Giovanni Paolo Cardone

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Giovan Paolo Cardone (L'Aquila, documentato dal 1569 al 1586) è un pittore italiano.

Si tratta del maggior pittore del secondo '500 abruzzese, che ha saputo diffondere nella regione (e in particolare nell'aquilano) le maniere della Controriforma. Occupò la scena artistica di L'Aquila dopo che il suo maestro, Pompeo Cesura, e il suo miglior allievo, Giuseppe Valeriano, partirono per Roma.

L'ambiente artistico aquilano della seconda metà del XVI secolo e lo stile del Cardone

Per tutto il XVI secolo L'Aquila fu la vera capitale artistica dell'Abruzzo. Benché, a seguito dell'occupazione spagnola che prosciugò le casse cittadine (1528), avesse perduto gran parte della floridezza del secolo precedente (e le maggiori imprese artistiche cinquecentesche datino ad inizio secolo), la città mantenne comunque un'attività artistica e culturale rilevante. Morti gli esponenti del Rinascimento aquilano, Saturnino Gatti e Francesco da Montereale, fu Pompeo Cesura a portare a L'Aquila il Manierismo, grazie al suo fornito bagaglio artisitico di matrice raffaellesca. La sua vasta bottega portò avanti l'attività del maestro quando questi morì nel 1571 e il miglior allievo Giuseppe Valeriano se ne partì per la Spagna. Tra questi vari scolari, che caratterizzeranno in senso manieristico la pittura locale fino ai primi del XVII secolo, spicca appunto la figura del Nostro.

Il Cardone rimarrà fedelmente legato ai modelli del maestro fino alla fine, addolcendo e ammorbidendo le dinamiche figure cesuriane, avvicinandosi così al linguaggio controriformato. Questa sua "fedeltà" stilistica non verrà meno nemmeno quando, alla fine della sua attività, in città iniziarono a farsi notare vari fiamminghi, tra cui Aert Mytens.

Attività artistica

Le uniche notizie di Giovan Paolo Cardone si trovano in documenti compresi tra il 1569 e il 1586, da cui non è possibile ricavare nemmeno gli estremi biografici; certo è che fu aquilano.

Una prima testimonianza della sua attività si vuole rintracciare in alcune parti del Cristo in gloria tra santi della chiesa di San Luigi Gonzaga a L'Aquila, dipinto realizzato da Cesura poco prima della sua partenza per Roma. La prima notizia certa data però al 1569, anno in cui il Comune dell'Aquila gli affida la decorazione degli archi di trionfo per l'arrivo di Margherita d'Austria, nominata governatrice della città.