Ghette

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Replica delle ghette usate dall'esercito inglese nella seconda guerra mondiale

Le ghette sono un accessorio di abbigliamento che protegge i polpacci. Si differenziano dagli stivali perché non comprendono la scarpa ma solo il gambale. Vengono utilizzate nei campi dove è necessaria la protezione del polpaccio come negli sport invernali, nell'equitazione, nella caccia. Hanno il vantaggio di poter essere messe e tolte senza interessare la calzatura, applicate quando sono necessarie e riposte quando non servono più[1][2][3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si diffusero alla caduta dell'Impero romano d'Occidente con le invasioni dei barbari, che le portavano per proteggere le gambe quando cavalcavano[4][5].

Venivano usate dai soldati, contadini e lavoratori per proteggere il polpaccio e per impedire ad acqua, neve e fango d'infilarsi nelle scarpe. Come fasce di tessuto resistente chiamate mollettiere facevano parte delle divise di fanteria. Rimangono ancora oggi come equipaggiamento bellico e nelle divise da parata[4][5][6].

Nella versione bassa, chiamate uose, divennero accessorio dell'eleganza maschile tra la fine del XIX secolo e l'inizio del seguente, quando erano realizzate in pelle morbida, chiuse con bottoncini; caddero poi in disuso nel corso degli anni '30[4][5][6].

Sono una parte integrante di costumi tradizionali maschili, come nei costumi sardi o dei butteri toscani.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Modelli più semplici consistono in un tubo da infilare, o in un rettangolo da avvolgere intorno al polpaccio chiudibile con lacci o fibbie. I modelli più elaborati hanno una parte che sporge a becco d'oca per coprire il collo del piede e permettere un miglior raccordo, e quindi miglior protezione, tra la caviglia e la scarpa. Un laccio, che collega i lati inferiori passando sotto la suola in prossimità del tacco, mantiene le ghette in posizione, impedendo loro di risalire sulla gamba.

Possono essere realizzate in: cuoio, pelle, feltro, lana, tessuto e materiale plastico. Le ghette moderne utilizzano tecnofibre e accorgimenti tecnologici per la chiusura come: velcro, elastici, bottoni automatici, cerniere lampo, cavetti d'acciaio, clip.

Le ghette sono molto usate in orientamento e in alpinismo per proteggersi dalle spine quando si cammina o corre nei boschi, e impediscono alla neve di entrare negli scarponi quando si cammina sulla neve o sul ghiaccio[7][8].

Materiale usato[modifica | modifica wikitesto]

Sul mercato si trova ogni sorta di ghette di materiali diversi.

Materia sintetica
Le ghette in plastica sono quelle di uso più diffuso. Esse consistono in un guscio di plastica semirigido imbottito di neoprene con chiusura a velcro. Sono molto efficaci, di basso prezzo e di facile manutenzione (semplice pulitura con molta acqua). Per contro hanno una durata piuttosto limitata rispetto a quelle fatte con altri materiali.
Cuoio
Le ghette in cuoio con doppiatura in neoprene hanno una durata di vita più lunga ma richiedono un poꞌ più di manutenzione. Lavaggio con sapone glicerinato e grassaggio regolare sono dꞌobbligo, diversamente si degradano presto.
Cuoio e montone
Le ghette in cuoio, doppie con montone rigirato, sono estetiche ma di più complessa manutenzione. Oltre alla cura del cuoio, la lana si sporca rapidamente ed è difficile da pulire. Inoltre, la sabbia e la ghiaia sꞌimpigliano facilmente nella lana, ciò che può dar luogo a irritazioni se la pulizia non è meticolosa.

Equitazione[modifica | modifica wikitesto]

Ghette da equitazione
Ghette sulle gambe d'un cavallo.

Anche per i cavalieri vi sono ghette appositamente destinate, come pure il cavallo può essere protetto nelle gambe da apposite ghette. Quando un cavallo ha le gambe ben formate, non è necessario che porti delle protezioni, ma queste sostengono cionondimeno le articolazioni. Per contro, se le gambe non sono di forma perfetta, il cavallo può ferirsi quandꞌè al passo, quando trotta, galoppa, salta o quando gli viene chiesto di eseguire esercizi su più piste (cioè passo di lato). A scopo di protezione quindi vi sono anche ghette per cavalli. Le ghette per cavalli sono anche utili per saltare ostacoli al fine di proteggere i tendini o i testicoli quando il cavallo tocca le barre[9].

Un cavallo non ferrato ha poche probabilità di ferirsi gravemente poiché il corno non è sufficientemente duro e tagliente. Per contro, quando il cavallo è ferrato, può farsi dei profondi tagli.

Più spesso i cavalli si feriscono a metà dello stinco, del pasturone o della corona. I cavalli da salto si feriscono talvolta anche sotto il ventre, ed è per questo che si utilizzano diverse protezioni.

Anche se un cavallo ha dei buoni appiombi, si utilizzano spesso per lui le ghette a titolo di prevenzione.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Ghette è il soprannome affibiato a un boss della malavita, personaggio del film A qualcuno piace caldo interpretato da George Raft, poiché questi era solito indossare tale capo di abbigliamento.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ghette, cosa sono, a cosa servono e quali scegliere: la guida definitiva, su thinkamination.com. URL consultato il 25 aprile 2022.
  2. ^ Le ghette da trekking: cosa sono e come si usano, su trekking.it, 10 dicembre 2021. URL consultato il 25 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2022).
  3. ^ ghétta in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 25 aprile 2022.
  4. ^ a b c Unknown, Georgiana's Garden: Le ghette, su Georgiana's Garden, 10 febbraio 2010. URL consultato il 25 aprile 2022.
  5. ^ a b c Catherine A. Surowiec, Mollo, John (1931–2017), film costume designer and military historian, in Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 14 gennaio 2021. URL consultato il 25 aprile 2022.
  6. ^ a b Mark A. Stoler, US CIVIL-MILITARY RELATIONS IN WORLD WARII, in The US Army War College Quarterly: Parameters, vol. 21, n. 1, 4 luglio 1991, DOI:10.55540/0031-1723.1610. URL consultato il 25 aprile 2022.
  7. ^ (EN) Jason Nark, Venomous passion: Pennsylvania’s snake hunters head to the hills, su inquirer.com. URL consultato il 25 aprile 2022.
  8. ^ Anglicans Online | Special Report: 'Through the Years with Gaiters', su anglicansonline.org. URL consultato il 25 aprile 2022.
  9. ^ Comment mettre des guêtres correctement ?, su juracheval.fr. URL consultato il 18 marzo 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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