For Babies e tre inediti e tre inediti; fra le liriche testi tratti dalle opere da Giordano Bruno, Giuliano Kremmerz e Domenico Bellocchio. L’album è masterizzato da Diego Banchero (Egida Aurea – Il segno del comando).
Nel 2013 esce invece Le Moire (SPQR)[5][6][7], ispirato alle omonime figure mitologiche. In questo progetto gli elementi neoprogressive diventano più rilevanti, grazie anche al contributo del pianista Arturo Stalteri, già Pierrot Lunaire e alla presenza della cover dello storico brano Non mi rompete del Banco del Mutuo Soccorso[8].Caelum et terra, tratto dal disco, è stato trasmesso da Rai Radio 3 nel programma Battiti.[9]

In lavorazione dal 2015, il nuovo album Mater Dolorosa vede la luce nel maggio 2016[10][11][12][13]. Allo stile neofolk e progressive folk degli album precedenti si aggiunge l’arrangiamento orchestrale reso possibile dalla partecipazione di numerosi musicisti classici[14][15].

Alle produzioni in studio affiancano attività live in contesti di rilevanza nazionale[16][17][18][19][20] ed europea (in supporto a Vienna allo storico duo neofolk americano Changes[21]) come la partecipazione al Wave Gotik Treffen nel 2013 e nel 2017).

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Arturo Stalteri, pianoforte (Le Moire; Mater Dolorosa)
  • William Matteuzzi, tenore (Mater Dolorosa)
  • Mirko Lucchini, pittore (Mater Dolorosa)
  • Rebecca Dallolio, violino (Mater Dolorosa)
  • Daniela Caschetto, violoncello (Mater Dolorosa)
  • Giulio Amico Padula, tromba (Mater Dolorosa)
  • David Bisetti, percussioni (Mater Dolorosa)
  • Roberto Sivilia, artwork (Mater Dolorosa)
  • Paolo Bitonto, batteria (Numen Lumen; Le Moire)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.darkroom-magazine.it/ita/108/Recensione.php?r=2104
  2. ^ Oflorenz, rosaselvaggia.com, RECENSIONI DISCHI ESTATE 2011, su rosaselvaggia.com. URL consultato il 18 febbraio 2014.
  3. ^ http://www.arlequins.it/pagine/articoli/alfa/corpo.asp?iniz=H&fine=I&ch=5485
  4. ^ stormingthebase.com, Hautville. Numen Lumen. CD., su stormingthebase.com. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  5. ^ Mourning, Recensione sulla webzine Aristocrazia, su aristocraziawebzine.com. URL consultato il 26 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2014).
  6. ^ S.Ericksen, Recensione sulla rivista tedesca Black Magazin, su blackmagazin.com. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  7. ^ Lux_Atman, Recensione sulla rivista spagnola lux atenea webzine, su luxatenealibros.blogspot.it. URL consultato il 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2016).
  8. ^ Aldo Chimenti, Hautville - Le Moire (JPG), in Rockerilla, luglio-agosto, 2013, 56. URL consultato l'11 febbraio 2014.
  9. ^ www.radio3.rai.it, programmazione di Battiti del 20/11/2013, su radio3.rai.it. URL consultato il 26 febbraio 2014.
  10. ^ Aldo Chimenti, Hautville – Mater Dolorosa, in Rockerilla, vol. 433, 2016, p. 76.
  11. ^ HAUTVILLE , Mater Dolorosa , Music, CD review, su peek-a-boo-magazine.be. URL consultato il 10 febbraio 2017.
  12. ^ Jean-Christophe Le Brun - Neoprog, Neoprog - chronique - Mater Dolorosa, su neoprog.eu. URL consultato il 10 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2017).
  13. ^ Carlo Baja Guarienti, Hautville : Viaggio al termine della notte #27, su ImpattoSonoro - Webzine musicale e culturale indipendente, 11 novembre 2016. URL consultato il 10 febbraio 2017.
  14. ^ Alberto Lutriani, Ascension Magazine #44 winter 2016/2017, page 60
  15. ^ Hautville - Mater Dolorosa - HamelinProg progressive rock, su hamelinprog.com. URL consultato il 10 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2017).
  16. ^ Nicola Tenani, AUTUNNA ET SA ROSE LIA FAIL HAUTVILLE (live in Bologna, Teatro S. Vincenzo de Paoli, 02-04-2011), su soundsbehindthecorner.org. URL consultato il 25 febbraio 2014.
  17. ^ lastfm.it, The Villa Festival 2011, Villa Aganoor Pompilj, su lastfm.it. URL consultato il 10 febbraio 2014.
  18. ^ Rise! Rise! Rise! Festival, Firenze, su cpafisud.org. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2014).
  19. ^ Art postfolk fest: egida aurea (it) + die weisse rose (dk) + hautville (it), su fiestapp.com. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  20. ^ Giulia Tardelli, TONY WAKEFORD + SPECIAL GUEST: HAUTVILLE, su trova-eventi.it (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  21. ^ Changes In Concert, su nmia.com. URL consultato il 1º luglio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica