Ermogene (prefetto del pretorio)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Ermogene (latino: Hermogenes; ... – 361) fu un funzionario dell'Impero romano, Prefetto del pretorio d'Oriente dal 358 al 360.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era originario della regione del Ponto.[1]

Da giovane servì alla corte di Licinio; in particolare, fungeva da messaggero quando l'imperatore voleva consultare gli oracoli. Raggiunta la maggiore età, lasciò la corte e si diede agli studi filosofici, perfezionando la conoscenza di greco e latino. Successivamente andò a Costantinopoli, alla corte di Costantino I ricoprendo una carica (magister di uno dei sacra scrinia o quaestor sacri palatii). Qualche anno dopo la morte di Costantino (337), fu nominato proconsole di Acaia, forse dal figlio Costanzo II; in tale qualità restaurò il porto di Corinto.[2]

Ricoprì la carica di praefectus urbi tra il 19 maggio 349 e il 27 febbraio 350.[3]

Nel 358 (prima del 24 agosto) succedette a Strategio Musoniano nella carica di Prefetto del pretorio d'Oriente.[4] Era in carica il 28 maggio 359, data di una legge a lui indirizzata e conservata nel Codice teodosiano (I.7.1). Secondo Ammiano Marcellino morì all'inizio del 361, mentre era in carica,[5] ma nel febbraio 360 era già in carica il suo successore Elpidio,[6] e l'oratore Libanio afferma di aver litigato con Ermogene ma di essersi riconciliato con lui dopo le dimissioni;[7] è quindi probabile che abbia dato le dimissioni all'inizio del 360 e sia morto all'inizio del 361.[8]

Ermogene è citato in molte lettere di Libanio e ricevette una lettera da Basilio di Ancira.[9] Aveva interessi negli studi filosofici[10] e mostrò favore per Libanio, che ne lodò l'amministrazione temperata.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ammiano Marcellino, XIX.12.6.
  2. ^ «Hermogenes 9», in Arnold Hugh Martin Jones, John Robert Martindale, John Morris, The Prosopography of the Later Roman Empire (PLRE), Volume 1, Cambridge University Press, Cambridge 1971, ISBN 0-521-07233-6, p. 424–425.
  3. ^ «Hermogenes 2», in Arnold Hugh Martin Jones, John Robert Martindale, John Morris, The Prosopography of the Later Roman Empire (PLRE), Volume 1, Cambridge University Press, Cambridge 1971, ISBN 0-521-07233-6, p. 423.
  4. ^ Libanio, Orazioni, I.115-116; Epistole, 21.
  5. ^ Ammiano Marcellino, XXI.6.9.
  6. ^ Codice teodosiano, XI.24.1.
  7. ^ Libanio, Epistole, 138.
  8. ^ Jones.
  9. ^ Sozomeno, Storia ecclesiastica, IV.24.5.
  10. ^ Libanio, Epistole, 21.
  11. ^ Libanio, Epistole, 40.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti secondarie
  • Arnold Hugh Martin Jones, John Robert Martindale, J. Morris, "Hermogenes 3", The Prosopography of the Later Roman Empire: A.D. 260-395, Cambridge University Press, 1971, ISBN 0521072336, p. 423.
Predecessore Prefetto del pretorio d'Oriente Successore
Strategio Musoniano 358-360 Elpidio
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie