G6 (approvvigionamenti)

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Il G6 degli approvvigionamenti (Procurement G6[1]) è il gruppo informale delle centrali acquisti nazionali pubbliche di sei Paesi che le hanno particolarmente sviluppate, diventando leader in materia di e-procurement, accordi quadro e contratti quadro.

Scopo degli incontri[modifica | modifica wikitesto]

In questo consesso ciascun paese presenta e discute le proprie migliori pratiche ed esperienze rispetto a tematiche quali:

  • i sistemi di e-procurement
  • le sfide, le opportunità e gli interventi a favore delle piccole e medie imprese (PMI)
  • i sistemi per la qualificazione delle imprese
  • gli strumenti e gli indicatori di misurazione della performance delle centrali acquisti e dell'impatto del loro operato sull'economia, sull'organizzazione pubblica e sul tessuto imprenditoriale
  • le misure messe in atto per contrastare e ridurre il rischio di corruzione negli appalti
  • gli scenari del Green public procurement, ovvero gli acquisti verdi[2] delle pubbliche amministrazioni

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nato come MMGP - Multilateral Meeting on Government Procurement, fu fondato nel 2009 dalle centrali acquisti pubbliche di Italia, USA, Canada e Corea del Sud, nel 2010 si sono aggiunte le centrali acquisti di Cile e Regno Unito, dando luogo così al Procurement G6.

Le riunioni del gruppo si sono tenute:

Paesi membri[modifica | modifica wikitesto]

Il G6 degli approvvigionamenti ha i seguenti membri:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  • Hans-Joachim Prieß (a cura di), Public Procurement 2012: An overview of regulation in 40 jurisdictions worldwide, 8ª ed., Getting the Deal Through, 2012, ISSN 1747-5910 (WC · ACNP).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]