Gyrolite

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gyrolite
Classificazione StrunzVIII/H.34-40
Formula chimicaNaCa16Si23AlO60(OH)8·64(H2O)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinoP1
Sistema cristallinotriclino
Classe di simmetriapinacoidale (1)
Gruppo puntuale6
Gruppo spazialeP 61
Proprietà fisiche
Densità2,4 g/cm³
Durezza (Mohs)3-4
Sfaldaturaperfetta secondo il pinacoide 001
Fratturairregolare
Coloreincolore, bianco o grigio, con sfumature verdoline o brune.
Lucentezzamadreperlacea
Opacitàda trasparente a traslucida.
Strisciobianco
Diffusionerara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La gyrolite è un minerale, un silicato (tettosilicato) del gruppo delle zeoliti. Fu scoperta nel 1851 a The Storr sull’isola di Skye in Scozia dal naturalista John Anderson dell’Università di Glasgow e nominata Gyrolite in riferimento alla forma arrotondata dei suoi aggregati cristallini (dal latino gyrus, cerchio).

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta in aggregati globulari, raggiati o in lamelle estremamente sottili.[1] La girolite forma dei piatti cristalli esagonali dalle linee irregolari. I cristalli sono bianchi, con una lucentezza setosa o a volte in forma di sottili fiocchi ma, in genere, si accresce in grappoli o in pomelli. Più raramente cristallizza in forme a ventaglio, simili alla stilbite.[2] I cristalli hanno un diametro tra 0,5-1 cm ma sono stati rinvenuti in Islanda anche cristalli di 2 cm di diametro. In India, nei basalti di Bombay sono state trovati cristalli sferici da 5 a 20 cm di diametro.[3]. Impurezze metalliche di ferro o manganese possono conferire ai cristalli, generalmente bianchi, diverse colorazioni. Le sfere di girolite sono molto delicate e non andrebbero toccate per non rovinarle.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Si rinviene nei geodi dei basalti delle colate laviche del Deccan in India nello Stato del Maharashtra. In particolare nell’area del distretto di Poona e anche in Groenlandia a Niaqornat. [4] Si rinviene anche in Islanda nei basalti olivinici dei fiordi dell’ovest e dell’est..[5]. Spesso è associata in druse miste di zeoliti: natrolite, okenite, stilbite, scolecite, prehnite, apofillite, laumontite, heulandite.

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta in cristallini pseudoesagonali o, più frequentemente, in palline sferoidali o in masserelle lamellari. La Reyerite, un’altra zeolite, è simile alla girolite.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

La gyrolite è un minerale d’interesse scientifico e collezionistico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ” R. Hochleitner, Guida ai minerali, Ricca editore, 2017, Roma”
  2. ^ ” K.Saemundsseon, E.Gunnlaugsson, Icelandic Rocks and Minerals, Mál og Menning, 2010”
  3. ^ ”Berthold Ottens, Indian zeolites, The Mineralogical record January-february 2003 vol. 34 number 1, Tucson”
  4. ^ ”Ole Johnsen, Guida ai minerali del mondo, Zanichelli, 2006”
  5. ^ ”K.Saemundsson, E. Gunnlaugsson, Icelandic Rocks and Minerals, Mál og menning, 2010”

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
  Portale Mineralogia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mineralogia