Visualizza wikitesto di Giochi della I Olimpiade

{{torna a|Giochi olimpici estivi}}
{{Olimpiade
|anno = 1896
|estinv = E
|logo = Athens 1896 report cover.jpg
|slogan =
|nazioni = 14<ref name="Paesipartecipanti">{{Cita web|url=https://olympics.com/en/olympic-games/athens-1896|titolo=Athens 1896|accesso=14 agosto 2021|lingua=en|editore=[[Comitato Olimpico Internazionale]]}} Il dato tuttavia è aperto a interpretazioni e, in generale, dovrebbe essere compreso tra le dieci e le quindici nazioni. L'incertezza deriva, fra l'altro, dal fatto che gli atleti gareggiarono perlopiù in rappresentanza delle proprie società di appartenenza e non del proprio Paese d'origine. I confini di questi ultimi erano, inoltre, diversi da quelli attuali.</ref>
|atleti totali=241<ref name="CIO1">{{Cita web|url=https://olympics.com/en/olympic-games/athens-1896|titolo=Athens 1896|accesso=14 agosto 2021|lingua=en|editore=[[Comitato Olimpico Internazionale]]}} Mallon e Widlund calcolarono 245 atleti, mentre De Wael 246.</ref>
|atleti uomini = 241
|atleti donne = 0
|competizioni = 43 in 9 sport
|apertura = 6 aprile
|chiusura = 15 aprile
|aperti da = [[Giorgio I di Grecia]]
|giuramento atleti =
|giuramento giudici =
|tedoforo =
|stadio = [[Stadio Panathinaiko]]
|olimpiade precedente = <nowiki>-</nowiki>
|olimpiade successiva = [[Giochi della II Olimpiade|Parigi 1900]]
|nazione1 = {{NazOlimp|USA 1891-1896|1896|b=sì}}
|O1 = 11
|A1 = 7
|B1 = 2
|nazione2 = {{NazOlimp|GRC 1822-1969|1896|b=sì}}
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}}
I '''Giochi della I Olimpiade''' ({{lang-el|Αγώνες της 1ης Ολυμπιάδας|Agónes tis 1is Olympiádas}}) furono i primi [[Giochi olimpici]] dell'[[storia contemporanea|era moderna]].<ref name="Calendario">La data è considerata usando il [[calendario gregoriano]]. A quei tempi in [[Grecia]] era invece in uso il [[calendario giuliano]] e, di conseguenza, la data di inizio viene riportata anche come 25 marzo.</ref> Voluti dal barone [[Pierre de Coubertin]] e ufficializzati durante il [[Congresso olimpico del 1894|primo congresso olimpico]], durante il quale nacque anche il [[Comitato Olimpico Internazionale]], si tennero ad [[Atene]], capitale della [[Grecia]], dal 6 al 15 aprile [[1896]].<ref name="De Coubertin_1897_33">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 33}}.</ref>

Alle 43 competizioni, riguardanti nove diverse [[sport|discipline sportive]], parteciparono 241 atleti, provenienti da quattordici diverse nazioni.<ref name="CIO1"/> I vincitori delle gare ricevettero una medaglia d'argento, mentre i secondi classificati furono premiati con una medaglia di rame; retroattivamente poi il CIO assegnò le tre odierne medaglie olimpiche. Gli [[Stati Uniti d'America]] ottennero il primo posto nel [[Medagliere dei Giochi della I Olimpiade|medagliere]] con 11 vittorie, mentre la Grecia ottenne il maggior numero di medaglie in totale, 47. L'atleta più titolato fu il lottatore e ginnasta tedesco [[Carl Schuhmann]], che vinse quattro gare, mentre [[Hermann Weingärtner]] conquistò il maggior numero di premi, sei.<ref name="Findling_2004_78">{{Cita|Findling, 2004|p. 78}}.</ref> Uno dei più iconici momenti della manifestazione fu la vittoria di [[Spyridōn Louīs]] nella [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Maratona|maratona]], con l'arrivo allo [[stadio Panathinaiko]], il primo grande impianto della storia contemporanea, che ospitò anche le cerimonie di [[#Cerimonia di apertura|apertura]] e di [[#Cerimonia di chiusura|chiusura]] della manifestazione,<ref name="Young_1996_153">{{Cita|Young, 1996|p. 153}}.</ref> di fronte a 100 000 spettatori.

Nonostante i molti ostacoli organizzativi e lo scarso livello tecnico della manifestazione, dovuto all'esclusione degli sportivi professionisti, i Giochi della I Olimpiade furono un enorme successo e, per l'epoca, il più grande evento sportivo internazionale mai organizzato, per merito soprattutto dell'entusiasmo espresso dagli spettatori greci.<ref name="Mallon_1998_53">{{Cita|Mallon, 1998|p. 53}}.</ref> Con l'esclusione dei [[Giochi olimpici intermedi]] del [[1906]], considerati non ufficiali dal CIO,<ref name="Assegnazione">La questione fu sollevata dall'[[Ungheria|ungherese]] [[Ferenc Mező]] a margine della 41ª sessione del CIO del [[1948]] a [[Londra]], dove venne decisa la creazione di una Commissione ''ad hoc''. L'organo, guidato dal futuro Presidente del CIO [[Avery Brundage]], decise per il non riconoscimento del carattere di ufficialità dell'evento, paventando il rischio di un "precedente pericoloso". La decisione venne ratificata durante la 42ª sessione del CIO del [[1949]] a [[Roma]]. {{cita libro|Alan|Bairner|The Politics of the Olympics|2010|Taylor & Francis||isbn=1136963022|lingua=en}}</ref> i Giochi non tornarono in Grecia fino al [[2004]], quando si disputarono i [[Giochi della XXVIII Olimpiade]].<ref name=A2004>{{cita web|https://olympics.com/en/olympic-games/athens-2004|Athens 2004|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref>

== Assegnazione ==
{{Vedi anche|Congresso olimpico del 1894}}
[[File:Baron Pierre de Coubertin.jpg|thumb|left|upright=1.05|[[Pierre de Coubertin]]]]

Nel corso del [[XIX secolo]], grazie anche alle numerose invenzioni riguardanti la comunicazione e i trasporti,<ref name="De Coubertin_1897_1">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 1}}.</ref> sorsero in tutta [[Europa]] numerosi piccoli eventi sportivi chiamati "giochi olimpici"; inoltre, tra il [[1875]] e il [[1881]], durante una missione [[Archeologia|archeologica]], il tedesco [[Ernst Curtius]] recuperò tesori e importanti testimonianze degli [[Giochi olimpici antichi|antichi Giochi olimpici]].<ref>{{cita web|https://www.britannica.com/biography/Ernst-Curtius|Ernst Curtius|15 agosto 2021|sito=Britannica.com|lingua=en}}</ref> [[Pierre de Coubertin|Pierre de Frédy, barone di Coubertin]], [[Storia|storico]] e [[Pedagogia|pedagogo]] [[Francia|francese]] che cercava una spiegazione alla sconfitta francese nella [[Guerra franco-prussiana]], giunse alla conclusione che gli sconfitti non avevano ricevuto un'[[educazione fisica]] adeguata, e si impegnò per migliorarla.<ref name="Boschesi_1988_3-4">{{Cita|Boschesi, 1988|pp. 3-4}}.</ref> De Coubertin voleva anche trovare un modo per avvicinare le nazioni e per permettere ai giovani di tutto il mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra.<ref name="De Coubertin_1897_1-3">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 1-3}}.</ref>

Ebbe così l'idea di far rivivere i Giochi olimpici dell'[[Antica Grecia]], che si tennero l'ultima volta nel [[393]],<ref name="Boschesi_1988_4">{{Cita|Boschesi, 1988|p. 4}}. I Giochi avevano già perso gradualmente importanza con l'aumentare del potere romano in Grecia. Quando il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano, vennero visti come una festa "pagana", e quando nel 393 accadde la strage di Tessalonica nello stadio in cui si svolgevano le gare, l'imperatore cattolico [[Teodosio I]] (persuaso dal vescovo di [[Milano]], [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]], inorridito per la strage) li vietò, ponendo fine a una storia durata 1000 anni.</ref> attraverso un grande evento internazionale comprendente gli sport più importanti dell'epoca; di fatto anche gli antichi giochi di [[Olimpia]] erano un evento multinazionale, in quanto tutte le [[polis]] e le [[Colonie nell'antichità#Colonie greche|colonie greche]] gareggiavano l'una contro l'altra.<ref name="Kyle_2007_96">{{Cita|Kyle, 2007|p. 96}}. Secondo Kyle, gli scavi sistematici di Olimpia cominciarono solo nel [[1875]], quindi le idee di de Coubertin, che erano anteriori a questa data, erano basate solo sulle fonti di antichi scrittori.</ref> Per alimentare questo nuovo movimento olimpico, de Coubertin cominciò a viaggiare; nel [[1890]], scrisse un articolo per la rivista ''La Revue Athletique'', nel quale esponeva l'importanza dell'esempio di [[Much Wenlock]]:<ref name="Mullins_1984">{{cita libro|Samuel P.|Mullins|Pierre de Coubertin and the Wenlock Olympian Games|1984|University of Leeds|Leeds|lingua=en|isbn=no}}</ref> in questa cittadina, nell'ottobre [[1850]] il medico locale [[William Penny Brookes]] fondò i ''[[Wenlock Olympian Society Annual Games]]'', un evento sportivo e ricreativo, che includeva gare di atletica leggera, cricket e calcio.<ref name="Hache_1992_23-25">{{Cita|Hache, 1992|pp. 23-25}}.</ref> De Coubertin prese ispirazione anche dai [[Giochi olimpici di Zappas]],<ref name="Young_1996_81">{{Cita|Young, 1996|p. 81}}.</ref> organizzati in Grecia dal [[filantropia|filantropo]] [[Evangelis Zappas]].<ref name="Matthews_2005_66">{{cita libro|George|Matthews|"The Ghost of Plato". America's First Olympics: The St. Louis Games Of 1904|2005|University of Missouri Press|Columbia|lingua=en|isbn=0-8262-1588-2|pagine=p. 66|cid=Matthews, 2005}}</ref>

Il 25 novembre [[1892]], in occasione della celebrazione del quinto anniversario della fondazione dell'[[Union des sociétés françaises de sports athlétiques]],<ref name="Mallon_1998_53"/> il barone francese riunì intellettuali e illustri uomini francesi dell'epoca presso l'anfiteatro della [[Sorbona]] di [[Parigi]], per informarli del suo desiderio di attribuire maggior rilievo all'educazione fisica nelle scuole, concludendo il suo discorso con un accorato appello per il rinnovamento degli antichi Giochi olimpici.<ref name="Arvin-Bérod_1996_11-12">{{Cita|Arvin-Bérod, 1996|pp. 11-12}}.</ref>

[[File:George_I_of_Greece,_c.1912.jpg|thumb|upright|Re [[Giorgio I di Grecia]]]]

La scelta di restaurare l'antica tradizione sportiva e di assegnare i moderni Giochi olimpici alla [[Grecia]] venne ufficializzata durante il [[Congresso olimpico del 1894|primo congresso olimpico]], organizzato dallo stesso de Coubertin e tenutosi sempre nell'anfiteatro dell'università della Sorbona, dal 16 al 23 giugno [[1894]].<ref name="Llewellyn Smith_2004_79-83">{{Cita|Llewellyn Smith, 2004|pp. 79-83}}.</ref> L'incontro ebbe un forte carattere internazionale, grazie alla presenza di molti importanti personaggi che accolsero favorevolmente l'appello di de Coubertin; al primo giorno di lavori parteciparono infatti circa 2.000 persone.<ref>{{cita libro|Kolio|Drontchev|Les congrès olympiques: 1894 - 1981|1981|Comitato olimpico bulgaro||lingua=fr|pagine=p. 178}}</ref> Vi erano in tutto 78 delegati, che rappresentavano quarantanove club sportivi delle tredici maggiori potenze mondiali.<ref name="De Coubertin_1897_7">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 7}}.</ref> Furono presenti il [[Leopoldo II del Belgio|re del Belgio Leopoldo II]], il [[Edoardo VII del Regno Unito|principe di Galles Edoardo]], il principe ereditario greco [[Costantino I di Grecia|Costantino]] e lo stesso [[William Penny Brookes]], mentre era assente l'organizzatore dei Giochi olimpici di Zappas, [[Ioannis Fokianos]].<ref name="Fokianos">{{Cita web|url=http://www.fhw.gr/olympics/modern/en/greek/g401.html|titolo=Ioannis Fokianos|editore=Foundation of Hellenic World|lingua=en|accesso=29 dicembre 2009}}</ref>

Su proposta dello storico francese si decise di organizzare la prima Olimpiade nella stessa [[Parigi|capitale]] [[Francia|francese]], durante l'[[Expo 1900|Esposizione universale]], nel [[1900]]. Per timore che un periodo di attesa di sei anni, così come ipotizzato inizialmente da de Coubertin, potesse far diminuire l'interesse del pubblico riguardo alla manifestazione, si preferì organizzare un evento olimpico già nel [[1896]], a solo due anni di distanza dal convegno parigino.<ref>Attualmente, tra l'ufficializzazione della città ospitante e i Giochi veri e propri intercorrono circa sette anni.</ref> Inizialmente, la maggior parte dei membri optava per [[Londra]] come sede dell'evento, idea che non trovò il favore di de Coubertin. Tra le città che furono proposte vi era anche [[Budapest]], per celebrare i mille anni dalla fondazione dello Stato magiaro.<ref>{{cita libro|Matthew P.|Llewellyn|Rule Britannia: Nationalism, Identity and the Modern Olympic Games|2014|Routledge||lingua=en|isbn=1317979753}}</ref>

