Geremia da Valacchia
Beato Geremia da Valacchia | |
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Religioso cappuccino | |
Nascita | Tatzo, 29 giugno 1556 |
Morte | Napoli, 5 marzo 1625 (68 anni) |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 30 ottobre 1983 da papa Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 5 marzo |
Geremia da Valacchia, al secolo Ion Kostist (Tatzo, 29 giugno 1556 – Napoli, 5 marzo 1625), è stato un religioso cappuccino italiano di origine rumena. È stato beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1983.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Tatzo, in Romania. A 18 anni, con il consenso dei genitori, Stoika Kostist e Margherita Barbat, agricoltori benestanti e profondamente religiosi, lascia la famiglia e si mette in viaggio alla volta dell'Italia, convinto che qui si trovino "I migliori cristiani del mondo". Nella Quaresima del 1578 viene accolto come fratello laico nel convento dai cappuccini di Sessa Aurunca, lasciando il nome nativo di Ion (Giovanni) e diventando fra Geremia da Valacchia. L'anno successivo emette la professione religiosa. Nel 1584 entra nel convento napoletano di Sant'Eframo Nuovo, dove resta fino alla morte.
Avrebbe avuto anche un'apparizione mariana[1], e una volta diffusasi la notizia tra i confratelli e anche fuori dal convento, la "Madonna di fra Geremia" diviene popolare nella città e nel Regno di Napoli. Si dedica ai poveri, raccogliendo cibo e vestiti per loro e accompagnando la sua attività con la preghiera, e si prende cura dei malati più difficili, piagati, paralitici e anche pazzi.
Gli affidano un religioso, fra Martino, che nessuno avvicina più per le troppe piaghe, e lo assiste per quattro anni e mezzo, fino alla morte. Al convento cominciano a cercarlo perfino dotti teologi, che chiedono consiglio a lui che è analfabeta. Per recarsi a visitare un ammalato in un rigido giorno d’inverno, contrae una polmonite che non riesce a superare. Alla sua morte la gente vuole vederlo, toccarlo, tagliare reliquie del suo saio, così devono intervenire i soldati per seppellirlo segretamente, di notte[2]. Le sue spoglie si trovano ora a Napoli, nella chiesa dell'Immacolata Concezione.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Il 20 settembre 1625 inizia il processo di beatificazione, il 18 dicembre 1959 papa Giovanni XXIII ne riconosce l'eroicità delle virtù, il 30 ottobre 1983 papa Giovanni Paolo II lo proclama beato, primo romeno che ascende ufficialmente alla gloria degli altari[3].
Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 5 marzo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Geremia da Valacchia, su fraticappuccini.it. URL consultato il 24 luglio 2022.
- ^ Beato Geremia da Valacchia (Giovanni Kostistik) Religioso cappuccino, su santiebeati.it. URL consultato il 24 luglio 2022.
- ^ Geremia da Valacchia, su causesanti.va. URL consultato il 24 luglio 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Geremia da Valacchia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Geremia da Valacchia, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Geremia da Valacchia, su causesanti.va, Congregazione delle cause dei santi.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88918104 · ISNI (EN) 0000 0001 0785 3733 · BAV 495/63291 · LCCN (EN) n95001567 |
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