Habibi (fumetto)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Habibi
fumetto
Titolo orig.Habibi
Lingua orig.lingua inglese
PaeseStati Uniti
AutoreCraig Thompson
EditorePantheon Books
1ª edizionesettembre 2011
Editore it.Rizzoli Lizard
1ª edizione it.ottobre 2011

Habibi è un graphic novel di Craig Thompson pubblicato da Pantheon Books nel settembre 2011, in Italia nell'ottobre dello stesso anno da Rizzoli Lizard. Il libro di 672 pagine è ambientato in un immaginario paese islamico, distopico e anacronistico, e descrive la relazione tra Dodola e Zam, due ragazzi fuggiti dalla schiavitù che vengono separati e subiscono molte trasformazioni mentre crescono con nuovi nomi e nuovi corpi, che si riveleranno un ostacolo al loro amore quando in seguito si ritroveranno.[1] Il sito web del libro descrive il suo contenuto come una storia d'amore e una parabola sulle relazioni umane con il mondo naturale che esplora tematiche come il divario culturale tra il primo e il terzo mondo e il retaggio comune della Cristianità e dell'Islamismo.[2]

Il romanzo ha ricevuto critiche contrastanti: infatti da una parte è stato lodato da articoli usciti su Time, Elle, Salon, NPR e altri per la bellezza visiva del disegno e l'ottima resa della sua ambientazione epica, ma d'altra parte ha ricevuto critiche per il modo in cui tratta della sessualità e per l'immagine negativa data al mondo arabo e alla sua cultura. [senza fonte]

Genesi dell'opera[modifica | modifica wikitesto]

Thompson iniziò a lavorare su Habibi alla fine del 2004. Pur se il libro è molto influenzato anche dai suoi lavori precedenti come Blankets, che descrive autobiograficamente l'educazione cristiana di Thompson e le sue credenze,[3] Habibi fu concepito come parte del suo desiderio di capire meglio e umanizzare l'Islam, focalizzarsi sulla bellezza delle culture arabe e islamiche,[4] così in contrasto con la loro fama negativa.[5]

Nello sviluppo della storia, Thompson fu ispirato dalla calligrafia araba, interpretando quella forma di scrittura come la rappresentazione stenografica di un'idea o un concetto che, dice Thompson, è anche all'origine dell'arte fumettistica.[4] Ciascuno dei nove capitoli del libro è caratterizzato da un particolare stile del disegno, e come cornice viene impiegata la forma di un talismano Arabo.[1] Il libro contiene anche citazioni esplicite di dipinti orientalisti del XIX secolo, in particolare di Jean-Léon Gérôme.[6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Habibi è ambientato nel presente anche se in un paesaggio orientalistico immaginario che Thompson ha pensato con lo scopo di creare una grande fiaba che gli permettesse di contrapporre il mondo antico a quello moderno e al contempo di evitare l'inserimento di armi o guerre storicamente determinate.[4][7] Nonostante sia ambientato in una terra islamica e includa elementi come la scrittura araba, Thompson è riluttante dire che la narrazione abbia luogo in Medio Oriente, preferendo enfatizzare il fatto che si tratta di una terra mitica, e che le caratteristiche vagamente musulmane dei personaggi sono in realtà il frutto del contesto in cui sono cresciuti. Thompson spiega che ha preso in prestito elementi da differenti aree geografiche e li ha mescolati con altri di sua invenzione.[7] Il libro è inframezzato da disegni di storie tratte dal Corano che si intrecciano con il filone narrativo principale che è quello che segue le vicende di Dodola, una giovane ragazza che, nonostante sia intelligente e istruita, viene venduta per la propria bellezza, e del più piccolo Zam, un ragazzo di colore che a causa del suo rapporto contrastante con la madre adottiva è portato a compiere scelte autodistruttive.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c du P.C. Panno, Natalie. "'Habibi' Gracefully Subverts Orientalist Tropes", The Harvard Crimson, 20 settembre 2011.
  2. ^ Matheson, Whitney. "Preview: Craig Thompson's new graphic novel, 'Habibi'", USA Today, 19 agosto 2011.
  3. ^ Heater, Brian. "Interview: Craig Thompson Pt. 1 (of 2)" Archiviato il 15 ottobre 2017 in Internet Archive., The Daily Crosshatch, 7 maggio 2007.
  4. ^ a b c Kois, Dan. "Arab Fling". New York Magazine, 21 agosto 2011.
  5. ^ Kross, Karen L. Bookslut "An Interview with Craig Thompson" Archiviato il 20 ottobre 2019 in Internet Archive., Book Slut, febbraio 2004.
  6. ^ Creswell, Robyn. "The Graphic Novel as Orientalist Mash-Up". The New York Times. 14 ottobre 2011.
  7. ^ a b Armstrong, Meakin. "Fundamentals" Archiviato il 24 settembre 2011 in Internet Archive.. Guernica, settembre 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Fumetti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di fumetti