Filippo Salviati

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La pala di Filippo Salviati ('Affidato') all'Accademia della Crusca

Filippo Salviati (Firenze, 28 gennaio 1583Barcellona, 22 marzo 1614) è stato uno scienziato italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente a una delle più ricche e influenti famiglie fiorentine, i Salviati, Filippo rimase orfano giovanissimo e fu allevato dallo zio Antonio che volle avviarlo alla cura degli interessi finanziari della famiglia che Filippo abbandonò per dedicarsi allo studio della matematica e della fisica.

Accademico della Crusca nel 1610 e dei Lincei nel 1612, fu amico e forse allievo di Galilei, che gli dedicò nel 1613 l'Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari che fu scritta nella villa del Salviati, a Lastra a Signa, villa delle Selve, di proprietà della famiglia, dove ospitò il suo amico Galileo Galilei. Trasferitosi in Spagna, forse per una non risolta questione d'onore con Bernadetto de' Medici, morì all'età di 32 anni a Barcellona.[1]

La fama di Filippo Salviati oggi è legata soprattutto alla scelta di Galileo di immaginarlo tra i protagonisti del suo Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, nella qualità di difensore del sistema copernicano. A suo tempo fu noto in Italia ed Europa per la sua dottrina e per le matematiche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito web del Museo Galileo, Biografia, su brunelleschi.imss.fi.it. URL consultato il 14-07-2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Allì Caracciolo, I filosofi dispersi. Storia segreta di Filippo Salviati, galileista negli anni della Controriforma, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, La Città del Sole, Napoli 2006, ISBN 8882921514
  • Allì Caracciolo (a cura di), Filippo Salviati filosofo libero, Atti del Convegno nel IV Centenario dalla morte (18-20 novembre 2014, eum, edizioni Università di Macerata, Macerata 2016.

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