Faro di Punta Scorno

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Faro di Punta Scorno
Faru di Punta Scornu
Faru de Punta Iscòrniu
Faro di Punta Scorno
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAsinara
Coordinate41°07′10.44″N 8°19′06.82″E / 41.119568°N 8.31856°E41.119568; 8.31856
Mappa di localizzazione: Italia
Faro di Punta Scorno
Costruzione1854
Anno di attivazione1859
Elevazione80 m s.l.m.
Portata16 miglia nautiche
Tipo otticaOttica Fissa
VisitabileNo
Automatizzato

Il faro di Punta Scorno (in sassarese Faru di Punta Scornu, in sardo Faru de Punta Iscòrniu) è un faro dell'isola dell'Asinara. È uno dei fari più antichi della Sardegna ancora in funzione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 febbraio 1854 il Re di Sardegna ne autorizzò la costruzione al seguito della segnalazione del generale Alfonso La Marmora, il quale aveva fatto notare la necessità di un più adeguato sistema di segnalamenti lungo le coste sarde. Il faro fu progettato per essere di primo ordine, dotandolo di una lenticolare a luce bianca fissa con portata di 30 miglia ed un'ampiezza del settore illuminante di 260°. La luce del faro venne accesa per la prima volta nel 1859[1]. Per 118 fu stabilmente presidiato da un fanalista fino al 1977, anno della sua completa automatizzazione[2].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione è formata da una torre circolare di 35 metri[2] posta sopra un edificio a base quadrangolare con due terrazzi[1]. Il faro si trova ad un'elevazione di 80 metri ed ha una portata di 16 miglia nautiche.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b PUNTA SCORNO, su ilmondodeifari.com. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  2. ^ a b Carlo Hendel, Il Faro di Punta Scorno, su Isola Asinara, 5 novembre 2016. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  3. ^ Faro di Punta Scorno - Isola dell'Asinara | FariSardegna.it, su farisardegna.it. URL consultato il 12 ottobre 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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