Gomphotherium

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Gomphotherium
Scheletro di Gomphotherium productum
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Proboscidea
Famiglia Gomphotheriidae
Genere Gomphotherium
Specie
  • G. anguirvalis
  • G. angustidens
  • G. annectens
  • G. brewsterensis
  • G. calvertense
  • G. nebrascensis
  • G. obscurum
  • G. osborni
  • G. productum
  • G. rugosidens
  • G. simplicidens
  • G. willistoni

Il gomfoterio (gen. Gomphotherium) è un proboscidato estinto, vissuto nel Miocene in Europa, Africa, Asia e Nordamerica.[1][2]

Il genere è probabilmente parafiletico.[3][4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione dello scheletro di G. productum (a destra) e G. steinheimense (a sinistra) confrontati con le dimensioni di un uomo.

Per forma e dimensioni, la maggior parte delle specie di Gomphotherium erano simili all'attuale elefante indiano, con il G. productum (noto dai resti di un maschio adulto di circa 35 anni) che raggiungeva i 2,51 m di altezza e un peso di 4,6 ton. La specie di maggiori dimensioni, G. steinheimense, nota dallo scheletro completo di un maschio adulto di 37 anni, ritrovato a Mühldorf am Inn, in Germania, misurava 3,17 m in altezza e aveva un peso di 6,7 ton.[5]

Gomphotherium, come i più primitivi elephantimorfi, aveva la mandibola allungata da cui fuoriuscivano due zanne.[6]

Zanne[modifica | modifica wikitesto]

La caratteristica distintiva più evidente del gomfoterio era però la presenza di due lunghe zanne poste nella mandibola, che andavano a fare il paio con quelle superiori. L'aspetto dell'animale, quindi, doveva essere quello di uno strano "elefante dal becco". Questa bizzarra specializzazione doveva servire ai gomfoteri per dragare i fiumi e i laghi alla ricerca di piante acquatiche che costituivano il loro nutrimento. Le caratteristiche zanne subirono un'ulteriore evoluzione nella linea che condusse ai mastodonti "dalle zanne a pala", come Amebelodon e Platybelodon.

Oltre che per le zanne, anche il resto del cranio del gomfoterio era diverso da quello degli elefanti attuali: era più lungo e basso, e i molari erano presenti in misura maggiore, con una superficie di masticazione più ridotta. Rispetto ai proboscidati primitivi, però, la dentatura del gomfoterio è maggiormente specializzata. Questi mastodonti a quattro zanne, come spesso sono chiamati, si diffusero negli ambienti lacustri e paludosi tipici del Miocene; i gomfoteri furono animali dal grande successo evolutivo, visto che prosperarono in molte parti del mondo per svariati milioni di anni. Il genere Gomphotherium comprende varie specie, la più nota delle quali è senza dubbio G. angustidens.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il seguente cladogramma mostra il posizionamento del genere Gomphotherium tra i proboscidati, in base alle caratteristiche dell'osso ioide:[7]

Mammut americanum (mastodonte americano)

Gomphotherium sp.

Stegodon zdanskyi

Loxodonta africana (elefante africano)

Elephas maximus (elefante asiatico)

Mammuthus columbi (mammut columbiano)

Specie[modifica | modifica wikitesto]

Le specie considerate valide per questi taxa sono più di una dozzina, con un'altra trentina considerate come sinonimi junior.[8]

  • G. hannibali (Welcomme, 1994) Europa, Miocene inferiore
  • G. annectens (Matsumoto, 1925) Giappone, Miocene inferiore
  • G. cooperi (Osborn, 1932) Asia, Miocene inferiore
  • G. sylvaticum (Tassy, 1985) Europa, Miocene inferiore
  • G. libycum (Fourtau, 1918) Egitto, Miocene inferiore
  • G. inopinatum (Borissiak e Belyaeva, 1928) Cina, tardo Miocene inferiore-inizio Miocene medio
  • G. mongoliense (Osborn, 1924) Mongolia, tardo Miocene inferiore-inizio Miocene medio
  • G. angustidens (Cuvier, 1817) (type) Europa, Miocene medio
  • G. subtapiroideum (Schlesinger, 1917) Europa, Miocene tardo Miocene inferiore-inizio Miocene medio
  • G. tassyi Wang, Li, Duangkrayom, Yang, He & Chen, 2017 Cina, Miocene medio
  • G. browni (Osborn, 1926) Pakistan, Miocene medio
  • G. steinheimense (Klahn, 1922) Europa, Cina, Miocene medio-superiore
  • G. productum (Cope, 1874) Nord America, Miocene medio- Pliocene inferiore