Dopo una discussione con [[Demétrios Vikélas]], letterato e dirigente sportivo che rappresentava la Grecia al congresso parigino, de Coubertin propose [[Atene]] come città ospitante come patria delle antiche Olimpiadi. La proposta venne accolta all'unanimità dai rappresentanti presenti al congresso.<ref name="De Coubertin_1897_8">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 8}}.</ref> Al termine del convegno, per enfatizzare l'assegnazione della manifestazione alla capitale greca, venne suonato un [[Inni delfici|inno delfico]] in onore di [[Apollo]].<ref name="De Coubertin_1897_7"/> Inoltre, in questo congresso, venne istituito il [[Comitato Olimpico Internazionale]], composto dallo stesso [[Demétrios Vikélas|Vikélas]], che su proposta di de Coubertin assunse la carica di presidente, e da altri tredici membri; il criterio ispiratore della nomina era che la presidenza del CIO spettasse, per il quadriennio, alla nazione organizzatrice dei Giochi, criterio in seguito mai rispettato.<ref name="Young_1996_100,105">{{Cita|Young, 1996|pp. 100, 105}}.</ref>

== Sviluppo e preparazione ==
=== Organizzazione ===
[[File:Demetrius Vikelas.jpg|thumb|[[Demetrius Vikelas]], primo presidente del [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]]]]
{{citazione|Con profondo sentimento verso la cortese petizione del barone de Coubertin, mando a lui e ai membri del Congresso, con i miei più sinceri ringraziamenti, i miei migliori auguri per il rilancio dei Giochi olimpici.|[[Giorgio I di Grecia|re Giorgio]] di [[Grecia]], 21 giugno [[1894]]<ref name="Young_1996_102">{{Cita|Young, 1996|p. 102}}.</ref>}}

La notizia che i giochi olimpici sarebbero ritornati in [[Grecia]] dopo oltre 1500 anni venne accolta favorevolmente dal pubblico greco, dai media e dalla famiglia reale.<ref name="Mallon_1998_38">{{Cita|Mallon, 1998|p. 38}}.</ref> Secondo de Coubertin, "il re [[Giorgio I di Grecia|Giorgio I]] e il principe [[Costantino I di Grecia|Costantino]] hanno appreso, con grande piacere, che le Olimpiadi moderne saranno inaugurate ad Atene, confermando il loro patrocinio riguardo a questi giochi".<ref>{{Cita|Young, 1996|p. 106}}.</ref> Il giornale londinese ''[[The Times]]'' fu invece critico riguardo l'assegnazione delle Olimpiadi alla capitale greca, sottolineando la mancanza di considerazione nei confronti di importanti esempi sportivi britannici, come quelli delle [[università di Oxford]] e di [[Università di Cambridge|Cambridge]].<ref name="Mallon_1998_38"/> Vi furono delle proteste anche da parte della [[Impero tedesco|Germania]], che considerava i Giochi olimpici una creazione francese, in quanto erano stati voluti da de Coubertin.<ref name=autogenerated2>Il periodo compreso fra la [[Guerra franco-prussiana]] e la [[prima guerra mondiale]] fu caratterizzato da una forte [[Ostilità franco-tedesca|ostilità]] tra Francia e Germania, cosa che portò alla critica, da parte delle istituzioni berlinesi, verso gli atleti tedeschi che parteciparono ai Giochi olimpici.</ref>

All'epoca, in Grecia imperversava una seria crisi economica e politica. La tesoreria pubblica era infatti vicina alla bancarotta e la carica di primo ministro, nel corso degli ultimi anni del [[XIX secolo]], venne occupata alternativamente da [[Charilaos Trikoupis]] e [[Theodōros Dīligiannīs]].<ref name="De Coubertin_1897_8"/> Per la sua instabilità, sia Trikoupis (che si opponeva duramente ai Giochi olimpici),<ref name="Mallon_1998_30">{{Cita|Mallon, 1998|p. 30}}.</ref> sia [[Stephanos Dragoumis]], presidente del comitato olimpico Zappas, non credevano che la Grecia fosse in grado di ospitare la manifestazione.<ref name="Young_1996_111, 118">{{Cita|Young, 1996|p. 111, 118}}.</ref> Alla fine del 1894, il presidente del comitato organizzatore [[Stephanos Skouloudis]] asserì in un articolo che i costi per l'organizzazione dei Giochi sarebbero stati tre volte superiori rispetto a quelli ipotizzati inizialmente da de Coubertin durante congresso parigino e pari a 3.740.000 [[Dracma|dracme]] (circa 448.400 [[Dollaro statunitense|dollari]]);<ref name="Zarnowski_1992_16-32">{{Cita|Zarnowski, 1992|pp. 16-32}}.</ref> concluse che i giochi non si sarebbero potuti organizzare, consegnando le proprie dimissioni. Inoltre, il governo Trikoupis decise di ritirare i finanziamenti statali previsti. Nel caso in cui la Grecia avesse deciso di non ospitare più i primi Giochi olimpici, la scelta sarebbe caduta su [[Budapest]].<ref>{{cita web|https://bibliotecadellosport.it/DIDATTICA/13-OLIMPIADI/OLIMPIADI-MODERNE/CITTA-OLIMPICHE/1986-ATENE/index.htm|Atene 1896|15 agosto 2021|sito=Bibliotecadellosport.it}}</ref>

[[File:Stamp of Greece. 1896 Olympic Games. 2l.jpg|thumb|upright|left|Francobollo commemorativo delle Olimpiadi del 1896]]

Con la prospettiva della rinascita delle Olimpiadi in forte dubbio, de Coubertin e Vikelas cominciarono una campagna pubblica per mantenere vivo il movimento olimpico. Lo storico francese si recò ad Atene per convincere (in quella che lui definirà nelle sue memorie "la conquista della Grecia" o "la battaglia di Atene") la famiglia reale a interessarsi dell'organizzazione dei Giochi.<ref name="Young_1996_108">{{Cita|Young, 1996|p. 108}}.</ref> I loro sforzi si concretizzarono il 7 gennaio [[1895]], quando il presidente del CIO annunciò che il principe ereditario [[Costantino I di Grecia|Costantino]] avrebbe assunto la carica di presidente onorario del comitato organizzatore.<ref name="De Coubertin_1897_11">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 11}}.</ref> Quest'ultimo era composto da dodici membri che sedevano in cerchio in assemblea; i componenti erano Nikolaos Deligiannis, Leon Delygeorgis, Alexandros Zaimis, Pyrros Karapanos, Nikolaos K. Metaxas, Kyriakos Mavromikhalis, Alexandros Skouzes, Georgios Typaldos-Kozakis, Georgios K. Romas, Alexandros D. Soutsos e Th. Retsinas, mentre la carica di segretario generale era ricoperta da Timoleon J. Filimon e quella di tesoriere da Paulos Skouzes.<ref name="De Coubertin_1897_12-15">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 12-15}}.</ref> Ogni disciplina aveva poi un proprio sotto-comitato. Un'ulteriore novità a favore di de Coubertin arrivò con le dimissioni di Trikoupis e l'assunzione della carica di primo ministro greco da parte di [[Theodōros Dīligiannīs|Diligiannis]], maggiormente favorevole all'organizzazione dei Giochi olimpici rispetto al predecessore.

[[File:Athens 1896-Entrance of the Pan-Athenian stadium.jpg|thumb|upright=1.3|L'entrata del Panathinaiko; al centro la statua di George Averoff, sullo sfondo, l'[[Acropoli di Atene]]]]

La prima occupazione del principe Costantino fu di cercare i fondi necessari per poter organizzare le Olimpiadi, facendo affidamento sul sentimento patriottico del popolo greco per motivarlo a fornire il denaro richiesto.<ref name="Young_2004_153">{{Cita|Young, 2004|p. 153}}. Secondo Young, "Vikelas e il popolo greco fecero la maggior parte del lavoro. Coubertin fece molto poco."</ref> Per questo motivo, il 24 novembre [[1894]], nacque il [[Comitato Olimpico Ellenico]], il primo [[comitato olimpico nazionale]] della storia. L'entusiasmo di Costantino convinse numerosi connazionali a contribuire, ottenendo circa 330.000 dracme. Venne inoltre commissionata una speciale serie di [[Francobollo|francobolli]], la cui vendita avrebbe portato ulteriori introiti per oltre 400.000 dracme, mentre la vendita dei biglietti per assistere alla cerimonia di apertura e alle gare ne portò ulteriori 200.000.<ref name="Mallon_1998_10b">{{Cita|Mallon, 1998|II parte, p. 10}}.</ref> Alla specifica richiesta di Costantino, il facoltoso uomo d'affari [[George Averoff]] pagò la costruzione dello [[Skopeftirion]] a [[Kallithea]], del [[velodromo di Neo Phaliron]] e il restauro dello [[stadio Panathinaiko]], sotto la supervisione degli architetti [[Ernst Ziller]] e [[Anastasios Metaxas]], donando circa 920.000 dracme, pari a circa 120.000 dollari del 1896,<ref name="Zarnowski_1992_19">{{Cita|Zarnowski, 1992|p. 19}}.</ref> solo per quest'ultimo progetto.<ref name="Darling_2004_33">{{cita libro|Janina K.|Darling|Architecture of Greece|2004|Greenwood Publishing|Greenwood (Indiana)|lingua=inglese|id=0313321523|pagine=p. 33|cid=Darling, 2004|capitolo=Panathenaic Stadium, Athens}}</ref> Come tributo alla sua generosità, venne costruita ed eretta al di fuori dello stadio una statua rappresentante l'imprenditore greco, inaugurata il 5 aprile, il giorno prima dell'apertura dei giochi.<ref name="Hache_1992_33">{{Cita|Hache, 1992|p. 33}}.</ref>

Il primo regolamento olimpico del 1894 stabilì che potessero essere ammessi solo gli sportivi dilettanti<ref>{{Cita|Findling, 2004|p. 20}}. Alcuni studiosi sostengono che, durante il congresso della Sorbona, de Coubertin fosse guidato soprattutto considerazioni tecnico-strategiche, usando la motivazione del dilettantismo solo per accelerare la progettazione, l'organizzazione e la realizzazione delle Olimpiadi di Atene.</ref> (con la sola eccezione di una gara di [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade - Fioretto maestri maschile|fioretto]]),<ref>{{Cita web|url=http://www.fhw.gr/olympics/ancient/en/304b.html|titolo=Professionals and amateurs|lingua=en|editore=Foundation of Hellenic World|accesso=25 dicembre 2009}} Per quanto riguarda la partecipazione degli atleti, il dibattito su professionismo e dilettantismo era uno dei temi dominanti del [[XIX secolo]]. In Grecia, riguardava anche la questione della partecipazione delle classi medio-basse alle Olimpiadi; nel [[1870]], durante i [[giochi olimpici di Zappas]], il professore e letterato classicista Philippos Ioannou criticò l'evento, attaccando l'ideale di dilettantismo. La sua tesi fu che essi fossero soltanto una parodia, in quanto persone delle classi più disagiate prendevano parte alle competizioni; Ioannou ipotizzava che solo i giovani, provenienti dalle classi alte, potevano partecipare alle seguenti Olimpiadi.</ref> per cui parteciparono alle competizioni studenti, marinai, impiegati e persone che praticavano lo sport solo come passatempo.<ref name="Mallon_1998_56-57">{{Cita|Mallon, 1998|pp. 56-57}}.</ref> Alcuni presero parte ai giochi perché erano in Grecia per vacanza o per lavoro (ad esempio, alcuni dei partecipanti inglesi lavoravano nell'[[ambasciata]] britannica)<ref name="Mallon_1998_56">{{Cita|Mallon, 1998|p. 56}}.</ref> o perché avevano la necessità di essere ad Atene nel periodo in cui si tenevano i Giochi. In alcuni casi parteciparono alle gare anche dei turisti che in quel momento stavano visitando la Grecia.<ref name="Mallon_1998_56-57"/> Per questo motivo, si hanno poche notizie sui protagonisti della manifestazione e molti di loro parteciparono alle successive edizioni dei Giochi olimpici.
{{Approfondimento
|larghezza=30%
|dim-testo=90%
|allineamento=sinistra
|titolo="I Giuochi Olimpici"<br/> ''La Gazzetta dello Sport'', 13 aprile 1896
|contenuto=Lunedì 6 corrente furono organizzate le feste per i giuochi olimpici. L'aspettativa grandissima che vi era per questi giuochi non fu certamente superiore al risultato. La prima giornata fu splendida e per il concorso del pubblico e per i giuochi stessi che dal lato sportivo nulla lasciarono a desiderare. La folla che si radunò nello [[stadio Panathinaiko|stadio]] e attorno al recinto si calcola più di ottantamila persone; la famiglia reale, cioè [[Giorgio I di Grecia|re Giorgio]], le principesse [[Maria di Grecia|Maria]] e [[Sofia di Prussia|Sofia]] e il principe [[Georgij Michajlovič Romanov (1863-1919)|Michielovich]], venne alle tre allo stadio ed accolta dal [[Costantino I di Grecia|principe ereditario]] e dal comitato dei Giuochi olimpici esaminò attentamente la stupenda restaurazione del circolo dovuta alla munificenza di un [[George Averoff|ricco signore greco]]. Quindi il re, dopo aver tenuto un discorso con sentite e giustissime parole, salutò tra gli applausi universali la balda gioventù accorsa da ogni parte del mondo a prender parte alle gare, [e] prese possesso dello stadio a nome della Grecia. Incominciarono allora le orchestre riunite ad eseguire l'[[inno olimpico]], opera del nostro amico [[Spyridon Samaras|Spyro Amara]] che diresse egli stesso, infine furono aperte le gare.}}
Il regolamento dei Giochi olimpici escluse poi le donne dalle competizioni: il barone de Coubertin, influenzato dalla [[cultura dell'età vittoriana]], in cui il genere femminile era considerato inferiore rispetto a quello maschile,<ref name="Domosh_2001_143">{{cita libro|Mona|Domosh|Victorian Lady Travelers, Putting Women in Place: Feminist Geographers Make Sense of the World|2001|Guilford Press||coautori=Joni Seager|lingua=en|isbn=1-57230-668-8|pagine=p. 143|cid=Domosh, 2001}}</ref> e dalla tradizione dei [[Giochi olimpici antichi]] (in cui solo gli uomini erano autorizzati a partecipare agli eventi, con l'esclusione di donne, schiavi e ''barbaroi'', ovvero non greci), era contrario alla loro partecipazione ai Giochi o nello sport in generale; anzi, credeva che "la partecipazione delle donne fosse un male per l'atleta di sesso maschile" e che le sportive dovessero essere escluse dal programma olimpico.<ref name="Boulongne_2000_23">{{Cita|Boulongne, 2000|p. 23}}.</ref>

