Filippo Luci

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Filippo Luci (Firenze, 27 luglio 1674Firenze, 1752) è stato un politico italiano, auditore fiscale del Granducato di Toscana dal 1737 al 1746 [1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Firenze, fece studi di diritto all'Università di Pisa. Figlio dell'auditore fiscale Emilio di Giovanni Luci [2] e di Beatrice di Attilio Rinieri di Colle di Val d'Elsa, appartenne a una famiglia fiorentina originaria del senese che annoverò diversi alti funzionari granducali, sia con i Medici che con gli Asburgo Lorena. Ricoprì numerosi incarichi nell'apparato burocratico toscano, fu auditore fiscale del Granducato di Toscana dal 1737 al 1746 e ammesso al patriziato fiorentino nel 1761[3].

Nel 1738, Filippo Luci insieme [4][5] al senatore Giulio Rucellai, al celebre giurista e funzionario granducale Pompeo Neri [6], al marchese Antonio Niccolini [7], fece parte della commissione creata per disciplinare la materia giuridica in tema di rilascio del porto d'armi e limitare gli abusi del passato. La deputazione divenne presto motivo di contrasto con l'Inquisizione di Firenze che fino a quel momento aveva avuto piena facoltà in questa materia.

Al pittore fiorentino Pier Dandini Filippo Luci commissionò La battaglia di Vienna descritta con grande entusiasmo da Francesco Saverio Baldinucci, ma del grande quadro di proprietà del Luci si sono perse le tracce.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bernardo Tanucci, Epistolario: 1752-1756, Volume 3, Edizioni di storia e letteratura, Roma 1982, p. 35 n
  2. ^ Emilio Luci (1619-1699), nobile colligiano, auditore fiscale del Granducato di Toscana dal 1671 al 1699.
  3. ^ ASF, Raccolta Ceramelli Papiani, Famiglia LUCI (fasc. 2828)
  4. ^ Marcello Verga, Da "cittadini" a "nobili", lotta politica e riforma delle istituzioni nella Toscana di Francesco Stefano: lotta politica e riforma delle istituzioni nella Toscana di Francesco Stefano, Giuffrè, Milano 1990
  5. ^ "Il fiscale Filippo Luci, il senator Giulio Rucellai, il marchese Antonio Niccolini, e l'auditor Pompeo Neri furono i componenti la deputazione" (Antonio Zobi, Storia civile della Toscana dal MDCCXXXVII al MDCCCXLVIII, Tomo 1, Firenze 1850)
  6. ^ Pompeo Neri (1706-1776), nobile fiorentino, fu uno dei principali artefici delle politiche riformiste del Granducato di Toscana.
  7. ^ Antonio Niccolini (1701-1769), marchese fiorentino, studioso di diritto e di storia ecclesiastica

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Zobi, Storia civile della Toscana dal MDCCXXXVII al MDCCCXLVIII, Tomo 1, Firenze 1850
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