Filogenia[modifica | modifica wikitesto]

Filogenia secondo Wang et al. 2017[8]


Phiomia serridens

Eritreum melakeghebrekristosi

Gomphotherium sp. (Mwiti)

Gomphotherium hannibali

Gomphotherium annectens

Gomphotherium cooperi

Gomphotherium sylvaticum

Gomphotherium libycum

Gomphotherium pygmaeus

Gomphotherium inopinatum

Gomphotherium mongoliense

Gomphotherium angustidens (s. s.)

Gomphotherium connexum

Gomphotherium subtapiroideum

Gomphotherium tassyi

Gomphotherium wimani

Gomphotherium browni

Gomphotherium productum

Gomphotherium steinheimense

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Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Wei Wang, Wei Liao, Dawei Li e Feng Tian, Early Pleistocene large-mammal fauna associated with Gigantopithecus at Mohui Cave, Bubing Basin, South China, in Quaternary International, vol. 354, 1º luglio 2014, pp. 122–130, Bibcode:2014QuInt.354..122W, DOI:10.1016/j.quaint.2014.06.036, ISSN 1040-6182 (WC · ACNP).
  2. ^ Palmer, T. S.; Merriam, C. H. (1904). Index generum mammalium: a list of the genera and families of mammals. Government Printing Office, Washington.
  3. ^ (EN) Yan Wu, Tao Deng, Yaowu Hu, Jiao Ma, Xinying Zhou, Limi Mao, Hanwen Zhang, Jie Ye e Shi-Qi Wang, A grazing Gomphotherium in Middle Miocene Central Asia, 10 million years prior to the origin of the Elephantidae, in Scientific Reports, vol. 8, n. 1, 16 maggio 2018, pp. 7640, Bibcode:2018NatSR...8.7640W, DOI:10.1038/s41598-018-25909-4, ISSN 2045-2322 (WC · ACNP), PMC 5956065, PMID 29769581.
  4. ^ (EN) Sina Baleka, Luciano Varela, P. Sebastián Tambusso, Johanna L.A. Paijmans, Dimila Mothé, Thomas W. Stafford, Richard A. Fariña e Michael Hofreiter, Revisiting proboscidean phylogeny and evolution through total evidence and palaeogenetic analyses including Notiomastodon ancient DNA, in iScience, vol. 25, n. 1, gennaio 2022, pp. 103559, Bibcode:2022iSci...25j3559B, DOI:10.1016/j.isci.2021.103559, PMC 8693454, PMID 34988402.
  5. ^ A. Larramendi, Shoulder height, body mass and shape of proboscideans (PDF), in Acta Palaeontologica Polonica, vol. 61, 2016, DOI:10.4202/app.00136.2014.
  6. ^ (EN) Dimila Mothé, Marco P. Ferretti e Leonardo S. Avilla, The Dance of Tusks: Rediscovery of Lower Incisors in the Pan-American Proboscidean Cuvieronius hyodon Revises Incisor Evolution in Elephantimorpha, in Beatty (a cura di), PLOS ONE, vol. 11, n. 1, 12 gennaio 2016, pp. e0147009, Bibcode:2016PLoSO..1147009M, DOI:10.1371/journal.pone.0147009, ISSN 1932-6203 (WC · ACNP), PMC 4710528, PMID 26756209.
  7. ^ J. Shoshani e P. Tassy, Advances in proboscidean taxonomy & classification, anatomy & physiology, and ecology & behavior, in Quaternary International, 126–128, 2005, pp. 5–20, Bibcode:2005QuInt.126....5S, DOI:10.1016/j.quaint.2004.04.011.
  8. ^ a b Shi-Qi Wang, Yu Li, Jaroon Duangkrayom, Xiang-Wen Yang, Wen He e Shan-Qin Chen, A new species of Gomphotherium (Proboscidea, Mammalia) from China and the evolution of Gomphotherium in Eurasia, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 37, n. 3, 4 maggio 2017, pp. e1318284, Bibcode:2017JVPal..37E8284W, DOI:10.1080/02724634.2017.1318284, ISSN 0272-4634 (WC · ACNP).

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