Non esisteva un villaggio olimpico,<ref>Il primo verrà costruito solo in occasione dei [[Giochi della X Olimpiade]].</ref> quindi gli atleti dovettero provvedere da soli al vitto e all'alloggio, oltre che al viaggio, problemi questi che portarono alla rinuncia della partecipazione ufficiale da parte di numerosi paesi, come ad esempio {{NazOlimp|ITA}} e {{NazOlimp|NLD}}.<ref name="Mallon_1998_34">{{Cita|Mallon, 1998|p. 34}}.</ref> La giuria, gli arbitri e il direttore dei Giochi avevano gli stessi nomi degli ufficiali dei [[giochi olimpici antichi]], cioè [[eforo]], [[ellanodico]] e [[alitarco]]. Re Giorgio I si presentava come un arbitro finale; secondo de Coubertin, "la sua presenza dava peso e autorità alle decisioni degli efori".<ref name="De Coubertin_1897_33" />

I [[fotografo|fotografi]] ufficiali della manifestazione, per tutte le discipline, furono sei, inviati dalla [[Eastman Kodak|Kodak]]; in particolare, il tedesco [[Albert Meyer (fotografo)|Albert Meyer]] fu l'autore della maggior parte delle foto disponibili.<ref name="De Coubertin_1897_119">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 119}}.</ref> Circa trentacinque giornalisti documentarono l'evento; tra questi vi erano diversi francesi come [[Frantz Reichel]] (che prese parte anche ad alcune gare di atletica) de ''[[Le Vélo]]'' e [[Charles Maurras]] de ''[[La Gazette|La Gazette de France]]'',<ref name="Maurras">{{Cita web|autore=Tomas Molnar|url=http://www.firstprinciplesjournal.com/articles.aspx?article=814|titolo=Charles Maurras, Shaper of an Age|accesso=28 dicembre 2009|lingua=en|editore=First Principles|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111111074314/http://www.firstprinciplesjournal.com/articles.aspx?article=814|dataarchivio=11 novembre 2011|urlmorto=sì}}</ref> mentre il ''[[The Times|Times]]'' inviò ad Atene [[James David Bourchier]].<ref name="Bourchier">{{cita web|https://www.thetimes.co.uk/article/olympics-neednt-be-hellen-earth-780xn089qfh|Olympics needn’t be Hellen earth|14 agosto 2021|sito=Thetimes.co.uk|data=24 maggio 2004|autore=Philipp Howard|lingua=en}}</ref> Il quotidiano sportivo ''[[La Gazzetta dello Sport]]'' nacque il 3 aprile [[1896]], con l'unione de ''Il ciclista'' e de ''La tripletta'', solo pochi giorni prima della cerimonia d'apertura della prima Olimpiade.<ref name="Gazzetta110">{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/ChallengeGazzetta/2005/notizie110anni.html|titolo=Gazzetta 110 anni|accesso=28 dicembre 2009|lingua=en|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]}}</ref>

Durante i dieci giorni di competizioni vennero organizzati numerosi eventi artistici, che si svolsero a margine delle manifestazioni sportive. Per l'occasione, nella capitale vennero installate numerose lanterne e luci. Anche il [[Partenone]] fu illuminato da luci colorate. Il programma dei festeggiamenti prevedeva grandi fiaccolate, concerti (soprattutto degli [[Inno nazionale|inni nazionali]] stranieri), numerosi ricevimenti e rappresentazioni teatrali di [[tragedia greca|antiche tragedie greche]], come la ''[[Medea (Euripide)|Medea]]'' di [[Euripide]] e l{{'}}''[[Antigone (Sofocle)|Antigone]]'' di [[Sofocle]].<ref name="Mallon_1998_34"/>

=== Sedi di gara ===
[[File:Attica 06-13 Athens 27 Zappeion.jpg|thumb|upright=1.3|Lo Zappeion]]

==== Atene ====
* [[Stadio Panathinaiko]] - Cerimonie di [[#Cerimonia di apertura|apertura]] e di [[#Cerimonia di chiusura|chiusura]], [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade|atletica leggera]], [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade|ginnastica]], [[Lotta ai Giochi della I Olimpiade|lotta]], [[Sollevamento pesi ai Giochi della I Olimpiade|sollevamento pesi]]
* [[Athens Lawn Tennis Club|Tennis Club]] - [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade|Tennis]]
* [[Zappeion]] - [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade|Scherma]]

==== Altre sedi ====
* [[Porto di Zea|Baia di Zea]], [[Il Pireo]] - [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade|Nuoto]]
* [[Skopeftirion]], [[Kallithea]] - [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade|Tiro a segno]]
* [[Maratona (Attica)|Maratona]] - [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - Corsa in linea|Ciclismo (corsa in linea)]], [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Maratona|maratona]]
* [[Velodromo di Neo Phaliron]], [[Faliro]] - [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade|Ciclismo]], [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade|tennis]]

=== Simboli ===
{{Doppia immagine|left|Olimp med-1896 lic.jpg|130|Olimp med-1896 ob.jpg|130|Fronte e retro delle medaglie d'argento assegnate ai vincitori}}
[[File:Silberner Pokal für den Sieger im Marathonlauf 1896.JPG|thumb|upright=0.6|La coppa offerta a Spyridōn Louīs]]

A differenza delle successive edizioni dei Giochi olimpici, alle Olimpiadi del 1896 non vennero distribuite [[Medaglia olimpica|medaglie]] d'oro e solo i primi due classificati ricevettero un premio: ai vincitori di ogni gara spettarono una [[corona d'olivo]], proveniente dall'[[Altis]], nei pressi di [[Olimpia]],<ref name="Mallon_1998_35">{{Cita|Mallon, 1998|p. 35}}.</ref> una [[medaglia d'argento]], coniata da [[Jules-Clément Chaplain]], e un attestato, disegnato dal pittore greco [[Nikolaos Gysis]]. Le medaglie hanno su un lato la rappresentazione di [[Zeus]] che tiene in mano un globo, sul quale è posta la [[Vittoria (divinità)|Vittoria alata]], mentre sulla sinistra si trova la scritta ''Ολυμπία'' ("[[Olimpia]]" in [[lingua greca|greco]]); sull'altra faccia della medaglia, vi è l'immagine dell'[[Acropoli di Atene|Acropoli]], sormontata dall'inscrizione in greco ''Θερινοί Ολυμπιακοί Αγώνες'' ("Giochi olimpici internazionali"). I secondi classificati invece ricevettero una medaglia di [[rame]], disegnata da [[Nikiphoros Lytras]], e un ramo d'[[Laurus nobilis|alloro]].<ref name="De Coubertin_1897_112">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 112}}.</ref><ref name=AAA>{{cita web|https://olympics.com/en/olympic-games/athens-1896/medal-design|Athens 1896 - The Medals|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref>

Il primo atleta a essere stato premiato fu [[Tom Burke]], seguito da [[Teddy Flack]], [[Thomas Curtis]] e [[Spyridōn Louīs]].<ref name="De Coubertin_1897_113">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 113}}.</ref> Ad alcuni vincitori spettarono ulteriori premi: [[Bob Garrett]] venne premiato dal principe ereditario Costantino con un antico vaso per la sua performance nel [[lancio del disco]], [[Pantelīs Karasevdas]] con una carabina, [[Iōannīs Fragkoudīs]] con una pistola e [[Spyridōn Louīs]] con una coppa d'argento rappresentante un corridore, consegnata da [[Michel Bréal]],<ref name="De Coubertin_1897_114">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 114}}.</ref> linguista e amico di de Coubertin, che propose la presenza all'Olimpiade della maratona.<ref>La coppa verrà poi donata al [[Museo archeologico nazionale di Atene]].</ref>

A causa della mancata consegna dei premi ai terzi classificati, l'attribuzione delle medaglie di bronzo è molto incerta: le documentazioni non sempre riportano l'ordine di arrivo e spesso gli atleti piazzati dopo il secondo posto sono disposti tutti, a pari merito, in terza posizione; i vincitori di ogni gara furono inseriti solo successivamente nei medaglieri ufficiali olimpici, assegnando retroattivamente le tre odierne [[Medaglia olimpica|medaglie olimpiche]].<ref name=AAA/>

== I Giochi ==
=== Paesi partecipanti ===
[[File:1896_Summer_olympics_team_numbers.png|thumb|upright=1.7|Atleti partecipanti per nazione:<br /><span style="color:#6495ed">'''Azzurro'''</span>: 1-3 atleti<br /><span style="color:#00ff7f">'''Verde'''</span>: 4-9 atleti<br /><span style="color:#ffa500">'''Giallo'''</span>: 10-100 atleti<br /><span style="color:#ff4500">'''Rosso'''</span>: 100 o più atleti]]

Gli atleti iscritti all'edizione inaugurale delle Olimpiadi moderne furono 241, di cui 169 greci,<ref name="CIO1"/> in rappresentanza di 14 nazioni, secondo la suddivisione politica dell'epoca; il computo totale dei partecipanti tuttavia non è univoco e altre fonti testimoniano di 285 partecipanti per 197 greci. Per quanto ben organizzate e sorrette da una buona campagna di stampa, le rappresentative degli Stati stranieri non erano una selezione dei rispettivi migliori sportivi, in quanto vigeva il principio decoubertiano del [[Dilettante|dilettantismo]].<ref name="Mallon_1998_34" />

I primi Giochi olimpici si svolsero in un periodo storico segnato dall'[[imperialismo]] e dal [[colonialismo]], durante il quale la gran parte degli Stati del [[XXI secolo]] non esisteva oppure presentavano confini notevolmente diversi. Per questi motivi, tutte le cronache e gli studi storici sui Giochi seguono parametri diversi nell'individuazione degli stati di origine dei vari partecipanti:<ref name="Mallon_1998_22-24">{{Cita|Mallon, 1998|pp. 22-24}}.</ref> Alcuni storici suddividono gli atleti secondo i confini nazionali del XXI secolo, altri mantengono la suddivisione politica dell'epoca. Soprattutto per alcuni atleti greci esiste molta ambiguità nell'identificazione della loro nazionalità, in quanto, sebbene alcuni fossero sicuramente di [[etnia]] greca, provenivano da territori del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] orientale non ricompresi fra i confini della Grecia dell'epoca, come [[Smirne]] (città parte dell'[[Impero ottomano]]), [[Cipro]] e l'[[Egitto]] (questi ultimi [[Protettorato|protettorati]] britannici).<ref name="Mallon_1998_22-24"/> Inoltre, i compilatori dei vari medaglieri e delle varie ricostruzioni non operano sempre in coerenza col criterio di fondo di volta in volta adottato, preferendo assegnare medaglie a stati che all'epoca non erano ancora indipendenti.<ref name="Mallon_1998_51">{{Cita|Mallon, 1998|p. 51}}.</ref><ref name="Gillmeister_1998_364">{{Cita|Gillmeister, 1998|p. 364}}.</ref>

[[File:Princeton athens 1896.jpg|thumb|left|upright=1.2|Atleti provenienti dall'Università di Princeton; da sinistra; [[Frank Lane]], [[Herbert Jamison]], [[Bob Garrett]] e [[Albert Tyler]]]]

