Missionari domestici d'America

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I Missionari Domestici d'America (in latino Societas Missionariorum Domesticorum Americae) sono una società clericale di vita apostolica di diritto pontificio: i membri della società pospongono al loro nome la sigla G.H.M. (dall'inglese Glenmary Home Missioners).[1]

Nel 1936 William Howard Bishop (1886-1953) suscitò un acceso dibattito negli ambienti ecclesiastici pubblicando su The american ecclesiastical review un articolo per denunciare la carenza di sacerdoti nelle zone rurali degli Stati Uniti d'America: con il patrocinio dell'arcivescovo di Cincinnati John Timothy McNicholas (1877-1950), nel 1939 padre Bishop fondò a Cincinnati una nuova congregazione con il fine di evangelizzare le genti non cattoliche d'America.[2]

I membri della società, negli Stati Uniti, sono conosciuti come Missionari di Glenmary (fusione delle parole Glendale, il sobborgo di Cincinnati dove la congregazione ha sede dal 1971, e Mary, cioè la Vergine Maria, patrona della compagnia).

La Santa Sede approvò le costituzioni della società il 18 giugno 1947: i missionari di Glenmary ricevettro il pontificio decreto di lode il 27 gennaio 1962.[2]

Attività e diffusione

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I padri di Glenmary svolgono la loro opera di apostolato a favore delle popolazioni rurali degli Stati Uniti:[1] fondano stazioni missionarie nelle zone da evangelizzare e si avvalgono delle stazioni televisive e delle radio locali per diffondere il loro messaggio.[2]

Sono presenti in Alabama, Arkansas, Kentucky, Mississippi, Oklahoma, Virginia e Virginia Occidentale:[3] la sede generalizia è a Cincinnati.[1]

Al 31 dicembre 2005, la società contava 1 casa e 69 membri, 50 dei quali sacerdoti.[1]

  1. ^ a b c d Ann. Pont. 2007, pp. 1516-1517.
  2. ^ a b c DIP, vol. V (1978), coll. 1439-1440, voce a cura di G. Rocca.
  3. ^ Glenmary Mission Church Locations, su glenmary.org. URL consultato il 5-7-2009 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2009).

Collegamenti esterni

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