Ezzat Ghoniem

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Ezzat Ghoniem (in arabo عزت غنيم?) (...) è un avvocato e attivista egiziano per i diritti umani. È stato cofondatore e direttore dell'Egyptian Coordination for Rights and Freedom, un'organizzazione non governativa nota per l'assistenza legale alle vittime della repressione e la denuncia delle sparizioni forzate e delle esecuzioni capitali [1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ghoneim si è laureato in giurisprudenza nel 2000 presso la Facoltà di Economia e Scienze politiche dell'Università del Cairo.[2]

Nel dicembre 2017 è stata eseguita la pena capitale per impiccagione di quindici uomini che erano assistiti da Ghoniem ed erano stati condannati per l'uccisione di nove militari nella penisola del Sinai nel 2013 nel contesto del clima di violenza che ha seguito il massacro di piazza Rabaa. L'avvocato ha denunciato il mancato rispetto del tempo previsto dalla legge per presentare il ricorso; inoltre ha sostenuto che le condanne a morte avrebbero avuto l'effetto di indurre migliaia di giovani detenuti ad arruolarsi nella fila del Daesh.[3]

Nel febbraio 2018 Ghoniem aveva denunciato pubblicamente l'arresto di Mona Mahmoud Mohammed, accusata di aver diffuso false notizie che avrebbero danneggiato gli interessi nazionali per aver raccontato in un documentario della BBC le torture e la successiva sparizione forzata di sua figlia Zubeyda.[4][5]

Il 1º marzo 2018 Ghoniem è scomparso mentre rientrava a casa, facendo subito temere che fosse vittima di una sparizione forzata da parte della polizia egiziana. Amnesty International nell'immediatezza della sparizione dichiarò che «le sparizioni forzate sono il metodo adottato dal regime per nascondere ulteriori abusi nei confronti dei dissidenti, come torture ed esecuzioni extragiudiziali».[6] Effettivamente la National Security Agency ha trattenuto e interrogato Ghoniem per tre giorni senza rivelare la sua posizione e senza concedergli di essere assistito da un avvocato.[7]

Il 16 marzo 2018 il Ministero degli Interni egiziano ha pubblicato un video intitolato The Spider's Web ("La tela del ragno") in cui venivano illustrati gli sforzi del governo contro il terrorismo. Una parte del video era intitolata Rights Terrorism ("Terrorismo dei diritti umani") e ritraeva Ghoniem durante il suo arresto, faceva riferimenti ad Amnesty International e ad Human Rights Watch e al documentario della BBC con l'intervista a Mona Mahmoud Mohammed.[8]

Il 4 settembre 2018 il tribunale penale del Cairo ha ordinato la sua scarcerazione, ma pochi giorni dopo Ghoniem ha subito una sparizione forzata mentre era ancora in stato di detenzione.[9] Il 3 novembre 2018, in seguito ad un'ulteriore ondata di retate ed arresti di attivisti, l'Egyptian Coordination of Rights and Freedom ha dichiarato che in Egitto la repressione è tale che non ci sono le condizioni per svolgere l'attività di difesa dei diritti umani, e quindi ha deciso di sospendere le attività ed ha chiesto l'intervento del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.[10][11] Ghoniem è ricomparso il 9 febbraio 2019 come imputato in un'udienza, e la sua detenzione viene continuamente prolungata di 45 giorni, con le accuse di diffamazione dello Stato e appartenenza ad un gruppo illegale.[12]

Nel marzo 2023 è stato condannato a 15 anni di carcere da un tribunale di emergenza, in un processo in cui erano imputati altri tredici attivisti per i diritti umani, tutti condannati a pene dai 5 ai 15 anni.[13][14][15]

Reazioni della comunità internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Il Parlamento europeo ha chiesto più volte il suo rilascio incondizionato ed ha ribadito che la persecuzione nei suoi confronti è dovuta unicamente al suo lavoro legittimo e pacifico in difesa dei diritti umani; inoltre la detenzione di Ghoniem rientrerebbe nella strategia del governo egiziano di intimidazione delle organizzazioni che difendono i diritti umani.[16][17][18]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Amnesty International, Egypt: at least 19 arrested in alarming escalation of crackdown on human rights workers, su amnesty.org.au, 2 novembre 2018. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  2. ^ (AR) Al Jazeera, È scomparso Ezzat Ghoniem, l'avvocato di Um Zubeyda, su aljazeera.net, 3 marzo 2018. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  3. ^ (EN) Nour Yussef, Egypt Hangs 15 for Terrorism, Stoking Fears Among Islamists, su nytimes.com, 26 dicembre 2017. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) Brian Rohan, Egypt arrests mother cited in BBC report; lawyer disappears, su apnews.com, 2 marzo 2018. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) BBC News, Egypt arrests mother of woman at centre of BBC report, su bbc.com, 2 marzo 2018. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Amnesty International, Egypt: Lawyer and human rights defender Ezzat Ghonim at risk of enforced disappearance, su amnesty.org, 2 marzo 2018. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  7. ^ (EN) Amnesty International, Egyptian defenders and journalists deteined (PDF), su amnesty.org, 2 aprile 2018. URL consultato il 28 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2018).
  8. ^ (EN) Cairo Institute fot Human Rights Studies, Egypt: Freedom for human rights lawyer Ezzat Ghoniem, detained for “rights terrorism”, su cihrs.org, 19 marzo 2018. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  9. ^ (EN) The Arabic Network for Human Rights Information, Ezzat Ghoneim: the lawyer of the forcibly disappeared who is forcibly disappeared, su anhri.info, 29 gennaio 2019. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  10. ^ Egyptian Coordination for Rights and Freedom, Urgent statement, su facebook.com, 5 novembre 2018. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  11. ^ Chiara Cruciati, EGITTO. Arrestati in una notte 19 difensori dei diritti umani, su nena-news.it, 3 novembre 2018. URL consultato il 19 giugno 2021.
  12. ^ (EN) Front Line Defenders, Ezzat Ghoneim produced before the court, su frontlinedefenders.org, 28 agosto 2019. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  13. ^ Brevi dal mondo: Egitto, Iran, in il manifesto, 7 marzo 2023. URL consultato il 5 novembre 2023.
  14. ^ (EN) 17 human rights workers sentenced to life in prison amid local, international condemnations, in Mada Masr, 6 marzo 2023. URL consultato il 5 novembre 2023.
  15. ^ (EN) Egypt: Drop bogus case against Egyptian human rights group, su Amnesty International, 1º marzo 2023. URL consultato il 5 novembre 2023.
  16. ^ Parlamento europeo, Risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2018 sull'Egitto, in particolare sulla situazione dei difensori dei diritti umani (PDF), su europarl.europa.eu, 13 dicembre 2018. URL consultato il 26 dicembre 2020. Punti B e 2.
  17. ^ Parlamento europeo, Risoluzione del Parlamento europeo del 18 dicembre 2020 sul deterioramento della situazione dei diritti umani in Egitto, segnatamente il caso degli attivisti dell'organizzazione Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR) (PDF), su europarl.europa.eu, venerdì 18 dicembre 2020. URL consultato il 26 dicembre 2020.. Punto 4.
  18. ^ Risoluzione del Parlamento europeo del 24 novembre 2022 sulla situazione dei diritti umani in Egitto (PDF), su Parlamento europeo, 24 novembre 2022, p. 4. URL consultato il 1º dicembre 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]