La partecipazione era libera: gli atleti non avevano l'obbligo di rappresentare una nazione.<ref name="Mallon_1998_47, 55">{{Cita|Mallon, 1998|p. 47, 55}}.</ref> Per gli {{NazOlimp|USA 1891-1896}}, ad esempio, parteciparono la [[Boston Athletic Association]] e vari studenti delle [[Università di Harvard]] e di [[Università di Princeton|Princeton]],<ref name="Mallon_1998_27"/> grazie all'influenza del professor [[William Milligan Sloane]],<ref name="Mallon_1998_27"/> fondatore e primo presidente del [[Comitato Olimpico degli Stati Uniti]], e per il {{NazOlimp|GBR sport}} la [[UK Athletics|British Athletics Federation]]. {{NazOlimp|BEL}} e {{NazOlimp|RUS}}, che avevano annunciato l'invio di una delegazione di atleti e parteciparono con alcuni funzionari alla cerimonia di apertura, alla fine non presentarono alle competizioni nessun partecipante.<ref name="Mallon_1998_22-24"/> Gli atleti di
{{NazOlimp|AUT 1867-1918}} e {{NazOlimp|HUN 1867-1918}}, nazioni all'epoca unite nell'[[Impero austro-ungarico]], si presentarono separatamente (e così fu anche nelle edizioni successive fino allo scoppio della Prima guerra mondiale). I due ori vinti dall'australiano [[Teddy Flack]] sono solitamente assegnati all'{{NazOlimp|AUS 1830-1901}}, che tuttavia raggiunse l'indipendenza solo nel [[1901]].<ref name="Mallon_1998_51"/>

La {{NazOlimp|SWE 1844-1906}} era all'epoca unita alla [[Norvegia]], tuttavia, dal momento che l'unico partecipante, [[Henrik Sjöberg]], proveniva da [[Stoccolma]], viene segnalata solo la presenza svedese a queste Olimpiadi. Il [[Comitato Olimpico Bulgaro]] rivendica la presenza di quattro membri del club di ginnastica di [[Sofia]] "Yunek": di questi solo il maestro di [[ginnastica]] [[Svizzera|svizzero]] [[Charles Champaud]] avrebbe poi preso parte ai Giochi.<ref name=Bulgaria>{{Cita web|url=http://www.bgolympic.org/fce/index.shtml?s=001&p=0039&n=000001|titolo=Athens 1896|lingua=en|editore=[[Comitato Olimpico Bulgaro]]|accesso=12 dicembre 2009|dataarchivio=12 marzo 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070312003309/http://www.bgolympic.org/fce/index.shtml?s=001&p=0039&n=000001|urlmorto=sì}} Mallon e de Wael lo considerano entrambi svizzero. Cfr. {{Cita|Mallon, 1998|p. 24}}</ref> Alcune fonti, ritenute attendibili dal CIO, dimostrano la partecipazione del {{NazOlimp|CHL}} ad Atene con [[Luis Subercaseaux]], un quindicenne che avrebbe partecipato ai 100m, 400m e 800m piani;<ref name="McGehee_2000_107">{{cita libro|Richard V.|McGehee|The Impact of Imported Sports on the Popular Culture of Nineteenth- and Early Twentieth-Century Mexico and Central America|1997|Rowman & Littlefield|città|wkautore=|coautori=|curatore=|volume=|edizione=|lingua=en|isbn=0-8420-2694-0|pagine=p. 107|cid=McGehee, 2000}}</ref> la maggior parte degli storici olimpici, tuttavia, non riportano la sua presenza ad Atene 1896.<ref name="Mallon_1998_24">{{Cita|Mallon, 1998|p. 24}}.</ref> L'{{NazOlimp|ITA 1861-1946}}, sebbene il conte [[Mario Lucchesi-Palli]] e il duca [[Riccardo Carafa d'Andria]] fossero membri del CIO, rinunciò per ragioni economiche; tuttavia, si presentò ad Atene il maratoneta [[Carlo Airoldi]],<ref name="Carlo_Airoldi4">{{Cita web|autore=Gianni Clerici|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/04/03/povero-airoldi-fatica-inutile.html|titolo=Povero Airoldi, fatica inutile|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|pagina=32|data=3 aprile 1996|accesso=12 dicembre 2009}}</ref> la cui iscrizione non venne accettata perché ritenuto dalla giuria un atleta "professionista".<ref name=Carlo_Airoldi3>{{Cita web|autore=Elio Trifari|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/aprile/04/spiace_signore_Non_dilettante__ga_10_0404043794.shtml|titolo=«Mi spiace, signore. Non è un dilettante»|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|pagina=33|data=4 aprile 2004|accesso=12 dicembre 2009}}</ref> Il giornalista greco [[Vladis Gavrilidis]] dimostrò la partecipazione di [[Giuseppe Rivabella]], che partecipò alla gara di [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Carabina militare|tiro a segno con carabina militare]].<ref>{{cita web|url=http://www.sportolimpico.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1245:-storia-svelato-il-mistero-rivabella-primo-italiano-ai-giochi-olimpici&catid=1:focus|titolo=Svelato il mistero Rivabella|accesso=14 agosto 2021|sito=Sportolimpico.it|data=3 agosto 2016|autore=G.F. Colasante}}</ref> Alcuni studiosi ipotizzano che altri atleti, come il ciclista [[Angelo Porciatti]],<ref>{{Cita web|autore=Corrado Sannucci|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/07/13/un-italiano-alle-prime-olimpiadi.html|titolo=Un italiano alle prime Olimpiadi|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|pagina=31|data=13 luglio 2008|accesso=12 dicembre 2009}}</ref> abbiano partecipato a questi Giochi, senza trovare però la conferma del CIO.<ref name=Gazzetta>Il giornale Amaltheia di [[Smirne]], due giorni prima dell'inizio delle gare, scrisse che erano presenti 17 atleti italiani. Cfr. {{Cita web|autore=Claudio Gregori|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/agosto/10/fantasma_Rivabella_primo_italiano_Giochi_ga_10_0408102471.shtml|titolo=Il fantasma Rivabella primo italiano ai Giochi|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|pagine=1, 22|data=10 agosto 2004|accesso=12 dicembre 2009}}</ref>

In elenco i paesi partecipanti in ordine alfabetico (tra parentesi il numero di atleti per delegazione):<ref name="Paesipartecipanti"/>

{{Colonne}}
* {{NazOlimp|AUS 1830-1901|1896|b=sì}} <small>(1)</small>
* {{NazOlimp|AUT 1867-1918|1896|b=sì}} <small>(3)</small>
* {{NazOlimp|BGR|1896|b=sì}} <small>(1)</small>
* {{NazOlimp|CHL|1896|b=sì}} <small>(1)</small>
* {{NazOlimp|DNK|1896|b=sì}} <small>(3)</small>
{{Colonne spezza}}
* {{NazOlimp|FRA 1870-1940|1896|b=sì}} <small>(13)</small>
* {{NazOlimp|DEU 1871-1918|1896|b=sì}} <small>(19)</small>
* {{NazOlimp|GBR sport|1896|b=sì}} <small>(10)</small>
* {{NazOlimp|GRC 1822-1969|1896|b=sì}} <small>(169)</small>
* {{NazOlimp|ITA 1861-1946|1896|b=sì}} <small>(1)</small>
{{Colonne spezza}}
* {{NazOlimp|USA 1891-1896|1896|b=sì}} <small>(14)</small>
* {{NazOlimp|SWE 1844-1906|1896|b=sì}} <small>(1)</small>
* {{NazOlimp|CHE|1896|b=sì}} <small>(3)</small>
* {{NazOlimp|HUN 1867-1918|1896|b=sì}} <small>(7)</small>
{{Colonne fine}}

=== Discipline ===
[[File:Programme des Jeux Olimpiques de 1896.jpg|thumb|upright=0.9|Programma dei Giochi della I Olimpiade]]

Durante il [[Congresso olimpico del 1894]] alla Sorbona, un gran numero di [[sport]] vennero presi in considerazione per il programma olimpico. Tra il 12 e il 24 novembre [[1894]], durante una riunione svoltasi ad Atene, alcuni funzionari del comitato organizzatore stilarono una lista di discipline che avrebbero potuto soddisfare il requisito del [[Dilettante|dilettantismo]]; questi erano l'[[atletica leggera]], il [[canottaggio]], il [[ciclismo (sport)|ciclismo]], il [[cricket]], l'[[equitazione]], la [[ginnastica]], la [[lotta]], il [[nuoto]], la [[scherma]], il [[tennis]] e la [[Vela (sport)|vela]].<ref name="La84foundation">{{cita web|titolo= Programme des Jeux Olimpiques de 1896 |formato=pdf|lingua=fr|autore=[[Comitato Olimpico Internazionale]] |sito= la84foundation.org |url= http://archive.wikiwix.com/cache/?url=http%3A%2F%2Fwww.la84foundation.org%2FOlympicInformationCenter%2FRevueOlympique%2F1895%2FBCIF3%2FBCIF3f.pdf |editore=Bullettin du Comité International des Jeux Olympiques|numero= 3|data=gennaio 1895|accesso=23 settembre 2020 }}</ref>

La scherma fu l'unico sport in cui i professionisti ebbero il diritto di partecipare, in un evento riservato [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade - Fioretto maestri maschile|ai maestri di fioretto]]. Tra le prove di forza, vennero ammessi il [[sollevamento pesi]] e la [[lotta greco-romana]], a differenza del [[pugilato]], giudicato privo di nobiltà in confronto alle altre due prove.<ref name="La84foundation"/> Il ciclismo, all'epoca la disciplina più popolare, venne inserito nel programma ufficiale, mentre il [[tiro a segno]] venne imposto da de Coubertin.<ref name="Tiro">{{Cita web|url=http://www.fftir.asso.fr/index.php?FicheNum=759|titolo=Les grandes étapes du tir en France|editore=[[Federazione francese di tiro]]|lingua=fr|accesso=26 dicembre 2009|dataarchivio=8 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090508114221/http://www.fftir.asso.fr/index.php?FicheNum=759|urlmorto=sì}}</ref> Vennero accettati alcuni sport praticati dalle classi medio-basse, come la ginnastica, il nuoto e il canottaggio, così come altre due discipline più nobili, il tennis e la vela.

Anche se era molto amata nel [[XIX secolo]] e inizialmente anche prevista, non si svolse alcuna prova di equitazione per difficoltà nel trasporto dei cavalli.<ref name="La84foundation"/> Gli sport di squadra, come il [[rugby]] e il [[Calcio (sport)|calcio]], con l'eccezione di alcune gare della ginnastica, non fecero parte del programma ufficiale, in quanto solo raramente questi erano praticati da dilettanti. Venne comunque organizzato un torneo calcistico in parallelo alla manifestazione, che però non venne riconosciuto dal comitato organizzatore; una selezione danese batté 15-0 una squadra di Smirne e un'altra di Atene.<ref>Secondo {{Cita|Goldblatt, 2004}}, il calcio venne presentato come sport dimostrativo ai Giochi del 1896, ma gli archivi e le fonti scritte sono scomparsi. Secondo {{Cita|Guillet, 2008}}, invece, questo fu esclusivamente un torneo informale.</ref> Inoltre, il torneo di cricket non venne inserito a causa della mancanza di partecipanti.<ref name="La84foundation"/> Le caratteristiche del [[Geografia della Grecia|suolo greco]] e le difficoltà organizzative impedirono l'inserimento del [[Polo (sport)|polo]] nel programma olimpico. Altre discipline al tempo molto popolari, come il [[golf]], vennero escluse all'ultimo momento. Inoltre, Pierre de Coubertin avrebbe voluto iscrivere nel programma olimpico il [[pattinaggio di figura]], esclusivamente perché era una disciplina sconosciuta ai greci, ma dovette desistere data l'assenza di piste apposite nel Paese.<ref name="Péllissard-Darrigrand_1998_15-18">{{Cita|Péllissard-Darrigrand, 1897|pp. 98-99, 15-18}}.</ref>

Le gare di [[canottaggio]]<ref>{{Treccani|canottaggio_(Enciclopedia-dello-Sport)|Canottaggio|autore=Bruno Marchesi|anno=2004|accesso=2021-04-13}}</ref> e di [[vela (sport)|vela]], inizialmente previste per il 14 aprile, non vennero svolte a causa del cattivo tempo: in quei giorni primaverili, il clima fu pessimo, con temperature rigide, forti venti, mare molto mosso e le cronache narrano anche di un'abbondante nevicata.<ref name="Zarnowski_1992_19"/> In totale dunque si svolsero quarantatré competizioni, suddivise in nove discipline sportive:<ref name=Results>{{cita web|url=https://olympics.com/en/olympic-games/athens-1896/results|lingua=en|titolo=Athens 1896 - Result|accesso=14 agosto 2021}}</ref>

