Giuramento di Supremazia

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Lithografia di Daniel O'Connell che si rifiuta di prestare il giuramento di supremazia.
«Io so che una parte di questo giuramento è falsa e credo che un'altra sia errata» Camera dei Comuni, 20 maggio 1827

Il Giuramento di Supremazia era un giuramento richiesto a ogni persona che assumeva una carica pubblica o un ufficio religioso in Inghilterra come riconoscimento che il monarca regnante era il Governatore supremo della Chiesa anglicana. Il rifiuto di prestare tale giuramento era ritenuto atto di tradimento.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Giuramento di Supremazia fu originariamente imposto dal re d'Inghilterra Enrico VIII con la Legge di Supremazia del 1534, ma abrogato dalla figlia, la regina d'Inghilterra Maria I Tudor, e infine ristabilito dalla sorellastra Elisabetta I con la Legge di Supremazia del 1558. Il giuramento fu successivamente esteso per includere tra gli obbligati a prestarlo i membri del Parlamento e gli studenti universitari. Ai cattolici fu consentito per la prima volta di diventare membri del Parlamento con la Legge di riparazione per i Cattolici Romani del 1829 e l'obbligo di prestare il Giuramento di Supremazia per gli studenti di Oxford fu rimosso con la legge sull'Università di Oxford del 1854.

Testo del Giuramento come pubblicato nel 1535[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«I (state your name) do utterly testifie and declare in my Conscience, that the Kings Highnesse is the onely Supreame Governour of this Realme, and all other his Highnesse Dominions and Countries, as well in all Spirituall or Ecclesiasticall things or causes, as Temporall: And that no forraine Prince, Person, Prelate, State or Potentate, hath or ought to have any Jurisdiction, Power, Superiorities, Preeminence or Authority Ecclesiasticall or Spirituall within this Realme. And therefore, I do utterly renounce and forsake all Jurisdictions, Powers, Superiorities, or Authorities; and do promise that from henchforth I shall beare faith and true Allegiance to the Kings Highnesse, his Heires and lawfull Successors: and to my power shall assist and defend all Jurisdictions, Privileges, Preheminences and Authorities granted or belonging to the Kings Highnesse, his Heires and Successors or united and annexed to the Imperial Crowne of the Realme: so helpe me God: and by the Contents of this Booke.»

(IT)

«Io (dichiarate il vostro nome) testimonio totalmente e dichiaro in Coscienza, che Sua Altezza il Re è l'unico Governatore Supremo di questo Regno, e tutti gli altri Domini e Paesi di Sua Altezza, in tutte le materie o cause sia Spirituali o Ecclesiastiche, sia [in quelle] Temporali: e che nessun Principe, Persona, Prelato, Stato o Potenza stranieri, ha o debba avere qualsiasi giurisdizione, Potere, Superiorità, Preminenza o Autorità Ecclesiastica o Spirituale in questo Regno. E quindi, io rinuncio totalmente [a] e abbandono tutte le Giurisdizioni, Poteri, Superiorità o Autorità; e prometto che da ora in poi io presterò fede e vera Fedeltà a Sua Altezza il Re, ai suoi Eredi e successori legali: e [per quanto in] mio potere assisterò e difenderò tutte le Giurisdizioni, Privilegi, Preminenze e Autorità garantite [da] o appartenenti a Sua Altezza il Re, i suoi Eredi e Successori o uniti e annessi alla Corona Imperiale del Regno: così mi aiuti Iddio: e per i contenuti di Questo Libro [n.d.r. la Bibbia]»

Testo del Giuramento pubblicato nel 1559[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«I, A. B., do utterly testify and declare in my conscience that the Queen's Highness is the only supreme governor of this realm, and of all other her Highness's dominions and countries, as well in all spiritual or ecclesiastical things or causes, as temporal, and that no foreign prince, person, prelate, state or potentate hath or ought to have any jurisdiction, power, superiority, pre-eminence or authority ecclesiastical or spiritual within this realm; and therefore I do utterly renounce and forsake all foreign jurisdictions, powers, superiorities and authorities, and do promise that from henceforth I shall bear faith and true allegiance to the Queen's Highness, her heirs and lawful successors, and to my power shall assist and defend all jurisdictions, pre-eminences, privileges and authorities granted or belonging to the Queen's Highness, her heirs or successors, or united or annexed to the imperial crown of this realm. So help me God, and by the contents of this Book.»

(IT)

«Io, A. B., testimonio totalmente e dichiaro in coscienza, che Sua Altezza la Regina è l'unico governatore supremo di questo regno, e tutti gli altri domini e paesi di Sua Altezza, in tutte le materie o cause sia spirituali o ecclesiastiche, sia [in quelle] Temporali, e che nessun principe, persona, prelato, stato o potenza stranieri, ha o debba avere qualsiasi giurisdizione, potere, superiorità, preminenza o autorità ecclesiastica o spirituale in questo regno; e quindi, io rinuncio totalmente [a] e abbandono tutte le giurisdizioni, poteri, superiorità o autorità straniere; e prometto che da ora in poi io presterò fede e vera fedeltà a Sua Altezza la Regina, ai suoi eredi e successori legali: e [per quanto in] mio potere assisterò e difenderò tutte le giurisdizioni, privilegi, preminenze e autorità garantite [da] o appartenenti a Sua Altezza la Regina, i suoi eredi e successori o uniti e annessi alla corona imperiale di questo Regno: così mi aiuti Iddio: e per i contenuti di questo Libro [n.d.r. la Bibbia]»

Sanzioni[modifica | modifica wikitesto]

I Cattolici Romani che si rifiutavano di prestare il Giuramento di Supremazia venivano incriminati per tradimento con l'accusa di praemunire. Ad esempio, Sir Thomas More sostenne la separazione del Re dalla Chiesa Cattolica e si rifiutò di accettare il primo come Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra, un titolo che era stato dato dal parlamento con la Legge di Supremazia del 1534. Egli fu imprigionato nel 1534 per il suo rifiuto di prestare il giuramento, poiché la legge screditava l'autorità papale e il matrimonio di Enrico con Caterina d'Aragona. Nel 1535 egli fu processato per tradimento, incarcerato come testimone spergiuro e decapitato.[1][2]

Eccezioni[modifica | modifica wikitesto]

Sotto il regno di Carlo II d'Inghilterra e quello di Giacomo II d'Inghilterra, il Giuramento di Supremazia non fu utilizzato così ampiamente dalla Corona. Ciò fu ampiamente dovuto alle simpatie e alla pratica cattolica di questi monarchi, e dal conseguente alto numero di cattolici che prestavano servizio in posizioni elevate. Esempi di funzionari che non dovettero mai prestare questo giuramento sono i consiglieri privati cattolici Sir Stephen Rice e Justin McCarthy, visconte di Mountcashe. La centralità del giuramento fu ristabilita sotto il regno di Guglielmo III e Maria II.

Note[modifica | modifica wikitesto]