François Bertrand

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Disegno del sergente presente sul numero 410 del periodico Détective, datato 3 settembre 1936

François Bertrand, soprannominato il Sergente necrofilo o il Vampiro di Montparnasse (Voisey, 29 ottobre 1823Le Havre, 25 febbraio 1878[1]), è stato un militare francese.

Fu noto per aver conseguito atti di necrofilia nel cimitero di Montparnasse, e una volta arrestato nel 1851, fu condannato in carcere per un anno. Nel 1856, si spostò a Le Havre, dove visse come impiegato, postino e guardiano del faro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stando al suo certificato di nascita, Bertrand nacque il 29 ottobre del 1823.[1] Nei suoi primi anni di vita, era noto per dissezionare cani e gatti morti; lui stesso dichiarò che i suoi impulsi necrofili iniziarono nel 1846, accompagnati da emicranie e palpitazioni cardiache, e a seguito di ciò egli esumò i corpi di uomini e donne dai cimiteri (in particolare quello di Montparnasse), per poi sviscerarli e farli a pezzi e persino masturbarvisi sopra. Bertrand descrisse addirittura la sua esperienza con il cadavere di una sedicenne[2]:

«Lo coprii di baci e lo stringetti selvaggiamente al petto. Quanto si può godere con una donna viva non è nulla a confronto col piacere che provai. Dopo che lo provai per circa un quarto d'ora, tagliai il corpo, come di solito, e ne strappai le interiora. Poi seppellii di nuovo il cadavere.»

Tra l'estate del 1848 e il 15 marzo del 1849, una serie di corpi fu trovata riesumata e gravemente mutilata nei cimiteri di Parigi. Il 15 marzo 1849, Bertrand fu trasportato all'ospedale di Val-de-Grâce, in quanto era stato trovato ferito a colpi di pistola (secondo alcuni da un poliziotto, o forse da un suo collega). Durante l'operazione che ne seguì, Bertrand confessò il tutto a uno dei suoi chirurghi, e una volta rimessosi in sesto fu arrestato e condannato a un anno di carcere.

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Il suo caso portò Joseph Guislain a coniare il termine "necrofilia"[2][3], di cui discusse in modo estensivo con altri teorici del termine, tra cui Richard von Krafft-Ebing e Havelock Ellis.[4]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Lire en ligne le Saccage de la Chair - 4. Le sexe comme objet de savoir (Prévisualisation) - immatériel·fr, su librairie.immateriel.fr. URL consultato il 12 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  2. ^ a b (EN) Anil Aggrawal, Necrophilia: Forensic and Medico-legal Aspects, Boca Raton, CRC Press, 2010, pp. 12-13, ISBN 978-1-4200-8913-4.
  3. ^ (EN) Robin Goodwin e Duncan Cramer, Inappropriate Relationships: The Unconventional, the Disapproved, and the Forbidden, Londra, Psychology Press, 2002, p. 176, ISBN 978-0-8058-3742-1.
  4. ^ (EN) B.R. Burg, <242::aid-jhbs2300180305>3.0.co;2-a The sick and the dead: The development of psychological theory on necrophilia from Krafft‐Ebing to the present, in Journal of the History of the Behavioral Sciences, vol. 18, n. 3, Londra, John Wiley & Sons, 1982, pp. 242–254, DOI:10.1002/1520-6696(198207)18:3<242::aid-jhbs2300180305>3.0.co;2-a.

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Controllo di autoritàVIAF (EN52491064 · ISNI (EN0000 0000 5173 1285 · CERL cnp00546138 · LCCN (ENnr93016070 · GND (DE119056720 · BNF (FRcb122194279 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr93016070
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