Gli incappucciati d'ombra

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gli incappucciati d'ombra
Titolo originaleThe Haunted Stars
AutoreEdmond Hamilton
1ª ed. originale1960
1ª ed. italiana1964
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza
Lingua originaleinglese
AmbientazioneLuna, Altair
ProtagonistiTerry Holt
Altri personaggiChristensen, DeWitt
Preceduto daThe Star of Life (1959) - La Stella della Vita
Seguito daBattle for the Stars (1961) - La Spedizione della V Flotta

Gli incappucciati d'ombra (The Haunted Stars) è un romanzo di fantascienza del 1960 dello scrittore statunitense Edmond Hamilton.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Robert Fairlie, esperto di lingue antiche, viene coinvolto nel progetto guidato dagli Stati Uniti d'America per la traduzione di alcuni antichi manufatti scoperti sulla Luna. Scopre così che la Luna era un avamposto presidiato da un'antica civiltà, in guerra contro un'altra, e che l'avamposto era stato distrutto quando la guerra era stata persa.

Le scoperte permettono la costruzione di un'astronave interplanetaria e la spedizione militare giunge ad Altair, dove gli umani trovano i superstiti sconfitti, i Vanrin, e incontrano i Llorn, vincitori della guerra. Dai Llorn arriva un terribile monito.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

La traduzione dell'edizione Urania e Classici Urania è di Bianca Russo, e le copertine - differenti nelle tre edizioni - sono di Karel Thole.

  • Edmond Hamilton, The Haunted Stars, New York: Dodd, Mead and Co., 1960, p. 192.
  • Edmond Hamilton, The Haunted Stars, Pyramid, 1962, p. 159.
  • Edmond Hamilton, Gli incappucciati d'ombra, traduzione di Bianca Russo, Urania n° 331, Mondadori, 1964.
  • Edmond Hamilton, Gli incappucciati d'ombra, traduzione di Bianca Russo, Urania n° 671, Mondadori, 1964.
  • Edmond Hamilton, Gli incappucciati d'ombra, traduzione di Bianca Russo, Classici Urania n° 65, Mondadori, 1982, p. 164.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nelle prime edizioni Urania e Classici Urania, il nome è stato riportato erroneamente come "Edmund".

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]