Eremo di San Giovanni all'Orfento

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Eremo di San Giovanni all'Orfento
Accesso all'eremo di San Giovanni all'Orfento
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàCaramanico Terme
IndirizzoValle dell'Orfento
Coordinate42°09′14.04″N 14°04′50.52″E / 42.1539°N 14.0807°E42.1539; 14.0807
Religionecattolica
TitolareSan Giovanni
Arcidiocesi Pescara-Penne

L'eremo di San Giovanni all'Orfento è un edificio religioso che si trova nel comune di Caramanico Terme, all'interno della riserva naturale Valle dell'Orfento I, compresa nel parco nazionale della Maiella[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio religioso, appartenente al comune di Caramanico Terme e situato all'interno della riserva naturale Valle dell'Orfento I, compresa nel parco nazionale della Maiella, lungo il fiume Orfento e sopra l'eremo di Sant'Onofrio all'Orfento, a 1227 m s.l.m., fu abitato da Pietro da Morrone, futuro papa Celestino V, e dai suoi discepoli nel periodo di tempo compreso tra il 1284 e il 1293[1] e successivamente da questi ultimi[2]. Dedicato a san Giovanni e scavato sopra l'omonima grotta[1], costituisce l'eremo celestiniano di più difficile accesso nel parco nazionale della Maiella[3]. Nel 1995 vi furono effettuati degli scavi che portarono alla luce reperti riconducibili all'età del bronzo ed evidenziarono la struttura originaria del luogo di culto[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La struttura originaria del luogo di culto comprendeva, oltre la parte eremitica che si è conservata all'interno della grotta[1], anche la parte sottostante dedicata alla vita cenobitica, andata distrutta, costituita dalle cellette per i monaci, da una foresteria per coloro che vi si recavano in pellegrinaggio e da una piccola chiesa[4]. La grotta, accessibile in passato oltre che da uno stretto passaggio nella roccia anche tramite una passerella in legno, si compone di due ambienti: una stanza rettangolare (2 x 3,8 m) con volta piatta e tre nicchie nelle pareti, due in quella di sinistra e una in quella di fondo, seguita da un'altra stanza con volta a botte, altare e spazi di ridotte dimensioni con nicchie ricavate nelle pareti e fungenti da ripostigli[1]. L'eremo dispone di un impianto idrico funzionante scavato nella roccia, atto a raccogliere le acque piovane e le acque che defluiscono nelle pareti rocciose e a convogliarle in vasche di decantazione che terminano con una cisterna[1]; vi è altresì per il medesimo compito una canaletta in legno[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

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