Fontana di Sant'Agostino

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Fontana di Sant'Agostino
AutorePaolo Berlendis
Data1575
Materialemarmo bianco di Zandobbio
UbicazioneVia delle mura, Bergamo
Coordinate45°42′18.14″N 9°40′16.34″E / 45.705038°N 9.671206°E45.705038; 9.671206

«bellissima fontana di pietra viva grande, et honorata in faccia della porta di S. Agostino, la qual rende grand'ornamento, et alla porta, et a tutta la Città insieme a quel quartiere de soldati, perché d'acqua viva, che mai manca»

La grande fontana di Sant'Agostino prende il nome dal convento di sant'Agostino e si trova in asse alla porta omonima.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1485 a Bergamo si denunciava una scarsità di acqua:

«...stante l'arsura delle acque, che bene spesso la città travagliava, per l'arsura delle fonti et mancanda delle piogge....(fu stabilita dal Consiglio la costruzione di cinque)...pizzi o cisterne pubbliche grandi e capaci»

Il 4 marzo del medesimo anno il consiglio cittadino decise quali sarebbero state le località cittadine ottimali per la realizzazione di nuove grandi fontane. La costruzione della fontana di Sant'Agostino fu ordinata dai rettori veneziani Francesco Longo e Marc'Aurelio Memo prendendo l'acqua dalla fonte della Pioda. Fu progettata probabilmente da Paolo Berlendis, che aveva eseguito anche quello della porta, inizianto nel maggio 1575[1].

«19 maggio 1575 in questo giorno essendo rettori di Bergamo Francesco Longo e Marcantonio Meno fu il bellissimo fonte incominciato et successivamente finito che si vede a prospetto della porta di sant'Agostino»

I nomi dei due committenti furono incisi sui medaglioni di marmo posti ai lati in alto della monumentale fontana. La realizzazione costò 250 ducati a carico del Governo veneto e in parte dalla città[2].

Le lodi alla fontana furono decantate anche da Achille Muzio nel poema Theatrum nel 1596.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La fontana a schema tripartito, voleva essere speculare alla porta frontale che era uno dei quattro punti di accesso alla parte alta della città di Bergamo volendo rendere importante l'ingresso da chi proveniva da Venezia ma in minori dimensioni[3].
La fontana in pietra di Sarnico presenta delle nicchie ed elementi di marmo bianco proveniente da Zandobbio[4].

Nei primi anni del XXI secolo la fontana presentava parti gravemente deteriorate. Grazie all'impegno economico della Fondazione Credito Bergamasco negli anni dal 2011 al 2013, la fontana fu sottoposta a un'intensa opera di restauro[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Porta sant'Agostino con fontana prospettica del 1575 (PDF), su territorio.comune.bergamo.it, IBCAA - Inventario dei Beni Culturali, Ambientali e Archeologici del Comune di Bergamo. URL consultato il 28 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2018).
  2. ^ Le fontane di Bergamo, n. 11-13, La Rivista di Bergamo, 1923.
  3. ^ La ex chiesa di sant'Agostino, su rettorato.unibg.it, Unibg sant'Agostino. URL consultato il 28 marzo 2018.
  4. ^ Fontana di sant'Agostino, su aquadro.net, aquadro architetti ingegneri. URL consultato il 28 marzo 2018.
  5. ^ La fontana di sant'Agostino, su ecodibergamo.it, L'Eco di Bergamo. URL consultato il 28 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]