{{Colonne}}
{| class="wikitable" style="clear:center; float:center; margin:auto; text-align:center"
!! width=200 | <small>Disciplina</small> !! width=50 | <small>Maschile</small>
|-
| align=left | {{Sport ai giochi|Atletica leggera}} || '''12'''
|-
| align=left | {{Sport ai giochi|Ciclismo}}<br />[[File:Cycling (road) pictogram.svg|20px|Ciclismo su strada]] Ciclismo su strada<br />[[File:Cycling (track) pictogram.svg|20px|Ciclismo su pista]] Ciclismo su pista || '''6'''<br />1<br />5
|-
| align=left | {{Sport ai giochi|Ginnastica}} || '''8'''
|-
| align=left | {{Sport ai giochi|Lotta}} || '''1'''
|-
| align=left | {{Sport ai giochi|Nuoto}} || '''4'''
|}
{{Colonne spezza}}
{| class="wikitable" style="clear:center; float:center; margin:auto; text-align:center"
!! width=200 | <small>Disciplina</small> !! width=50 | <small>Maschile</small>
|-
| align=left | {{Sport ai giochi|Scherma}} || '''3'''
|-
| align=left | {{Sport ai giochi|Sollevamento pesi}} || '''2'''
|-
| align=left | {{Sport ai giochi|Tennis}} || '''2'''
|-
| align=left | {{Sport ai giochi|Tiro a segno}}<br />• Carabina<br />• Pistola || '''5'''<br />2<br />3
|-
| '''Totale (9 sport)''' || '''43'''
|}
{{Colonne fine}}

=== Calendario delle gare ===
Qui è riportato il calendario delle gare disputate ai Giochi della I Olimpiade, secondo il [[calendario gregoriano]];

{| class="wikitable" style="clear:center; float:center; margin:auto; text-align:center"
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|}
{{Clear}}
{| class="wikitable" style="clear:center; float:center; margin:auto; text-align:center"
|-
! Data || 06/04 || 07/04 || 08/04 || 09/04 || 10/04 || 11/04 || 12/04 || 13/04 || 14/04 || 15/04
|-
| align=left | [[File:Olympic rings.svg|20px|Bandiera olimpica]] Cerimonie || bgcolor=#00cc33 | [[#Cerimonia di apertura|●]] || || || || || || || || || bgcolor=#ee3333 | [[#Cerimonia di chiusura|●]]
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| align=left | [[File:Athletics pictogram.svg|20px|Atletica leggera]] [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade|Atletica leggera]] || bgcolor=#ffcc00 |[[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Salto triplo|●]] [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Lancio del disco|●]] || bgcolor=#ffcc00 | [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Salto in lungo|●]] [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 400 metri piani|●]]<br />[[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Getto del peso|●]] [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 1500 metri piani|●]] || || bgcolor=#ffcc00 | [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 800 metri piani|●]] || bgcolor=#ffcc00 | [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 100 metri piani|●]] [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Salto in alto|●]] [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 110 metri ostacoli|●]]<br />[[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Salto con l'asta|●]] [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Maratona|●]] || || || || ||
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| align=left | [[File:Cycling (road) pictogram.svg|20px|Ciclismo]] [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade|Ciclismo]] || || || bgcolor=#ffcc00 | [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - 100 chilometri su pista|●]] || || || bgcolor=#ffcc00 | [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - 2000 metri su pista|●]] [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - 10 chilometri su pista|●]] [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - Cronometro su pista|●]] ||bgcolor=ffcc00 align=center| [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - Corsa in linea maschile|●]] || bgcolor=#ffcc00 | [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - 12 ore su pista|●]] || ||
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| align=left | [[File:Gymnastics (artistic) pictogram.svg|20px|Ginnastica]] [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade|Ginnastica]] || || || || bgcolor=#ffcc00 | [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Parallele a squadre|●]] [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Trave a squadre|●]] [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Volteggio|●]]<br />[[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Cavallo|●]] [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Anelli|●]] [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Trave|●]] || bgcolor=#ffcc00 | [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Parallele|●]] [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Fune|●]] || || || || ||
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| align=left | [[File:Wrestling pictogram.svg|20px|Lotta]] [[Lotta ai Giochi della I Olimpiade|Lotta]] || || || || || bgcolor=#3399ff | || bgcolor=#ffcc00 | [[Lotta ai Giochi della I Olimpiade - Lotta greco-romana|●]] || || || ||
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| align=left | [[File:Swimming pictogram.svg|20px|Nuoto]] [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade|Nuoto]] || || || || || || bgcolor=#ffcc00 | [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade - 100 metri stile libero|●]] [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade - 100 metri stile libero per marinai|●]]<br />[[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade - 500 metri stile libero|●]] [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade - 1200 metri stile libero|●]] || || || ||
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| align=left | [[File:Fencing pictogram.svg|20px|Scherma]] [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade|Scherma]] || || bgcolor=#ffcc00 | [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade - Fioretto maschile|●]] [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade - Fioretto maestri maschile|●]] || || bgcolor=#ffcc00 | [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade - Sciabola maschile|●]] || || || || || ||
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| align=left | [[File:Weightlifting pictogram.svg|20px|Sollevamento pesi]] [[Sollevamento pesi ai Giochi della I Olimpiade|Sollevamento pesi]] || || bgcolor=#ffcc00 | [[Sollevamento pesi ai Giochi della I Olimpiade - Sollevamento con due mani|●]] [[Sollevamento pesi ai Giochi della I Olimpiade - Sollevamento con una mano|●]] || || || || || || || ||
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| align=left | [[File:Tennis pictogram.svg|20px|Tennis]] [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade|Tennis]] || || || bgcolor=#3399ff | || bgcolor=#3399ff | || bgcolor=#3399ff | || bgcolor=#ffcc00 | [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade - Singolare|●]] [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade - Doppio|●]] || || || ||
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| align=left | [[File:Shooting pictogram.svg|20px|Tiro a segno]] [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade|Tiro a segno]] || || || bgcolor=#3399ff | || bgcolor=#ffcc00 | [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Carabina militare|●]] || bgcolor=#ffcc00 | [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Rivoltella militare|●]] || bgcolor=#ffcc00 | [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Pistola libera|●]] [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Rivoltella libera|●]] || bgcolor=#ffcc00 | [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Carabina libera|●]] || || ||
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=== Cerimonia di apertura ===
[[File:1896 Olympic opening ceremony.jpg|thumb|left|upright=1.5|La cerimonia di apertura dei Giochi della I Olimpiade]]

Il 6 aprile (25 marzo secondo il [[calendario giuliano]]),<ref name="Calendario"/> vennero ufficialmente aperti i primi Giochi olimpici della storia contemporanea; era il [[lunedì dell'Angelo]], sia per la [[Chiesa cattolica]] sia per la [[Chiesa cristiana ortodossa]],<ref name="Mallon_1998_38"/> oltre che l'anniversario dell'[[Guerra d'indipendenza greca|indipendenza greca]].<ref name="De Coubertin_1897_42">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 42}}.</ref>

Le strade e gli edifici di Atene erano stati addobbati con bandiere colorate, corone di fiori e striscioni recanti le lettere "OA"<ref name="Mallon_1998_32-33">{{Cita|Mallon, 1998|pp. 32-33}}.</ref> (iniziali greche per "Ολυμπιακοί Αγώνες", "Giochi olimpici" in [[lingua greca|greco]]) e le date 776-1896; secondo la tradizione infatti, il 22 giugno [[776 a.C.]] si tennero i primi [[Giochi olimpici antichi]]. I biglietti per assistere alla cerimonia di apertura e alle altre prove erano in vendita presso la sede del comitato organizzatore, oltre che nei caffè, negli alimentari e nelle tabaccherie, al prezzo di due [[dracma|dracme]] per i posti a sedere e di una dracma e mezzo per le posizioni peggiori e per i posti in piedi.

Al mattino, la famiglia reale e gli organizzatori parteciparono a un ''[[Te Deum]]'' nella [[Cattedrale Metropolitana dell'Annunciazione|cattedrale di Atene]], per commemorare la liberazione dall'invasione turca.<ref name="Mallon_1998_39">{{Cita|Mallon, 1998|p. 39}}.</ref> A mezzogiorno, la folla cominciò ad affluire allo [[Stadio Panathinaiko]], guidata dalla "polizia olimpica", creata appositamente per mantenere l'ordine nello stadio e nelle sedi delle gare. Questi addetti erano riconoscibili dalla loro divisa, fatta da pantaloni neri, giacca [[Ciliegia (colore)|cerise]] e casco bianco.<ref name="Llewellyn-Smith_2004_156">{{Cita|Llewellyn Smith, 2004|p. 156}}.</ref>

Allo stadio Panathinaiko erano presenti circa 80.000 persone, incluso il [[Giorgio I di Grecia|re di Grecia]], sua moglie [[Ol'ga Konstantinovna Romanova|Olga]] e i loro figli.<ref name="Mallon_1998_39"/> In generale, gli atleti erano allineati e raggruppati per nazione. Dopo un discorso del principe Costantino, presidente del comitato organizzatore, alle 15:30 prese la parola suo padre, Giorgio I, che aprì ufficialmente i Giochi olimpici:
{{Citazione|Dichiaro aperti i primi Giochi olimpici internazionali di Atene. Lunga vita alla Nazione, lunga vita al popolo greco.
|Re [[Giorgio I di Grecia]]<ref name="Young_1996_102" />|Κηρύσω την έναρξη των πρώτων Ολυμπιακών Αγώνων της Αθήνας. Ζήτω το Έθνος, ζήτω οι Έλληνες.|lingua=gr|lingua2=it}}

Non era prevista la lettura del [[Giuramento olimpico|giuramento]], che verrà introdotto solamente ai [[Giochi della VII Olimpiade]] di [[Anversa]] del [[1920]].<ref>{{cita web|https://olympics.com/ioc/legacy/antwerp-1920/antwerp-1920-a-symbol-of-peace-unity-and-strength|Antwerp 1920: a symbol of peace, unity and strength|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref> In seguito, nove bande e centocinquanta coristi eseguirono l'[[inno olimpico]],<ref name="Mallon_1998_13b">{{Cita|Mallon, 1998|II parte, p. 13}}.</ref> composto per l'occasione da [[Spiro Samara]], con il testo scritto dal poeta [[Kostis Palamas]], inno che verrà dichiarato ufficiale dal [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]] nel [[1958]] e reintrodotto a partire da {{OE||1960}}.<ref>{{cita web|https://www.classical-music.com/features/articles/olympic-hymn-what-is-it-and-what-are-its-lyrics/|Olympic Hymn: what is it and what are its lyrics?|14 agosto 2021|sito=Classical-music.com|lingua=en}}</ref> La folla fu così entusiasta dell'opera che il re ne chiese la ripetizione.<ref name="Mallon_1998_13b"/>

=== Avvenimenti principali ===
==== Atletica leggera ====
{{Vedi anche|Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade}}
[[File:100m Athens 1896.jpg|thumb|upright=1.2|La finale dei 100 metri piani allo Stadio Panathinaiko]]

Le gare di [[atletica leggera]] ebbero un enorme interesse internazionale, maggiore rispetto a quello degli altri sport. Vennero usate le regole dell'[[Union des sociétés françaises de sports athlétiques]] per le gare di velocità e dell'[[Amateur Athletic Association]] inglese per i concorsi.<ref name="Mallon_1998_34"/> Alle 12 diverse competizioni presero parte 63 atleti, provenienti da 10 nazioni, facendo sì che questa risultò la disciplina più internazionale. Non furono stabiliti nuovi [[Record mondiale|primati mondiali]], sia perché non erano presenti atleti di livello internazionale, sia per le caratteristiche tecniche dello stadio.

La competizione principale fu la [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Maratona|maratona]], una corsa dall'[[Maratona (Attica)|omonima città]] alla [[Atene|capitale greca]], creata da [[Michel Bréal]] prendendo spunto dalla leggenda di [[Fidippide]].<ref name="Mallon_1998_27">{{Cita|Mallon, 1998|p. 27}}.</ref> Il vincitore di questa gara fu [[Spyridōn Louīs]], che divenne eroe nazionale greco<ref name="De Coubertin_1897_87-89">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 87-89}}.</ref> applaudito da oltre 100&nbsp;000 spettatori al suo arrivo. [[Teddy Flack]], l'unico australiano della manifestazione, conquistò due medaglie d'oro nei [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 800 metri piani|800]] e nei [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 1500 metri piani|1500 metri]] e una terza, di bronzo, nel [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade - Doppio|tennis]].<ref name="De Coubertin_1897_78">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 78}}.</ref> Lo statunitense [[Tom Burke]] vinse i [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 100 metri piani|100 metri]] in 12 secondi e i [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 400 metri piani|400 metri]] in 54,2 secondi.<ref>{{cita web|https://olympics.com/en/news/6-april-1896-the-100m-opens-the-first-olympic-games-of-the-modern-era|6 April 1896: the 100m opens the first Olympic Games of the modern era|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|https://olympics.com/en/news/speed-merchant-burke-shines-in-the-sprint|Speed merchant Burke shines in the sprint|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref>

[[Ellery Clark]] fu vittorioso nel [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Salto in alto|salto in alto]] e nel [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Salto in lungo|salto in lungo]]. Nel [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Salto triplo|salto triplo]] dominò invece [[James Connolly (atleta)|James Connolly]], con un netto distacco dal secondo classificato. [[Bob Garrett]], che ottenne in totale quattro medaglie, vinse nel [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Lancio del disco|lancio del disco]] e nel [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Getto del peso|getto del peso]], sebbene gli atleti greci fossero i favoriti in entrambi gli eventi.<ref name="Young_1996_153" /> [[Bill Hoyt]] vinse nel [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Salto con l'asta|salto con l'asta]]. Sulle 12 discipline, la squadra statunitense vinse complessivamente 17 medaglie, di cui 9 d'oro, 5 d'argento e 3 di bronzo.

