Ex Oratorio del Montirone

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Oratorio del Montirone
Oratorio del Montirone, Abano Terme (Padova)
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàAbano Terme
Coordinate45°21′06.88″N 11°46′40.44″E / 45.35191°N 11.7779°E45.35191; 11.7779
ReligioneCattolica
TitolareSan Giovanni
Consacrazione1780
Sconsacrazione1958
ArchitettoDomenico Cerato
Inizio costruzione1779
Completamento1780
Map

L'ex Oratorio del Montirone è una piccola cappella risalente al XVIII secolo, sconsacrata a partire dagli anni '50 del secolo scorso. Si trova ad Abano Terme (Padova) in via Pietro d'Abano 51, di fronte al colle e parco Montirone, da cui prende il nome. È noto anche come ex Oratorio del Cerato (dal nome dell'architetto che lo progettò) o ex oratorio di San Giovanni (dal santo titolare).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Oratorio fu costruito nel XVIII secolo come luogo di culto per gli ospiti in cura alle terme di Abano. La sua progettazione viene attribuita all'architetto padovano Domenico Cerato[1] e un'iscrizione posta sulla facciata lo data all'anno 1779.

Veduta del Parco e dell'Oratorio del Montirone, Abano Terme (Marco Moro, Album di dodici vedute di Padova e suoi dintorni, Lyt Kyrchmayr, Editore Felice Rossi, Padova 1855)

Noto ben presto come monumento di particolare interesse, viene menzionato da Salvatore Mandruzzato nel suo trattato sui Bagni di Abano del 1789, dove lo elenca tra gli edifici collocati presso il colle Montirone "...e una chiesa fatta edificare dalla sovrana munificenza nel 1779 a comodo di quegli ammalati cattolici che alle nostre terme concorrono"[2]. A volte citato come "Oratorio della beata Vergine" o "Oratorio del sacro cuore", viene tuttavia censito tra i beni vincolati con il nome "Oratorio di San Giovanni"[3]. Fu utilizzato per le funzioni fino alla metà del secolo scorso. Si narra che beata Liduina Meneguzzi fosse solita fermarsi qui a pregare prima di recarsi al lavoro nel vicino albergo[4]. Dato l'ampliamento della zona termale avvenuto dal secondo dopoguerra in poi e l'inadeguatezza del piccolo oratorio al nuovo grande bacino di utenza sviluppatosi, fu dato avvio al progetto di edificazione di una chiesa più grande nelle immediate vicinanze. Nel 1956 il rito fu trasferito presso l'oratorio del sacro Cuore in attesa della costruzione della più ampia e moderna Chiesa del Sacro Cuore, che nel 1958 fu ultimata e aperta al culto[5]. L'Oratorio del Montirone fu allora sconsacrato. È attualmente proprietà privata, utilizzato come spazio espositivo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una piccola cappella a pianta rettangolare, con tetto a doppio spiovente e timpano decorato da cornice e rosone centrale.

Viene rappresentata per la prima volta in una veduta di Marco Moro, che la ritrae assieme all'attiguo albergo e ai prospicienti giardini del Montirone, appena riorganizzati e decorati da Giuseppe Japelli nell'ambito di un più ampio progetto di ristrutturazione urbanistica[6].

Oratorio del Montirone (Abano Terme), iscrizione sulla facciata

Sopra la porta d'ingresso, sulla facciata, è presente un'iscrizione che ne attesta l'anno di edificazione e la committenza:

D.O.M.

AEGROTANTIUM COMMODO

IIIVIRI LITTERARII

EX S.C.

CIɔIɔCCLXXIX

D(omino) O(ptimo) M(aximo) / aegrotantium commodo / triumviri litterarii / ex S(enatus) C(onsulto) / MDCCLXXIX

Sul timpano è presente un rosone che incornicia un leone di San Marco andante in arenaria vicentina. Tale elemento scultoreo è stato rinvenuto e rimesso in luce durante un restauro del 1987-88. Era in forte stato di degrado, parzialmente scalpellato e obliterato da una tamponatura in mattoni del rosone, attestata dalle foto d'epoca dell'Oratorio[7].

La porta presenta stipiti e architrave in pietra di Nanto. All'interno si conserva l'altare settecentesco in stucco e marmo rosso veronese. Degli arredi, trasportati quasi completamente nella nuova chiesa del Sacro Cuore tra la fine degli anni '50 e la fine degli anni '80 del secolo scorso, non rimane più nulla.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mazza 1981, p. 11. L'Oratorio fu commissionato nel 1779 a Domenico Cerato dal nobile Domenico Michiel, per conto dei Riformatori dello Studio. Nel 1780 era terminato.
    www.treccani.it/enciclopedia/domenico-cerato_(Dizionario-Biografico)/ Archiviato il 27 maggio 2016 in Internet Archive.
  2. ^ Mandruzzato 1789, parte I, pp. 38-39.
  3. ^ Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso: id 56703, cod. reg. 05, n. cat. gen. 00142888. http://vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete/vir/bene/dettagliobene56703
  4. ^ Roncolato, Pontarin 2008, p. 5.
  5. ^ Roncolato, Pontarin 2008, pp. 5-14.
  6. ^ Marco Moro 1855, (veduta di) Abano.
  7. ^ Cfr. Foto dell'Oratorio del Montirone metà XX sec.. È probabile che la scalpellatura dell'elemento scultoreo e la copertura tramite tamponatura risalgano all'epoca dell'occupazione napoleonica, quando il comitato di salute pubblica ordinò la distruzione di gran parte dei leoni alati, simbolo della Repubblica Veneziana. Cfr. Leone di San Marco.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Barbara Mazza, Interventi di Giuseppe Japelli ad Abano Terme, Abano Terme, 1981, p. 11.
  • Salvatore Mandruzzato, Dei Bagni di Abano, trattato del dottor Salvatore Mandruzzato, Padova, 1789, pp. 38-39 (parte I).
  • Marco Moro, Abano Terme, in Album di dodici vedute di Padova e suoi dintorni disegnate da Marco Moro, Litografia Kyrchmayr Venezia, Padova, Felice Rossi, 1855.
  • Angelo Roncolato e Antonio Pontarin, Pietre e Persone Diario di un cammino: 1958-2008, Abano Terme, 2008, pp. 5-14.
  • (Dizionario-Biografico)/ www.treccani.it/enciclopedia/domenico-cerato_(Dizionario-Biografico)/

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