Gneo Fulvio Centumalo

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Gneo Fulvio Centumalo
Console della Repubblica romana
Nome originaleCneus Fulvius Centumalus
GensFulvia
Consolato229 a.C.

Gneo Fulvio Centumalo[1] (in latino Gnaeus Fulvius Centumalus; ... – ...; fl. III secolo a.C.) è stato un politico romano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Terminata la prima guerra punica, la repubblica romana rivolse le proprie operazioni militari verso il mare Adriatico, così da sradicare la pirateria che lo affliggeva. I maggiori pericoli venivano da Teuta, regina degli Illiri, i quali minacciavano le rotte commerciali dei Romani. Quando i romani cercarono di avviare negoziati con gli Illiri ed inviarono ambasciatori, Teuta diede l'ordine di ucciderli; questo portò alla prima guerra illirica tra il 229 a.C. ed il 228 a.C..

Durante la guerra, Centumalo ed il collega Lucio Postumio Albino riuscirono in breve tempo a conquistare l'Illiria, avendo trovato poca resistenza ed disperso facilmente le forze della regina Teuta, la quale si rifugiò con un piccolo gruppo di fedeli presso la fortezza chiamata Rhizon. I Romani stabilirono un protettorato su gran parte del territorio illirico ed incoronarono re Demetrio di Faro, così che potesse contrapporsi alla regina Teuta.

Centumalo tornò a Roma con gran parte delle forze di terra e navali, lasciando Albino con sole 40 navi e una piccola parte dell'esercito. Ad entrambi fu concesso il trionfo, il primo trionfo ottenuto contro l'Illiria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Fasti consulares Successore
I
Marco Emilio Barbula
e
Marco Giunio Pera
(229 a.C.)
con
Lucio Postumio Albino II
Spurio Carvilio Massimo Ruga II
e
Quinto Fabio Massimo Verrucoso II
II