==== Ciclismo ====
{{Vedi anche|Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade}}
[[File:Radrennen OS 1896.jpg|thumb|upright=0.95|left|La partenza della gara su strada]]

Per le gare di ciclismo vennero usate le regole dell'[[Unione Ciclistica Internazionale]].<ref name="De Coubertin_1897_46-47">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 46-47}}.</ref> Si tenne solo un evento di [[ciclismo su strada]], la [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - Corsa in linea maschile|corsa in linea]], una competizione di 87 chilometri da [[Atene]] a [[Maratona (Attica)|Maratona]] e ritorno, vinta, nonostante tre cadute, da [[Aristeidīs Kōnstantinidīs]] in 3h 22' 31", davanti a [[August Goedrich]] e [[Edward Battel]].<ref>{{Cita|Findling, 2004|p. 23}}.</ref> Non tutti i partecipanti avevano biciclette professionali, come ad esempio Konstantinidis, il quale vinse la gara su strada su un mezzo amatoriale, che ruppe per ben due volte: alla seconda rottura, fu costretto a prendere la bicicletta di una persona del pubblico per concludere l'evento.<ref name="Mallon_1998_40">{{Cita|Mallon, 1998|p. 40}}.</ref>

Le gare di [[ciclismo su pista]] si tennero al [[velodromo di Neo Phaliron]], una struttura creata per l'occasione da 7000 spettatori della lunghezza di 333,33 metri , e videro in [[Paul Masson]] il miglior ciclista delle competizioni; il francese infatti vinse i [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - 2000 metri su pista|2000 metri]], la [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - 10 chilometri su pista|10 chilometri]] e la [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - Cronometro su pista|cronometro]].<ref name="De Coubertin_1897_97-98">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 97-98}}.</ref><ref>{{cita web|https://olympics.com/en/news/masson-takes-the-velodrome-by-storm|Masson takes the velodrome by storm|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref> Nei [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - 100 chilometri su pista|100 chilometri]] vinse invece il suo connazionale [[Léon Flameng]], nonostante una caduta. [[Adolf Schmal]] vinse la [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade - 12 ore su pista|maratona di 12 ore]], in quella che fu l'ultima competizione tenuta in questi giochi olimpici; l'austriaco precedette di un solo giro l'unico altro ciclista che riusci a concludere la gara, il britannico [[Frederick Keeping]].<ref name="De Coubertin_1897_109-110">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 109-110}}.</ref> In totale, dei 19 ciclisti che parteciparono alle 6 gare, i due francesi portarono a casa 6 medaglie, di cui 4 d'oro.

==== Ginnastica ====
{{Vedi anche|Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade}}
[[File:Gymnastics at the 1896 Summer Olympics - Men's parallel bars.jpg|thumb|upright=0.8|[[Alfred Flatow]] alle parallele]]

Le gare della [[ginnastica]] si tennero all'interno dello [[stadio Panathinaiko]]. Vi parteciparono 71 atleti, 52 dei quali erano ellenici, provenienti da 9 paesi. La compagine tedesca partecipò con 11 atleti, la maggior parte provenienti da due squadre [[Berlino|berlinesi]], la [[Berliner Turnerschaft]] e la [[Turngemeinde in Berlin]], e fu la protagonista in gran parte delle competizioni. La Turnerschaft vinse precedendo il [[Panellīnios GS Atene|Panellīnios]] e l'[[Ethnikos Gymnastikos Syllogos|Ethnikos]], due team greci, la gara delle [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Parallele a squadre|parallele a squadre]] e conquistò anche il primo posto nella [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Trave a squadre|trave]], dove fu la sola squadra iscritta.<ref name="De Coubertin_1897_80">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 80}}.</ref>

Tre atleti tedeschi furono campioni di altrettante gare individuali: [[Hermann Weingärtner]] vinse nella [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Trave|trave]], [[Alfred Flatow]] nelle [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Parallele|parallele]] e [[Carl Schuhmann]], che partecipò vittoriosamente anche alla gara di [[Lotta ai Giochi della I Olimpiade|lotta]], nel [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Volteggio|volteggio]].<ref>{{cita web|https://olympics.com/en/news/gymnast-flatow-claims-three-titles|Gymnast Flatow claims three titles|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref><ref name="De Coubertin_1897_82-83">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 82-83}}.</ref> Lo svizzero [[Louis Zutter]] vinse nel [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Cavallo|cavallo]], mentre i greci [[Iōannīs Mītropoulos]] e [[Nikolaos Andriakopoulos]] furono vittoriosi, rispettivamente, negli [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Anelli|anelli]] e nella [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Fune|fune]].<ref name="Young_1996_151">{{Cita|Young, 1996|p. 151}}.</ref> Sulle 8 discipline, i tedeschi vinsero in totale dieci medaglie, di cui 5 d'oro, 3 d'argento e 2 di bronzo.

==== Lotta ====
{{Vedi anche|Lotta ai Giochi della I Olimpiade}}
[[File:Schuhmann lotta atene 1896.jpg|thumb|left|[[Carl Schuhmann]] e [[Geōrgios Tsitas]] prima della finale nella lotta]]

Ai Giochi della I Olimpiade venne disputato un solo evento di [[Lotta ai Giochi della I Olimpiade - Lotta greco-romana|lotta greco-romana]], che si tenne all'interno del [[stadio Panathinaiko|Panathinaiko]]. Le regole erano simili a quelle della moderna [[lotta greco-romana]], sebbene non ci fossero limiti di tempo e non erano previste diverse classificazioni in base al peso per i lottatori.

Tre dei cinque partecipanti provenivano da altre discipline e lo stesso vincitore, [[Carl Schuhmann]], era in realtà un campione olimpico di [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade|ginnastica]]. I soli atleti specializzati in questa disciplina erano i due greci, [[Geōrgios Tsitas]] e [[Stefanos Christopoulos]];<ref name="De Coubertin_1897_90-92">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 90-92}}.</ref> gli spettatori dunque puntarono molto su questa disciplina, sognando una finale tutta ellenica, dal momento che i migliori lottatori europei avevano ignorato la gara. L'evento fu tuttavia oscurato dalla vittoria di Spyridōn Louīs nella maratona.<ref name="Mallon_1998_55">{{Cita|Mallon, 1998|p. 55}}.</ref>

Il campione olimpico di [[Sollevamento pesi ai Giochi della I Olimpiade|sollevamento pesi]], l'inglese [[Launceston Elliot]] venne sconfitto da [[Carl Schuhmann|Schuhmann]], che incontrò in finale il greco [[Geōrgios Tsitas|Tsitas]], il quale, a sua volta, aveva battuto il connazionale [[Stefanos Christopoulos|Christopoulos]].<ref name="De Coubertin_1897_90-92"/> Dopo 40 minuti l'incontro fu sospeso per l'oscurità, nonostante le proteste di Schuhmann, per continuare il giorno seguente. Il tedesco riuscì a battere il proprio avversario dopo solo quindici minuti, per un fallo tecnico.<ref name="De Coubertin_1897_93-94">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 93-94}}.</ref>

==== Nuoto ====
{{Vedi anche|Nuoto ai Giochi della I Olimpiade}}
[[File:Hajos.jpg|thumb|upright=0.9|[[Alfréd Hajós]]]]

Le gare di [[nuoto]] si tennero tutte l'11 aprile, nella [[Porto di Zea|baia di Zea]], nei pressi del [[Il Pireo|Pireo]], in mare mosso e gelido (la temperatura era di soli 13&nbsp;°C).<ref>{{Cita|Findling, 2004|p. 27}}.</ref> Si svolsero in mare aperto, dal momento che gli organizzatori si rifiutarono di spendere i soldi necessari per costruire uno stadio apposito e, nonostante tutto, circa 20.000 spettatori assistettero alle gare. Vi parteciparono 19 nuotatori, provenienti da 4 paesi; 15 erano i partecipanti greci. Si svolsero quattro diverse specialità, tutte in [[stile libero]]; i [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade - 100 metri stile libero|100 metri]], i [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade - 500 metri stile libero|500 metri]], i [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade - 1200 metri stile libero|1200 metri]] e i [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade - 100 metri stile libero per marinai|100 metri per marinai]], una gara esclusiva per i membri della marina militare greca, che non riscosse un grande favore da parte del pubblico.<ref name="De Coubertin_1897_95-97">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 95-97}}.</ref>

Il diciassettenne [[Ungheria|ungherese]] [[Alfréd Hajós]] partecipò ai 100 e ai 1200 metri, vincendo entrambe le gare. Non poté partecipare ai 500 metri solo perché non vi era il tempo necessario per recuperare le forze, dal momento che questa si disputò tra le altre due gare.<ref name="De Coubertin_1897_95-97"/> Su questa distanza, il vincitore fu l'austriaco [[Paul Neumann (nuotatore)|Paul Neumann]]. [[Iōannīs Malokinīs]] vinse la gara riservata ai marinai greci. Sulle quattro diverse competizioni, i partecipanti ellenici vinsero in totale 7 medaglie, di cui una d'oro. Il medagliere di categoria fu comunque vinto dall'Ungheria, grazie ai due ori di Hajós.<ref name="De Coubertin_1897_113" /><ref>{{cita web|https://olympics.com/en/news/hajos-turns-tragedy-into-glory-in-the-water|Hajos turns tragedy into glory in the water|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref>

==== Scherma ====
{{Vedi anche|Scherma ai Giochi della I Olimpiade}}
[[File:BASA-3K-7-422-25-1896 Summer Olympics.jpg|thumb|upright=1.1|left|La finale del torneo di fioretto]]

Le gare di [[scherma]] si tennero nello [[Zappeion]], costruito dall'imprenditore e filantropo [[Evangelis Zappas]] appositamente per l'organizzazione di manifestazioni sportive internazionali.<ref name="Young_1996_148">{{Cita|Young, 1996|p. 148}}.</ref> Diversamente dagli altri sport (nei quali potevano partecipare solo atleti dilettanti), i professionisti potevano partecipare a una gara di questa disciplina, il [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade - Fioretto maestri maschile|fioretto per maestri]].<ref name="De Coubertin_1897_65-68">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 65-68}}.</ref>

In origine, si dovevano tenere quattro diverse gare, ma quella di [[Spada (sport)|spada]] venne cancellata per motivi sconosciuti.<ref name="La84foundation"/> La gara del [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade - Fioretto maschile|fioretto]] venne vinta dal [[Francia|francese]] [[Eugène-Henri Gravelotte]], che batté in finale il suo connazionale [[Henri Callot]]. Nell'evento della [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade - Sciabola maschile|sciabola]] a primeggiare fu lo schermidore greco [[Iōannīs Geōrgiadīs]], che vinse tutte e quattro gli incontri, precedendo il connazioanle [[Tīlemachos Karakalos]]; a questa gara parteciparono anche [[Adolf Schmal]], vincitore di tre medaglie olimpiche nel ciclismo, e [[Holger Nielsen]], vincitore della medaglia di bronzo in questo evento, medagliato inoltre nella [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Pistola libera|pistola libera]]. Anche nella gara di [[Scherma ai Giochi della I Olimpiade - Fioretto maestri maschile|fioretto per professionisti]] il vincitore fu un ellenico, [[Leōnidas Pyrgos]], che divenne il primo campione olimpico greco dell'era moderna, superando 3-1 il solo avversario della gara, il francese [[Joanni Perronet]].<ref name="De Coubertin_1897_76-78">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 76-78}}.</ref>. In totale, su 15 partecipanti a questa disciplina, provenienti da 4 diverse nazioni, gli schermidori greci conquistarono dunque 4 medaglie, di cui 2 d'oro, 1 d'argento e 1 di bronzo.

==== Sollevamento pesi ====
{{Vedi anche|Sollevamento pesi ai Giochi della I Olimpiade}}
[[File:Launceston Elliot.jpg|thumb|upright=0.6|[[Launceston Elliot]]]]

Le gare di [[sollevamento pesi]], che si tennero nello stadio Panathinaiko, non avevano alcuna distinzione per categorie di peso. Vi parteciparono 7 atleti, anche se solo due si contesero la medaglia d'oro: lo [[Scozia|scozzese]] [[Launceston Elliot]], che affascinò il pubblico greco,<ref name="De Coubertin_1897_71">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 71}}. Secondo de Coubertin, "Questo giovane gentiluomo attrae universali attenzioni, per la sua rara bellezza. Ha un'imponente statura e altezza, è ben proporzionato..."</ref> e il [[Danimarca|danese]] [[Viggo Jensen]]. Nel [[Sollevamento pesi ai Giochi della I Olimpiade - Sollevamento con due mani|sollevamento con due mani]], alzarono entrambi lo stesso peso (111,5&nbsp;kg), ma la giuria, con re Giorgio I come presidente, decise che Jensen aveva uno stile migliore, a dispetto di Elliot che muoveva un piede mentre sollevava il peso.<ref name=autogenerated3>{{Cita|Buchanan, 1996|Vol. 3, n. 1, p. 20}}.</ref> La delegazione britannica, contraria a questa decisione, protestò ufficialmente. Venne così permesso ai sollevatori di effettuare un ulteriore tentativo, ma nessuno dei due riuscì a migliorarsi, così Jensen fu dichiarato vincitore.<ref name="De Coubertin_1897_70-71">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 70-71}}.</ref>

Elliot ebbe la sua rivincita nel [[Sollevamento pesi ai Giochi della I Olimpiade - Sollevamento con una mano|sollevamento con una mano]], vincendo facilmente la competizione, alzando 71&nbsp;kg nel suo primo tentativo e vincendo la prima medaglia d'oro olimpica per il [[Regno Unito]]; dietro di lui, Viggo Jensen e [[Alexandros Nikolopoulos]] sollevarono entrambi 57&nbsp;kg, ma il danese precedette il greco, solo perché riuscì a sollevare lo stesso peso anche con l'altra mano.<ref name="De Coubertin_1897_70-71"/>

==== Tennis ====
{{Vedi anche|Tennis ai Giochi della I Olimpiade}}
[[File:1896 Olympic tennis.jpg|thumb|left|upright=1.15|Un incontro del torneo singolare di tennis]]

Gli incontri di [[tennis]] si tennero nei campi in erba del [[Athens Lawn Tennis Club|Tennis Club di Atene]] e, in parte, nel [[velodromo di Neo Phaliron]], tra l'8 e l'11 aprile.<ref name="Mallon_1998_47">{{Cita|Mallon, 1998|p. 47}}.</ref> Sebbene questo sport fosse già molto popolare alla fine del XIX secolo, nessuno dei migliori giocatori dell'epoca partecipò al torneo ateniese.

