George Cusack

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George Cusack (Irlanda, XVII secoloGran Bretagna, 18 gennaio 1675) è stato un pirata irlandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cusack iniziò la sua carriera in mare come marinaio e cannoniere su diverse navi, ma venne imprigionato nel carcere di Marshalsea per qualche tempo a causa di un tentativo di ammutinamento. Al suo rilascio, si portò a Cadice e si imbarcò a bordo della Hopewell diretta a Tangeri.[1] Con altri compagni, si ammutinò e prese il controllo della nave, lasciando gli ufficiali alla deriva a bordo di una scialuppa. Rinominò la nave Valiant Prince con documenti di navigazione falsi.[2] Cusack scrisse anche un codice piratesco sul quale la sua ciurma venne chiamata a giurare. Gettò in mare le carte del precedente capitano per evitare di essere incriminato, oltre a gettare fuoribordo anche la Bibbia sulla quale solitamente i marinai giuravano.[3] A tal proposito, secondo la testimonianza del mercante Thomas Power, quando Cusack "gettò a mare la grande Bibbia che si trovava sul tavolo della cabina, non risparmiandola ai flutti, uno dei suoi tentò di persuaderlo ma questi rispose: ‘Codardi, pensate di andare in Paradiso con azioni come quelle che compite ogni giorno? No, io vi porterò con me all'Inferno[2]

Salparono quindi alla volta delle Isole Leeward e tentarono di attaccare diversi piccoli vascelli, ma ben presto vennero costretti alla resa e catturati, finendo imprigionati alle Barbados.[1] Fuggirono e riuscirono a catturare una fregata da 250 tonnellate di carico con 28 cannoni a bordo chiamata Flying Devil, con la quale salparono verso la costa orientale degli Stati Uniti prima di tornare in Inghilterra a bordo di imbarcazioni più piccole.[1]

Cusack servì quindi come corsaro per conto del Regno di Gran Bretagna durante la guerra anglo-olandese, catturando diverse navi olandesi.[3] Quando il conflitto terminò, nel 1674, ottenne falsi documenti marchiati a nome del governo francese che lo autorizzavano a dare la caccia a navi spagnole e olandesi.[4]

Con soli 23 uomini al suo seguito prese una nave cargo che era diretta in Norvegia, un grande vascello da 500 tonnellate chiamato Saint Anne, appena fuori Londra, sotto la guida dal capitano Shorter.[3] Erano quindi intenzionati a vendere la nave al porto di Aberdeen, spacciandola per olandese e dicendo di averla trovata abbandonata e senza carte di navigazione.[1] Sfortunatamente per Cusack, l'equipaggio della nave che egli aveva abbandonato, venne raccolta da un mercantile di passaggio ed aveva fatto ritorno a Norfolk e quindi per Cusack venne formalizzata l'accusa di pirateria quando si seppe della notizia.[3] Cusack e i suoi uomini vennero a sapere dello sbarco della ciurma e pertanto evitarono il porto di Aberdeen, risalendo il Tamigi sino a Lee dove decisero di spendere parte del loro bottino. Ancora una volta l'ostentazione della ricchezza della ciurma, ad ogni modo, attirò l'attenzione su di loro.[3] La guardia costiera locale, capitanata dal colonnello Kennedy, li inseguì via fiume e li catturò, inviando Cusack nuovamente alla prigione di Marshalsea coi suoi uomini.[1]

Cusack, posto a processo, dichiarò di aver ricevuto regolare lettera di corsa, ma la commissione lo accusò comunque di pirateria ai danni di un vascello inglese.[5] Venne per questo giustiziato per impiccagione il 18 gennaio 1675 con tredici del suo seguito, mentre gli altri vennero rilasciati in quanto forzati ad aderire alla pirateria.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) David Marley, Pirates of the Americas, Santa Barbara, ABC-CLIO, 2010, p. 96, ISBN 9781598842012. URL consultato il 13 giugno 2017.
  2. ^ a b c An Impartial Hand, The Grand pyrate, or, The life and death of Capt. George Cusack, the great sea-robber with an accompt of all his notorious robberies both at sea and land : together with his tryal, condemnation, and execution / taken by an impartial hand., London, Printed for Ionathan Edwin at the Sign of the Three Roses, 1675. URL consultato il 13 giugno 2017.
  3. ^ a b c d e R W, News from sea or, the takeing of the cruel pirate, being a full and true relation how Captain Cewsicke, alias Dixon, alias Smith, an Irish-Pyrate took an English ship of 500. Tuns culled the Saint Anne, laden with deals from Norway belonging to Captain Shorter, and putting 18. Men that they found aboard into a small boat without food, compass or tackling, barbarously exposed them to the mercy of the sea, where they must certainly have perisht, had not a Dutch ship by Gods providence taken them up, and set them on shore in Norfolk, as also how they carried the said ship into Aberdeen in Scotland, and borrowed 219. pound on her ladeing where she was soon after seized, and the said pirate, and 13. of his men since taken neer Lee, and brought up to the Marshalseas in South-warke, where they now remain prisoners., London, 1674. URL consultato il 13 giugno 2017.
  4. ^ The Pirate Surgeon's Journal: Golden Age of Piracy History of Pirate Surgeons Page 6, su piratesurgeon.com. URL consultato il 13 giugno 2017.
  5. ^ Benjamin Heymann Brewer, Every Kidd Has His Day: A Story of How Pirates Forced the English to Reevaluate Their Foreign Policy in the Indian Ocean (1690-1700), Wesleyan University, 2010, DOI:10.14418/wes01.1.617. URL consultato il 13 marzo 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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