Guardia Mora

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Guardia Mora
La Guardia Mora tra il 1936 e il 1939
Descrizione generale
Attiva1937–1956
NazioneBandiera della Spagna Stato spagnolo
ServizioTruppe domestiche
RuoloGuardia a cavallo
Guarnigione/QGPalazzo Reale di El Pardo, Madrid
Battaglie/guerreGuerra civile spagnola
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La Guardia Mora accompagna il conte Ciano e il conte di Jordana a San Sebastián, 12 luglio 1939.

La Guardia Mora (Guardia moresca), ufficialmente Guardia de Su Excelencia el Generalísimo (It: Guardia di Sua Eccellenza il Generalissimo) è stata la scorta cerimoniale personale di Francisco Franco. Fu formata nel febbraio del 1937 da personale proveniente dalla Guardia Civil di Tétouan e dal II Tabor del Grupo de Regulares de Tetuan n. 1. Il loro mantello bianco e rosso con cappuccio, basato sul chilaba, era indossato sopra l'uniforme bianca da parata degli ufficiali regolari[1].

La Guardia Mora non era controllata dai militari spagnoli, ma dalla Casa Militar de Su Excelencia el Generalísimo y Jefe del Estado, la Casa Militare di Sua Eccellenza il Generalissimo e Capo di Stato[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Guardia Mora ha le sue origini nelle prime fasi della guerra civile spagnola. Nel luglio 1936 come comandante militare delle Isole Canarie, il generale Francisco Franco riuscì a volare nel Marocco spagnolo, dove prese il controllo dell'esercito spagnolo africano,[3] costituito principalmente da regolari marocchini e unità della legione spagnola. Queste truppe professionali furono trasportate in Spagna e iniziarono ad avanzare verso Madrid. Già nell'ottobre 1936, quando fu nominato capo di stato durante una cerimonia ufficiale a Burgos, Franco partecipò all'evento accompagnato da una scorta formata da soldati marocchini degli attuali reggimenti regolari, montati a cavallo[4]. Successivamente, Franco ha iniziato a frequentare eventi pubblici affiancato da una grande scorta di guardie marocchine. Lo storico britannico Paul Preston ha sottolineato che la Guardia Mora divenne un simbolo in sé e il miglior esempio del nuovo potere che si stava costruendo attorno alla figura di Franco[4].

Dopo la fine della guerra civile nel 1939 le unità marocchine dell'Esercito d'Africa furono o sciolte o restituite al Marocco spagnolo, ma un gruppo selezionato di soldati e ufficiali rimase sulla penisola, come guardie montate, svolgendo funzioni cerimoniali e fornendo protezione al Capo di Stato.

Quando Franco trasferì la sua residenza ufficiale a Madrid, la Guardia Mora lo seguì e, una volta stabilita nella capitale, arrivarono ad avere un quartier generale permanente nel Palazzo di El Pardo, residenza ufficiale del Generalissimo.[5]

La parte moresca della Guardia Mora fu sciolta nel 1956, dopo l'indipendenza del Marocco[6] e la Guardia continuò con il solo personale spagnolo. Alla morte di Franco e all'ascensione del re Juan Carlos come capo dello stato, il reggimento di guardia fu integrato nel nuovo esercito sotto il re e costituì la base del "Reggimento della Guardia Reale" (Regimiento de la Guardia Real); che poi diventerà la moderna Guardia Real.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The Spanish civil War 1936-39 (1) The Nationalist Forces by Alejandro de Quesada Osprey Men-at-Arms 495 Copyright 2014 ISBN 978-1-78200-782-1
  2. ^ Copia archiviata, su guardiareal.org. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2019).
  3. ^ Paul Preston, Franco, p. 138, ISBN 0-00-686210-1.
  4. ^ a b Preston, Paul (2011). Franco «Caudillo de España». Barcelona: Random House Mondadori. p.234
  5. ^ Cardona, Gabriel (2012). El gigante descalzo: El ejército de Franco. Aguilar
  6. ^ Payne, Stanley G. (1987). The Franco Regime, 1936–1975. Madison: The University of Wisconsin Press.
  7. ^ Reseña histórica, su guardiareal.org. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2019).

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