[[John Pius Boland]], vincitore del [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade - Singolare|torneo singolare]], si recò nella capitale greca per assistere ai Giochi olimpici solo come spettatore, per una promessa fatta al suo amico Thrasyvoulos Manos, che lo iscrisse al torneo, conoscendo la sua bravura nel tennis. Non essendosi organizzato, gareggiò inizialmente con scarpe di cuoio, dovendo poi acquistare sul posto gli strumenti adatti. Al primo turno, Boland vinse contro l'[[Amburgo|amburghese]] [[Fritz Traun]], battendo poi in finale, con un punteggio di 6-2 6-2, l'egiziano naturalizzato greco [[Dionysios Kasdaglis]].<ref name="De Coubertin_1897_99">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 99}}.</ref><ref>{{cita web|https://olympics.com/en/news/ace-boland-smashes-his-way-to-tennis-success|Ace Boland smashes his way to tennis success|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref>

Boland e Traun decisero di gareggiare insieme nel [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade - Doppio|doppio]], battendo nell'incontro decisivo il greco [[Dimitrios Petrokokkinis]] e lo stesso Kasdaglis, dopo aver perso il primo set.<ref name="Gillmeister_1995_23-24">{{Cita|Gillmeister, 1995|pp. 23-24}}.</ref> Durante questa edizione olimpica era consentita la partecipazione di squadre composte di atleti di paesi diversi, i cui risultati il [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]] raggruppa sotto la definizione di [[squadra mista]].

==== Tiro a segno ====
{{Vedi anche|Tiro ai Giochi della I Olimpiade}}
[[File:Karasevdas, Fragkoulis, Orphanidis.JPG|thumb|upright=0.8|Da sinistra: [[Pantelīs Karasevdas|Karasevdas]], [[Iōannīs Fragkoudīs|Fragkoudīs]] e [[Geōrgios Orfanidīs|Orfanidīs]].]]

Le gare di [[tiro a segno]] si svolsero nello [[Skopeftirion]], il poligono di tiro di [[Kallithea]].<ref name="De Coubertin_1897_72">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 72}}.</ref> Delle cinque competizioni totali, tre riguardavano la [[rivoltella]] e due la [[carabina]]. La prima gara, riservata alla [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Carabina militare|carabina militare]], fu vinta dal greco [[Pantelīs Karasevdas]], il solo che riuscì a colpire tutti i quaranta bersagli.<ref>{{cita web|https://www.olympedia.org/results/51503|titolo|14 agosto 2021|sito=Olympedia.org|lingua=en}}</ref> La seconda specialità, il [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Rivoltella militare|tiro a segno con rivoltella militare]], fu dominata dai due fratelli [[John Paine|John]] e [[Sumner Paine]], entrambi militari dell'esercito statunitense, che furono i primi parenti ad arrivare primo e secondo ai Giochi olimpici.<ref name="De Coubertin_1897_83-84">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 83-84}}.</ref> Per evitare l'imbarazzo degli altri partecipanti, i fratelli decisero che solo uno di loro avrebbe partecipato alla gara successiva, la [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Pistola libera|pistola libera]]. Sumner Paine vinse quella gara, diventando il primo parente di un campione olimpico a diventare tale anch'esso.<ref>{{cita web|https://olympics.com/en/news/john-and-sumner-paine-usa-shooting|John and Sumner Paine (USA) - Shooting|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref>

I fratelli Paine non parteciparono al [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Rivoltella libera|tiro a segno con rivoltella libera]],<ref name="De Coubertin_1897_99" /> in quanto i giudici della gara stabilirono che le loro armi, delle [[Colt's Manufacturing Company|colt]], non avevano il calibro adeguato. In loro assenza, vinse [[Iōannīs Fragkoudīs]]. L'ultimo evento, la gara di [[Tiro ai Giochi della I Olimpiade - Carabina libera|carabina libera]], cominciò lo stesso giorno, ma venne interrotta a causa dell'oscurità e continuò la mattina seguente, quando [[Geōrgios Orfanidīs]] venne incoronato campione.<ref name="De Coubertin_1897_100">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 100}}.</ref> Sulle 5 specialità, i greci vinsero in totale 9 medaglie, di cui 3 d'oro e altrettante d'argento e di bronzo.

=== Cerimonia di chiusura ===
La mattina di domenica 12 aprile, anche se le competizioni non erano ancora terminate, re Giorgio I organizzò un banchetto per gli atleti e gli organizzatori, durante il quale, dopo aver ringraziato coloro che avevano reso possibile la rinascita dei Giochi olimpici, manifestò l'intenzione di far svolgere le Olimpiadi sempre ad Atene.<ref name="De Coubertin_1897_104-107">{{Cita|De Coubertin, 1897|pp. 104-107}}.</ref> La chiusura ufficiale della cerimonia si tenne il mercoledì successivo, 15 aprile [[1896]], dopo essere stata posticipata dal martedì per pioggia.<ref>{{cita web|https://olympics.com/en/news/athens-1896-postscript|Athens 1896 postscript|14 agosto 2021|sito=Olympics.com|lingua=en}}</ref><ref name="De Coubertin_1897_108">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 108}}.</ref> La famiglia reale partecipò anche a questa cerimonia, che si aprì con l{{'}}''[[Imnos is tin Eleftherian|Inno alla libertà]]'', l'[[inno nazionale]] greco<ref name="Mallon_1998_36">{{Cita|Mallon, 1998|p. 36}}.</ref> e con un'[[ode]] composta in greco antico, ispirata a quelle [[Pindaro|pindariche]] e in onore degli antichi vincitori olimpici, da [[George Stuart Robertson]],<ref name="De Coubertin_1897_111">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 111}}.</ref> atleta britannico vincitore anche della medaglia di bronzo nel [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade - Doppio|doppio di tennis]]. Nonostante il [[lingua greca antica|greco arcaico]] non venisse capito da tutti, Robertson venne applaudito e, dopo la cerimonia di premiazione dei vincitori, il re lo chiamò e gli offrì una corona di alloro e un fermacravatta.<ref>{{cita libro|George|Nash|"Olympic Prizes, 1896". In Foster, Richard (ed.). 50 Treasures from Winchester College|2019|Scala||pagine=p. 121|lingua=en|isbn=9781785512209}}</ref>

[[File:Parade of the winners of the 1896 Summer Olympics.jpg|left|thumb|upright=1.3|La parata dei vincitori, durante la cerimonia di chiusura; a sinistra, Konstantinos Manos precede Spyridōn Louīs (in bianco) e il resto dei medagliati.]]

Il re consegnò poi i premi ai vincitori; in seguito, il giovane poeta nazionalista [[Konstantinos Manos]], che era a capo degli addetti alla sicurezza negli stadi, condusse i medagliati in un giro d'onore attorno allo stadio.<ref name="De Coubertin_1897_114" /> Spyridōn Louīs venne subito dietro di lui, tra i primi posti della parata, portando una [[bandiera della Grecia|bandiera greca]], un mazzo di fiori e un ombrello parasole, lanciatogli da un'ammiratrice, seguito da statunitensi, ungheresi, francesi e tedeschi e poi gli altri vincitori.<ref name="Mallon_1998_35-36">{{Cita|Mallon, 1998|pp. 35-36}}.</ref> Poi Giorgio I ufficializzò la fine della manifestazione, lasciò poi lo stadio,<ref name="De Coubertin_1897_115">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 115}}.</ref> acclamato dal pubblico, mentre la banda suonava ancora l'inno nazionale e un'opera composta per l'occasione dal direttore musicale della guarnigione di Atene, chiamata ''Νενικήκαμεν'' ("Abbiamo vinto" in [[lingua greca|greco]]), titolo tratto dalla frase che avrebbe pronunciato Fidippide ad Atene per annunciare la [[Battaglia di Maratona|vittoria di Maratona]].<ref name="De Coubertin_1897_50">{{Cita|De Coubertin, 1897|p. 50}}.</ref>

Anche se le gare non furono di alto profilo tecnico, la prima edizione dei Giochi olimpici moderni viene ricordata come un grande successo organizzativo, per merito soprattutto dell'entusiasmo espresso dagli spettatori. Alla richiesta, da parte di [[Giorgio di Grecia|re Giorgio I]] ma anche di alcuni atleti statunitensi, di mantenere sempre la manifestazione ad [[Atene]], Coubertin e il [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]] furono contrari, rimanendo sull'idea originale di assegnare i Giochi a una città sempre diversa.<ref name="Young_1996_156">{{Cita|Young, 1996|p. 156}}.</ref> I [[Giochi della II Olimpiade]] del [[1900]] si sarebbero svolti a [[Parigi]] (contemporaneamente all'[[Expo 1900|Esposizione universale]]), mentre quelli della [[Giochi della III Olimpiade|III Olimpiade]] del [[1904]] erano già assegnati agli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], in una sede ancora da definire.<ref>Verrà poi decisa [[Saint Louis]], anche se lo stesso Coubertin aveva ipotizzato [[New York]]. Cfr. {{Cita|Mallon, 1998|p. 30}}.</ref> Con l'esclusione dei [[Giochi olimpici intermedi]] del [[1906]], non considerati ufficiali dal CIO,<ref name="Assegnazione"/> i Giochi non tornarono in Grecia fino al [[2004]], quando si disputarono i [[Giochi della XXVIII Olimpiade]], 108 anni dopo il successo della prima Olimpiade della storia contemporanea.<ref name=A2004/> Nel 1984 venne pubblicata ''[[The First Olympics: Athens 1896]]'', una miniserie televisiva dedicata ai primi giochi olimpici.<ref>{{cita news|John J. O'Connor|https://www.nytimes.com/1984/05/20/arts/tv-view-squeezing-inspiration-from-the-1896-olympics.html|Tv view; squeezing inspiration from the 1896 Olympics|Nytimes.com|20 maggio 1984|14 agosto 2021|en}}</ref>

== Risultati ==
=== Medagliere ===
{{Vedi anche|Medagliere dei Giochi della I Olimpiade}}
[[File:1896 US olympic athletes.jpg|thumb|upright=1.5|Alcuni dei medagliati statunitensi di Atene 1896. In piedi: [[Tom Burke]], [[Thomas Curtis]], [[Ellery Clark]]. Seduti: [[Bill Hoyt]], [[Sumner Paine]], l'allenatore John Graham, [[John Paine]], [[Arthur Blake]]]]

Dieci delle quattordici nazioni partecipanti, oltre alla [[squadra mista]], conquistarono almeno una medaglia. Gli {{NazOlimp|USA 1891-1896}} vinsero il medagliere, con undici medaglie d'oro. La {{NazOlimp|GRC}} conquistò il maggior numero di medaglie, mentre {{NazOlimp|BGR}}, {{NazOlimp|CHL}}, {{NazOlimp|ITA 1861-1946}} e {{NazOlimp|SWE 1844-1906}} non ne vinsero alcuna.<ref>{{Cita|Mallon, 1998|II parte, p. 17}}. Mallon non considera l'assegnazione delle medaglie nel doppio di tennis alla squadra mista. Inoltre considera [[Dionysios Kasdaglis]] egiziano e non greco.</ref>

Dal momento che solo i primi due classificati ottenevano dei premi, le medaglie di bronzo sono state assegnate retroattivamente dal Comitato Olimpico Internazionale. Nelle prime tre edizioni dei Giochi olimpici (Atene 1896, {{OE||1900}} e {{OE||1904}}) era consentito di comporre squadre anche ad atleti di paesi diversi, i cui risultati il [[Comitato Olimpico Internazionale]] raggruppa sotto la stessa voce con il termine di "[[Squadra mista]]" ([[Lista dei codici nazionali del CIO|codice CIO]] ZZX). Durante questa edizione olimpica, si utilizza questa denominazione per gli atleti di diversa nazionalità che hanno gareggiato insieme nel [[Tennis ai Giochi della I Olimpiade - Doppio|torneo di doppio di tennis]].<ref name=Results/>

