Ex Mercato Ortofrutticolo (M.O.F.) di Ferrara

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ex Mercato Ortofrutticolo (M.O.F.) di Ferrara
Ex Mercato Ortofrutticolo di Ferrara, facciata in corso Isonzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàFerrara
IndirizzoCorso Isonzo
Coordinate44°50′06.68″N 11°36′31.9″E / 44.83519°N 11.60886°E44.83519; 11.60886
Informazioni generali
Condizionirestaurato
Costruzione1936 - 1937
Inaugurazione31 ottobre 1937
Stilerazionalista
UsoIn uso
Realizzazione
ArchitettoAlfredo Ciaccia
IngegnereGirolamo Savonuzzi e Carlo Savonuzzi
CostruttoreAdolfo Checchi, Fratelli Santini e Carlo Bonola
ProprietarioComune di Ferrara
CommittenteComune di Ferrara

L'ex Mercato Ortofrutticolo è una costruzione che si trova a Ferrara in corso Isonzo, nella zona del Rione Giardino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Premessa alla costruzione della sede del Mercato fu la fondazione, il 9 dicembre 1929, del Consorzio Agrario Provinciale[1] La struttura poi venne costruita durante gli anni trenta, a partire dal 1936, con la funzione primaria della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli agroalimentari freschi e conservati dei quali l'intera provincia era una forte produttrice, essendo essenzialmente la sua economia di tipo agricolo.[2]

L'opera rientrò nell'ambito della ricostruzione della città successivamente chiamata Addizione Novecentista e fu tra le iniziative urbanistiche che l'amministrazione comunale, guidata dal podestà Renzo Ravenna, mise in cantiere per dare un volto moderno alla città, per dare un aiuto all'occupazione e per seguire il desiderio di Italo Balbo di riportare Ferrara agli antichi splendori estensi. In tale disegno un notevole sostegno arrivò anche dalle pagine del Corriere Padano, allora diretto da Nello Quilici[3][4]

In seguito al trasferimento del mercato ortofrutticolo nella nuova sede di via Stefano Trenti 32, nel 1989[5] l'ampia area scoperta viene utilizzata come parcheggio mentre l'edificio principale, dopo un periodo di abbandono, è stato oggetto di attenzione dell'amministrazione comunale per una nuova riqualificazione.[6] Dal gennaio 2018, terminati i lavori di restauro, l'ex MOF ospita l'Urban Center del Comune e la sede dell'Ordine degli architetti della Provincia di Ferrara.[7]

Aspetti architettonici[modifica | modifica wikitesto]

Ex Mercato Ortofrutticolo (M.O.F.) di Ferrara (dal piazzale interno)

La struttura venne edificata con l'intervento diretto di Carlo Savonuzzi e del fratello Girolamo Savonuzzi, su progetto di Alfredo Ciaccia secondo i dettami dell'epoca dell'edilizia razionalista. Comprendeva, oltre alla palazzina che fungeva da ingresso, rappresentanza ed uffici, anche di ampie tettoie e magazzini con impianti frigoriferi, parzialmente demoliti dopo il trasferimento del mercato. L'edificio principale, in mattoni e cemento armato, aveva un aspetto elegante,[8] comprendeva un piano rialzato, un primo piano ed uno scantinato. Al centro una torre con orologio. Nel salone centrale del piano rialzato le due pareti di fondo vennero affrescate con scene rurali nel 1938 dal pittore bondenese Galileo Cattabriga. Nelle pareti nord e sud, Cattabriga celebra l'Agricoltura recuperando, nell'insieme, svariati esempi pittorici sia antichi che allora attuali[9].

Ex Mercato Ortofrutticolo (M.O.F.) di Ferrara - Affresco di Galileo Cattabriga nel salone del piano rialzato prima del restauro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carta d'Identità: Consorzio Agrario di Ferrara, su capferrara.it. URL consultato il 16 ottobre 2023.
  2. ^ I cento anni del lavoro a Ferrara - Immagini dal territorio - Spunti di riflessione di Grazia De Bartolo, su provincia.fe.it. URL consultato il 1999 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2018).
  3. ^ L'attività del fascismo nell'amministrazione civica durante il decennio 1923-1932, Ferrara 1933,pp XIII-XIV
  4. ^ IlariaPavan, pp. 46-96.
  5. ^ Mercato ortofrutticolo, gli orari, su gelocal.it. URL consultato il 1º novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2018).
  6. ^ RELAZIONE_STORICA sulla Palazzina Ex- M.O.F.di Domenico Scalfuri per l'ordine degli architetti di Ferrara
  7. ^ Ferrara, al MOF l’Urban center e l’Ordine degli architetti, su ilgiornaledellarchitettura.com. URL consultato il 24 agosto 2018.
  8. ^ Domenico Scalfuri, relazione già citata.
  9. ^ Lucio Scardino, L'agricoltura affrescata da Galileo nel mercato di Ferrara in Comune di Bondeno - Assessorato alla Cultura, Dal volto al paesaggio - Galileo Cattabriga, Cartografica Artigiana, Ferrara, 2004, p. 40-44

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ilaria Pavan, Il podestà ebreo. La storia di Renzo Ravenna tra fascismo e leggi razziali, Roma-Bari, Laterza, 2006, ISBN 88-420-7899-9.
  • Lucio Scardino, L'agricoltura affrescata da Galileo nel mercato di Ferrara in Comune di Bondeno - Assessorato alla Cultura, Dal volto al paesaggio - Galileo Cattabriga, Ferrara, Cartografica Artigiana, 2004, pp=40-44

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]