Golfo di Possiet

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Golfo di Possiet
Parte diMar del Giappone
StatoBandiera della Russia Russia
Circondario federaleEstremo Oriente
Soggetto federale Territorio del Litorale
Rajon Chasanskij
Coordinate42°33′09″N 131°00′00″E / 42.5525°N 131°E42.5525; 131
Dimensioni
Superficie445 km²
Profondità massima45 m
Sviluppo costiero210 km
Idrografia
InsenatureBaie Vitjaz', Troicy, Rejd Pallada, Ėkspedicii, Novgorodskaja e golfo Kitovyj.
Mappa di localizzazione: Federazione Russa
Golfo di Possiet
Golfo di Possiet

Il golfo di Possiet o Pos'et (in russo Залив Посьета?, zaliv Pos'eta) è un'insenatura situata sulla costa occidentale del golfo di Pietro il Grande, in Russia. Si affaccia sul mar del Giappone e appartiene al Chasanskij rajon, nel Territorio del Litorale (Circondario federale dell'Estremo Oriente). Fu così chiamato in onore dell'ammiraglio Konstantin Nikolaevič Pos'et (Constantin Possiet)[1].

Il golfo di Possiet; in pp. le isole Taranceva

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Il golfo di Possiet è compreso tra capo Suslov (мыс Суслова)[2][3] a ovest, e capo Gamov (мыс Гамова)[4][5] a est. Capo Gamov, dove si trova l'omonimo faro[6][7], è l'estremo punto meridionale della penisola di Gamov[8], un promontorio roccioso che raggiunge i 506 m di altezza e capo Suslov è la punta meridionale della penisola omonima che ha un'altezza di 233 m.

Il golfo è estremamente frastagliato e comprende molte insenature e baie interne, le maggiori (elencate da est a ovest) sono:

Sulla costa del golfo ci sono diversi insediamenti: Pos'et e Kraskino nella baia Ėkspedicii, Zarubino nel golfo Kitovyj, Andreevka nella baia Troicy (in russo: Посьет, Краскино, Зарубино, Андреевка).

Isole[modifica | modifica wikitesto]

Nel golfo ci sono alcune isole: la piccola isola di Alekseev (остров Алексеева) vicino alla costa meridionale della penisola di Gamov (42°33′24″N 131°11′00″E / 42.556667°N 131.183333°E42.556667; 131.183333); le isole di Tarancev (острова Таранцева) all'ingresso della baia Vitjaz' (42°35′42″N 131°08′57″E / 42.595°N 131.149167°E42.595; 131.149167); Bol'šoj Gakkel' e Malyj Gakkel' nella parte occidentale del golfo di Kitovyj; sempre nello stesso golfo, vicino alla costa centro-settentrionale, a sud-ovest della località urbana di Zarubino, c'è l'isolotto di Michel'son (остров Михельсона); 42°37′56″N 131°02′37″E / 42.632222°N 131.043611°E42.632222; 131.043611). All'uscita occidentale della baia Rejd Pallada, tra capo Nazimova e capo Astaf'eva, si trova la piccola isola di Čerkavskij (остров Черкавского; 42°37′59″N 130°48′11″E / 42.633056°N 130.803056°E42.633056; 130.803056). A sud-est di capo Suslov, fuori dal golfo, si trova l'Isola di Furugel'm.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il golfo fu scoperto e descritto nel 1852 dall'equipaggio della corvetta francese Caprice e fu chiamato d'Anville dal nome del grande cartografo francese del XVIII secolo Jean-Baptiste Bourguignon d'Anville. Due anni dopo fu mappato dalla spedizione di Evfimij Vasil'evič Putjatin con la scuna Vostok e la fregata Pallada e rinominato in onore di Constantin Possiet. Nel 1855, durante la guerra di Crimea, approdò nel golfo uno squadrone anglo-francese, denominato le raid de Napoléon per la presenza della corazzata francese, Le Napoléon. Nel luglio del 1938, la costruzione di un aeroporto e di una struttura sovietica per la manutenzione dei sottomarini suscitò le ire dei giapponesi e scatenò un conflitto frontaliero noto come la battaglia del lago Chasan (29 luglio-11 agosto 1938).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Estone, discendente della nobile famiglia francese Possiet de Rossier. In russo: Константин Николаевич Посьет (1819-1899) http://khasan-district.narod.ru/directory/person/posiet.htm
  2. ^ мыс Суслова
  3. ^ Porta il nome del tenente Nikolaj Aleksandrovič Suslov Николай Александрович Суслов
  4. ^ мыс Гамова
  5. ^ Porta il nome del guardiamarina Nikolaj Aleksandrovič Suslov D. I. Gamov (Д.И.Гамов), membro dell'equipaggio della fregata Pallada.
  6. ^ Video sul faro Gamov Маяк Гамова
  7. ^ Маяки Хасанского района
  8. ^ Полуостров Гамов, su seabreeze.ru. URL consultato il 5 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2009).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]