Eugenio Ruspoli
Eugenio Ruspoli (Țigănești, 6 gennaio 1866 – Burgi, 4 dicembre 1893) è stato un esploratore italiano.
Biografia
Appartenente alla nobile famiglia fiorentina dei Ruspoli, secondo figlio di Emanuele e della sua prima moglie, la principessa Caterina Vogoride-Conachi (rumena, il che spiega il luogo di nascita), viene ricordato per due viaggi in Somalia.
Nel primo (1891) partendo da Berbera percorse l'Ogaden e giunse all'Uebi Scebeli. Riportò in patria materiale zoologico, botanico, mineralogico e etnografico, mentre durante il secondo (1892-1893) dapprima stipulò a Bardera (3 aprile) una convenzione che confermava il protettorato italiano sulla regione e successivamente, scendendo lungo il fiume Giuba, si inoltrò sino a Dolo e proseguendo verso l'interno scoprì il lago Ciamò, nell'odierna Etiopia, che battezzò lago Umberto in onore dell'allora re d'Italia Umberto I.
Morì, celibe e senza eredi, in seguito a un incidente di caccia nei pressi di Burgi, in Somalia. Dopo la sua morte, il lago da lui scoperto venne rinominato Ruspoli da Vittorio Bottego. Molti anni dopo il nipote Marescotti Ruspoli (che sarebbe poi morto a El Alamein nel 1942) andò a ricercare la tomba di don Eugenio in Somalia e ne riportò le spoglie, che nel maggio 1928 vennero inumate a Roma, nella basilica dell'Aracoeli.
Gli è dedicata una via a Genova ed a Padova.
Bibliografia
- Biblioteca di Repubblica Vol. 17
- Enciclopedia Generale Mondadori Vol. 10