Gernot Böhme

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Gernot Böhme

Gernot Böhme (Dessau, 3 gennaio 193720 gennaio 2022[1]) è stato un filosofo tedesco.

È stato professore di filosofia presso l'Università di Darmstadt e si è interessato in particolare di filosofia della scienza, estetica, etica e antropologia filosofica. È autore di numerose pubblicazioni su Platone, Kant e Goethe, nonché di interviste e articoli per giornali e riviste.

Gernot Böhme studiò matematica, fisica e filosofia presso l'Università di Gottinga e di Amburgo. Prese il dottorato di ricerca nel 1966 ad Amburgo, con un lavoro sulle modalità del tempo. Il passaggio dalla scienza alla filosofia fu parzialmente dovuta all'incontro con Carl Friedrich von Weizsäcker, con il quale ha lavorato a stretto contatto ad Amburgo e poi a Starnberg. Con Weizsäcker egli condivise un interesse per Platone e Kant. Dal 1965 al 1969 è stato ricercatore presso l'Università di Amburgo, con Weizsäcker, e successivamente presso l'Università di Heidelberg, con Georg Picht. Nel 1977 è diventato professore di filosofia presso la Technische Universität di Darmstadt. Nel 2005 è diventato direttore dell'Instituts für Praxis der Philosophie e. V. (IPPh). Sua moglie Farideh Akashe-Boehme è morta nel 2008.

Il pensiero filosofico

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Nel 1995 ha pubblicato un saggio filosofico sulle atmosfere dal titolo Atmosphäre: Essays zur neuen Ästhetik (tradotto in italiano: Atmosfere, estasi, messe in scena. L'estetica come teoria generale della percezione, Milano 2010), nel senso che «la presenza di una particolare situazione — ambientale, artistica, patetica —incide profondamente sulla nostra "cenestesi" [2] , o, se preferiamo sulla nostra Lebenswelt [3]:..» [4] il nostro senso della vita. È innegabile che la visione di un'opera d'arte in una particolare situazione come può essere lo sfondo archeologico che la circonda o il complesso architettonico dell'interno di una chiesa o una musica in sottofondo, incidano profondamente sul giudizio che ne diamo e che viene alterato, positivamente o negativamente, da queste "atmosfere" dalle quali dobbiamo, invece, liberarci per acquisire una valutazione obiettiva, limitata cioè ai fattori percettivi.[5]

  • 1994 Anthropologie in pragmatischer Hinsicht
  • 1995 Atmosphäre: Essays zur neuen Ästhetik. Frankfurt am Main
  • 1999 Theorie des Bildes. Fink, München
  • 2001 Aisthetik. Vorlesungen über Ästhetik als allgemeine Wahrnehmungslehre, Fink
  • 2002 Die Natur vor uns. Naturphilosophie in pragmatischer Hinsicht. Kusterdingen
  • 2003 Der Typ Sokrates, Suhrkamp
  • 2003 Leibsein als Aufgabe. Leibphilosophie in pragmatischer Hinsicht, Kusterdingen
  • 2004 Platons theoretische Philosophie. WBG, Darmstadt.
  • 2005 Goethes Faust als philosophischer Text. Die Graue Edition, Kusterdingen
  • 2006 Architektur und Atmosphäre. München
  • 2008 Invasive Technisierung. Technikphilosophie und Technikkritik. Kusterdingen
  • 2008 Ethik leiblicher Existenz. Über unseren moralischen Umgang mit der eigenen Natur. Suhrkamp, Frankfurt am Main
  1. ^ (DE) Zum Tod des Philosophen Gernot Böhme, su philomag.de.
  2. ^ Il termine (composto di "ceno", comune e del gr. αἴσϑησις "sensazione") indica una sensazione generale che sta alla base della cosiddetta «immagine del corpo» o «schema corporeo» e, per suo tramite, della «coscienza di sé» e delle funzioni dell'Io.
  3. ^ "Ambiente di vita"
  4. ^ Gillo Dorfles, Riflessioni per un’estetica (atmosferica) dei sentimenti. Il saggio di Gernot Böhme., Corriere della Sera, 12 gennaio 2011
  5. ^ Gernot Böhme, Atmosphaere als Grundbegriff einer neuen Aesthetik

Collegamenti esterni

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