{| class="wikitable sortable" style="text-align:center"
! width="30" |Pos.
! width="200" |Paese
! width="30" |{{Med|O|Olimpiadi}}
! width="30" |{{Med|A|Olimpiadi}}
! width="30" |{{Med|B|Olimpiadi}}
! width="30" |{{Med|R|Olimpiadi}}
|-
|-
| 1 || align="left" | {{NazOlimp|USA 1891-1896|1896|b=sì}} || 11 || 7 || 2 || 20
|-  bgcolor="#CCCCFF
|2 || align="left" | {{NazOlimp|GRC 1822-1969|1896|b=sì}} || 10 || 18 || 19 || 47
|-
|3 || align="left" | {{NazOlimp|DEU 1871-1918|1896|b=sì}} || 6 || 5 || 2 || 13
|-
|4 || align="left" | {{NazOlimp|FRA 1870-1940|1896|b=sì}} || 5 || 4 || 2 || 11
|-
|5 || align="left" | {{NazOlimp|GBR sport|1896|b=sì}} || 2 || 3 || 2 || 7
|-
|6 || align="left" | {{NazOlimp|HUN 1867-1918|1896|b=sì}} || 2 || 1 || 3 || 6
|-
|7 || align="left" | {{NazOlimp|AUT 1867-1918|1896|b=sì}} || 2 || 1 || 2 || 5
|-
|8 || align="left" | {{NazOlimp|AUS 1830-1901|1896|b=sì}} || 2 || 0 || 0 || 2
|-
|9 || align="left" | {{NazOlimp|DNK|1896|b=sì}} || 1 || 2 || 3 || 6
|-
|10 || align="left" | {{NazOlimp|CHE|1896|b=sì}} || 1 || 2 || 0 || 3
|}

=== Protagonisti ===
[[File:BASA-3K-7-422-18-1896 Summer Olympics.jpg|thumb|left|upright=0.95|[[James Connolly (atleta)|James Connolly]], primo campione dei Giochi olimpici moderni]]

Il primo campione della storia dei Giochi olimpici moderni, a 1503 anni di distanza dall'abolizione di quelle antiche, fu lo [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[James Connolly (atleta)|James Connolly]], che vinse la gara di [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Salto triplo|salto triplo]].<ref name="Connolly">{{Cita web|autore=Elio Trifari|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/febbraio/04/Connolly_gioco_Harvard_per_primo_ga_10_0602045612.shtml|titolo=Connolly, si giocò Harvard per il primo oro|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|pagina=26|data=4 febbraio 2006|accesso=12 dicembre 2009}}</ref> [[Thomas Curtis]], vincitore dei [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 110 metri ostacoli|110 metri ostacoli]], divenne famoso per essere stato rappresentato in una storica fotografia dei [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - 100 metri piani|100 metri piani]] con la caratteristica partenza rannicchiata.<ref>{{Cita|Sears, 2001|p. 159}}.</ref> Inoltre, a questa edizione partecipò l'atleta più giovane della storia dei Giochi, [[Dimitrios Loundras]], che vinse la medaglia di bronzo nelle [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade - Parallele a squadre|parallele a squadre]], a 10 anni e 218 giorni.<ref name="Mallon_1998_19b">{{Cita|Mallon, 1998|II parte, p. 19}}.</ref>

[[File:Siegerdiplom Olympische Spiele 1896.JPG|thumb|upright=1.1|Un diploma dei giochi, disegnato da Lytras e assegnato ai primi classificati]]

Lo sportivo che vinse più medaglie d'oro fu il tedesco [[Carl Schuhmann]], dominando tre gare di ginnastica e quella di [[Lotta ai Giochi della I Olimpiade|lotta]]. L'atleta più medagliato dell'Olimpiade fu il suo connazionale [[Hermann Weingärtner]], con sei medaglie, tutte nella [[Ginnastica ai Giochi della I Olimpiade|ginnastica]].<ref name="Mallon_1998_18">{{Cita|Mallon, 1998|II parte, p. 18}}.</ref> Per quanto riguarda i protagonisti delle altre discipline, il francese [[Paul Masson]] vinse tre delle sei gare [[Ciclismo ai Giochi della I Olimpiade|ciclistiche]] in programma e l'ungherese [[Alfréd Hajós]] due delle quattro gare di [[Nuoto ai Giochi della I Olimpiade|nuoto]].<ref name="De Coubertin_1897_97-98"/> Gli atleti statunitensi dominarono le gare di [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade|atletica leggera]], vincendo nove gare su dodici; in particolare, [[Bob Garrett]] vinse quattro medaglie, risultando due volte campione olimpico. L'inglese [[John Pius Boland]] vinse entrambe le gare di tennis, mentre [[Viggo Jensen]] vinse una medaglia olimpica in entrambe le gare di [[Sollevamento pesi ai Giochi della I Olimpiade|sollevamento pesi]].

Nonostante le donne non potessero gareggiare ad Atene 1896, ci fu una partecipante non ufficiale all'Olimpiade, nella [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Maratona|maratona]], [[Stamáta Revíthi]], una donna greca di umili origini, madre di un bambino di diciassette mesi, conosciuta anche come ''Melpomene''. Decise di partecipare alla gara, forse per guadagnare soldi o trovare più facilmente un lavoro,<ref>Gli storici olimpici non sono tutti d'accordo per quanto riguarda il motivo per cui Revìthi decise di gareggiare. Alcuni, come {{Cita|DeFrantz, 1993|p. 185}}, pensano che volesse assicurarsi un posto di lavoro. Jere Longman del ''[[The New York Times]]'' contestò questa teoria. Cfr. {{Cita web|autore=Jere Longman|url=https://www.nytimes.com/1997/08/10/sports/in-footsteps-of-history-it-s-suzuki-in-marathon.html|titolo=In Footsteps of History, It's Suzuki in Marathon|editore=[[The New York Times]]|pagina=26|data=10 agosto 2007|accesso=12 dicembre 2009}} Secondo {{Cita|Martin, 2000|p. 21}}, "un corridore disse a lei (Revithi), forse per scherzo, che il miglior modo di diventare ricchi era correre e vincere la maratona".</ref> in quanto aveva corso per lunghe distanze quando era giovane e credeva di poter battere i suoi avversari maschi. Non le fu consentito tuttavia di gareggiare nella gara ufficiale, ma corse da sola il giorno successivo, l'11 aprile. Il giro finale fu completato all'esterno dello stadio in quanto le fu bloccata l'entrata all'interno del Panathinaiko.<ref name="Martin-Gynn_2000_22">{{Cita|Martin, 2000|p. 22}}.</ref> Revithi finì la maratona in circa cinque ore e mezzo, trovando lo spirito di segnare il suo nome e verificare il suo tempo: aveva infatti intenzione di presentare questa documentazione al [[Comitato Olimpico Ellenico]], sperando che questo riconoscesse il suo risultato, ma non si hanno testimonianze che dimostrino se questo avvenne oppure no.<ref name="Martin-Gynn_2000_22" />

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
{{div col}}
*{{cita libro|Alain|Arvin-Bérod|Les Enfants d'Olympie|1996|Editions du Cerf||lingua=fr|id=2-204-05341-4|cid=Arvin-Bérod, 1996}}
*{{cita libro|B. Palmiro|Boschesi|Olimpiadi. Da Atene a Seul|1988|Editrice Piccoli||id=88-261-5055-9|cid=Boschesi, 1988}}
*{{cita libro|Yves-Pierre|Boulongne|Pierre de Coubertin and womens sport|2000|Olympic Review||lingua=en|isbn=no|cid=Boulongne, 2000}}
*{{cita libro|Ian|Buchanan|Citius! Altius! Fortius!|1995|The Scarecrow Press||lingua=en|isbn=no|cid=Buchanan, 1996}}
*{{cita libro|Henri|Charpentier|La Grande Histoire des Jeux olympiques|1999|France Empire|Parigi|coautori=Euloge Boissonnade|lingua=fr|isbn=2-7048-0891-0|cid=Charpentier, 1999}}
*{{cita libro|Pierre|De Coubertin|The Olympic Games: BC 776 - AD 1896|1897|Charles Beck|Atene|wkautore=|coautori=N.G.Polites; P.J.Philemon; C.Anninos|lingua=en|isbn=1-120-20511-5|cid=De Coubertin, 1897}}
*{{cita libro|A.|DeFrantz|"The Olympic Games: Our Birthright to Sports" in Cohen, Greta L. "Women in Sport: Issues and Controversies"|1993|Sage Publications||lingua=en|isbn=0-8039-4979-0|cid=DeFrantz, 1993}}
*{{cita libro|John E.|Findling|Encyclopedia of the modern Olympic movement|2004|Greenwood Publishing|Greenwood (Indiana)|coautori=Kimberly D. Pelle|isbn=0-313-32278-3|lingua=en|cid=Findling, 2004}}
*{{cita libro|Heiner|Gillmeister|Tennis: a Cultural History|1998|Continuum International Publishing Group|New York|lingua=en|isbn=0-7185-0195-0|cid=Gillmeister, 1998}}
*{{cita libro|David|Goldblatt|L'encyclopédie mondiale du football|2004|Chronosports||lingua=fr|isbn=2-84707-076-1|cid=Goldblatt, 2004}}
*{{cita libro|Sophie|Guillet|Le guide français et international du football|2008|De Vecchi||lingua=fr|isbn=978-2-7328-8895-8|cid=Guillet, 2008}}
*{{cita libro|Françoise|Hache|Jeux olympiques. La flamme de l'exploit|1992|Gallimard|Parigi||serie=[[Découvertes Gallimard]]|volume=133|lingua=fr|isbn=2-07-053173-2|cid=Hache, 1992}}
*{{cita libro|Donald G.|Kyle|In Search of the Ancient Olympics, Sport and Spectacle in the Ancient World: Early Sport and Spectacle|2007|Blackwell Publishing|Malden|lingua=en|isbn=0-631-22970-1|cid=Kyle, 2007}}
*{{cita libro|Karl|Lennartz|Die olympischen Spiele 1896 in Athen: Erläuterungen zum Neudruck des Offiziellen Berichtes|1996|Agon|Kassel|lingua=de|isbn=3-928562-91-6|cid=Lennartz, 1996}}
*{{cita libro|Michael|Llewellyn Smith|Olympics in Athens. 1896|2004|Profile Books|Londra|isbn=1-86197-342-X|lingua=en|id=|cid=Llewellyn Smith, 2004}}
*{{cita libro|John J.|Macaloon|This Great Symbol: Pierre de Coubertin and the Origins of the Modern Olympic Games|1982|The University of Chicago Press|Chicago|lingua=en|isbn=978-0-415-39077-4|cid=Macaloon, 1982}}
*{{cita libro|Bill|Mallon|The 1896 Olympic Games. Results for All Competitors in All Events with Commentary|1998|McFarland|Jefferson|wkautore=Bill Mallon|coautori=T. Widlund|lingua=en|isbn=0-7864-0379-9|cid=Mallon, 1998}}
*{{cita libro|David E.|Martin|"The Olympic Marathon". Running through the Ages|2000|Human Kinetics|città|wkautore=|coautori=Roger W. H Gynn|lingua=en|isbn=0-88011-969-1|cid=Martin, 2000}}
*{{cita libro|Nicole|Péllissard-Darrigrand|La Galaxie olympique II, Les Jeux d'hiver|1998|Atlantica|Biarritz|lingua=fr|isbn=978-2-84394-700-1|cid=Péllissard-Darrigrand, 1998}}
*{{cita libro|Edward S.|Sears|Running through the Ages|2001|McFarland|isbn=0-7864-0971-1|lingua=en|capitolo=The Revival of the Olympic Games|cid=Sears, 2001}}
*{{cita libro|David C.|Young|The Modern Olympics: A Struggle for Revival|1996|Johns Hopkins University Press|Baltimora|isbn=0-8018-7207-3|lingua=en|cid=Young, 1996}}
*{{cita libro|David C.|Young|The Modern Olympic Games - A Brief History of the Olympic Games|2004|Blackwell|Oxford|isbn=1-4051-1130-5|lingua=en|cid=Young, 2004}}
*{{cita libro|D.|Wallechinsky|The Complete Book of the Summer Olympics|2000|Overlook Press|Woodstock|isbn=1-58567-033-2|lingua=en|cid=Wallechinsky, 2000}}
*{{cita libro|Frank C.|Zarnowski|A Look at Olympic Costs, "Citius, Altius, Fortius", n.º1|1992|||coautori=Stephen Wassong|lingua=en|isbn=no|cid=Zarnowski, 1992}}
{{div col end}}

== Voci correlate ==
* [[Giochi olimpici]]
* [[Pierre de Coubertin]]
* [[Stadio Panathinaiko]]
* [[Congresso olimpico del 1894]]
* [[Medagliati ai Giochi della I Olimpiade]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sui}}

== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}

{{Giochi olimpici}}
{{DisciplineIOlimpiade}}
{{Nazioni ai Giochi della I Olimpiade}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|giochi olimpici|Grecia}}
{{vetrina|22|1|2010|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Giochi della I Olimpiade/2|arg=sport}}

[[Categoria:Giochi della I Olimpiade| ]]