Gaio Sulpicio Galba (console 22)
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Gaio Sulpicio Galba | |
---|---|
Console dell'Impero romano | |
Nome originale | Gaius Sulpicius Galba |
Morte | 36 |
Gens | Sulpicia |
Padre | Gaio Sulpicio Galba |
Madre | Mummia Acaica |
Consolato | 22 |
Gaio Sulpicio Galba (in latino Gaius Sulpicius Galba; ... – 36) è stato un politico romano, attivo durante il regno di Tiberio.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sulpicio Galba era figlio di Gaio Sulpicio Galba e di Mummia Acaica, nipote di Quinto Lutazio Catulo; il futuro imperatore Galba era suo fratello.[1]
Fu console nell'anno 22 come collega di Decimo Aterio Agrippa.[2] Nel corso della sua vita Gaio sperperò la maggior parte del suo patrimonio e fu costretto a ritirarsi da Roma. Sperava di recuperare le sue ricchezze attraverso lo smistamento del 36, che gli avrebbe dato l'Africa o l'Asia da governare come proconsole, ma l'imperatore Tiberio gli proibì di assumere la provincia che gli era stata assegnata. Questo costrinse Gaio a porre fine alla sua vita.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]